La Liguria celebra il Giorno del Ricordo, istituito per tenere viva la memoria delle vittime delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. “Una pagina buia della nostra storia da ricordare senza pregiudizi e strumentalizzazioni” scrive il presidente della Regione Giovanni Toti. “Contro l’odio folle e ogni negazionismo, per evitare che sul sacrificio di quelle vite cali un silenzio inaccettabile”.
Furono in molti, dall’Istria e dalla Dalmazia, ad arrivare in Liguria e a Genova. “La nostra città, per molti di loro, ha rappresentato una nuova opportunità e una riscossa al sacrificio e alla sofferenza patiti”. A Rapallo, questa mattina, il sindaco Carlo Bagnasco e Fabio Nardi, presidente dell’associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, hanno deposto una corona d’alloro all’ingresso del Cimitero di San Pietro, presso il monumento a loro dedicato.
Ieri, nel Consiglio Regionale della Liguria, si è svolta in videoconferenza una seduta solenne, seguita dalla ricostruzione dello storico Stefano Monti Bragadin. “Il Ricordo – ha detto il presidente del consiglio Gianmarco Medusei – è anche indagine storica e conoscenza dei fatti, che diventa consapevolezza a condanna di ogni violazione dei diritti dei popoli, monito, e al tempo stesso auspicio, per l’avvenire”.