Da lunedì mattina 206 profughi afghani sono ospitati nella base militare dell’Esercito a Sanremo, dove stanno trascorrendo la quarantena imposta dalle vigenti norme anticovid. Tutti passeranno qualche giorno di ‘riposo forzato’ prima di essere dislocati in varie zone d’Italia.
Tra gli ospiti della struttura ci sono impiegati dell’ambasciata, interpreti, collaboratori della missione italiana in Afghanistan e le rispettive famiglie. 85 sono minorenni, 10, addirittura, neonati. Sono scappati dal nuovo regime talebano in fretta e furia, portando con sé lo stretto indispensabile.
Per questo, la Croce Rossa Italiana che si prende cura di loro ha chiesto vestiti e generi di prima necessità. “Abbiamo bisogno di tutto” hanno fatto sapere da Sanremo. E i sanremesi hanno risposto ‘presente’: chi ha portato abiti, chi oggetti, chi addirittura una fetta di focaccia. In cambio hanno ricevuto i sorrisi dei rifugiati.
E poi c’è il piccolo Iacopo: un giovanissimo cittadino che ha deciso di donare i suoi giocattoli a chi è meno fortunato di lui. “Ha dato un grande esempio di solidarietà” ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti “così come la città di Sanremo che ha dimostrato di avere un cuore grande”.