Raccolta differenziata: +15% in Liguria negli ultimi 5 anni – Babboleo

Raccolta differenziata: +15% in Liguria negli ultimi 5 anni

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La Liguria conferma un salto in avanti per quanto riguarda la raccolta differenziata che nel 2019 raggiunge la quota del 53,43%, con una crescita di quasi il 4% rispetto al 49,67% dell’anno precedente, segnando quasi un + 15% rispetto al 38,63% del 2015.
La Provincia della Spezia mantiene il suo primato con una differenziata al 73,90% (+4,4% rispetto all’anno precedente). Segue la Provincia di Savona, al 62,82% (era al 61,24% nel 2018). Significativa crescita nella Provincia di Imperia, che raggiunge il 53,26% con un aumento del 7,69% rispetto al 45,57% del 2018. In lieve crescita anche il dato della Cittа Metropolitana di Genova, al 44,62% di raccolta differenziata (+3,07 rispetto al 41,55 del 2018): il Comune di Genova и al 35,52%, registrando un aumento rispetto al 33,49% del 2018. Al netto di quest’ultimo dato, il resto della Regione si assesterebbe ad una percentuale di raccolta differenziata di oltre il 64%.
I comuni che superano addirittura l’80% di raccolta differenziata sono ben 26: Rialto (leader con il 90,36%), Garlenda, Follo, Vendone, Bormida, Riccт del Golfo, Leivi, Villanova d’Albenga, Carrodano, Carro, Ameglia, Balestrino, Altare, Ortovero, Albisola Superiore, Rocchetta di Vara, Osiglia, Santa Margherita Ligure, Giustenice, Cairo Montenotte, Riva Ligure, Tovo San Giacomo, Beverino, Erli, Pallare, Quiliano. Tra i comuni oltre il 65% vi sono cinque degli 11 comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti: Imperia, con il 66,86% ha infatti raggiunto i Comuni di Sarzana (66,81%), Chiavari (67,09%), La Spezia (74,88%) e la “capolista” Sestri Levante (75,86%). Buone anche le prestazioni di Sanremo (63,91%) ed Albenga (59,82%), mentre la percentuale piщ bassa, tra i comuni sopra i 15mila abitanti, и risultata ancora Ventimiglia, al 32%, con un leggero incremento rispetto al 30,71% del 2018.

Fra i Comuni che hanno avuto incrementi sensibili rispetto all’anno precedente sono da segnalare soprattutto Campomorone, che è passato dal 20,64% al 70,09% nel giro di 12 mesi, seguito dai vicini comuni di Ceranesi (dal 25,48% del 2018 al 74,24% del 2019) e Mignanego (dal 21,81% del 2018 al 66,8% del 2019). Un balzo in avanti dovuto principalmente all’introduzione della raccolta di prossimità, con bidoni ad accesso controllato, rispetto alla precedente modalitа di raccolta stradale. Tra il 2018 e il 2019 sono comunque 32 i comuni che hanno fatto riscontrare una crescita di oltre 10 punti percentuali.
Sono invece 56 i Comuni virtuosi con un tasso di produzione pro capite molto basso, inferiore del 30% rispetto alla media regionale di 533 kg per abitante e che, pertanto, non si vedranno applicare l’addizionale del 20% sull’ecotassa sui conferimenti in discarica dei rifiuti residui: tra questi spiccano Massimino (che tuttavia ha fatto riscontrare calo della raccolta differenziata di quasi il 36% rispetto all’anno precedente a causa della scarsa performance sui rifiuti ingombranti), Onzo (214 kg/anno per abitante), Osiglia (219 kg/anno per abitante), Serra Riccт, Balestrino, Cosseria, Tovo S. Giacomo e Calice al Cornoviglio, tutti sotto i 260 kg/anno per abitante.

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