La Liguria si conferma la regione più “anziana” d’Italia con 31,1 pensionati ogni 100 abitanti. Il dato emerge dalle classifiche del Welfare Italia Index, indicatore sintetico di misurazione delle performance dei territori in termini di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione realizzato da Welfare, Italia, think tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Il Welfare Italia Index è basato su 22 indicatori di perfomance che misurano dimensioni di input, ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Dal rapporto annuale si evidenzia che in Liguria sono superiori al dato nazionale le risorse pubbliche per la sanità (2.122 euro contro 1.979 euro) e le risorse private (668 euro vs 557 euro). Mentre inferiori alla media nazionale sono i contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza e la spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione.
Complessivamente la Liguria nel 2020 si è classificata al 7° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare e al 6° posto per quel che efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria. E’ al 4° posto nella spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido, pari a 8.190 euro (dato nazionale 5.538 euro) e al 12° posto per ciò che riguarda il tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni (9,6% contro un valore nazionale di 8,6%), i giovani Neet (18,7% vs 16,9 %), e i cittadini inattivi su popolazione in età lavorativa (41,1%, in linea con il dato nazionale).