Continua la rubrica Storie d’asfalto, in collaborazione con la Polizia Stradale di Genova. E’ proprio la Polizia stradale a spiegare cosa sarebbe stato necessario fare (ma anche cosa si sarebbe dovuto fare) per evitare incidenti a volte anche gravi. Ogni volta raccontiamo un incidente realmente accaduto sulla rete autostradale della Liguria. L’obiettivo è, attraverso fatti reali, sensibilizzare gli automobilisti a comportamenti corretti. Ogni storia ha un titolo.
SALTO DEL CASELLO
Il signor Giovanni ed il signor Mario, entrambi in pensione, stasera non vogliono rinunciare al torneo di cirulla che si svolge in un circolo di pescatori. Un modo per passare in compagnia una serata tra amici di vecchia data. Giovanni guida la sua Panda in autostrada ma passato il casello di uscita viene colto dal panico assoluto; il prossimo casello è ad almeno dieci chilometri, ma i due hanno fretta e non possono tardare. Giovanni frena, gira il volante e fa inversione. Sono poche centinaia di metri e quella sera il traffico è scarso, ma ad un certo punto arriva una macchina; Luca non crede ai suoi occhi quando vede quelle due piccole luci bianche diventare sempre più grandi. Le sfiora per un pelo, ma un piccolo contatto sulla fiancata fa sobbalzare la sua macchina. Un’altra vettura arriva, vede Giovanni in contromano, lo evita, sbanda e si ribalta. Giovanni inizia a girarsi di nuovo, in fondo è quasi arrivato. Sopraggiunge un mezzo pesante, straniero, che sfiora Giovanni ed urta appena la macchina già ribaltata. L’autista scende dal suo mezzo, dice qualcosa in una lingua incomprensibile e, colta da infarto, muore lì, davanti al signor Giovanni ed al signor Mario che a questo punto sono ormai certi che per stasera non giocheranno a cirulla.
COSA SAREBBE STATO NECESSARIO FARE?
Ecco la risposta dell’ispettore Fabrizio Macciò