Il consigliere regionale Luca Garibaldi ha fatto il punto delle criticità emerse in questa prima settimana di “fase 2”, la vaccinazione anti covid a ultra ottantenni della nostra regione, entrata nel vivo con la campagna di prenotazione approvata da Alisa il 15 febbraio. “Una settimana di luci e (tante) ombre” spiega il consigliere del PD.
Queste sono le principali criticità individuate da Garibaldi e dall’opposizione:
La lista d’attesa delle vaccinazioni – che originariamente doveva completarsi entro metà maggio – è andata lunga fino a giugno.
Mentre si aprivano le liste di prenotazione non erano ancora chiari e definiti i punti di vaccinazione – anche quelli Comunali – che stanno componendosi ancora in questi giorni: un aspetto che ha intasato alcuni centri a scapito di altri.
Si aprono una serie di centri nei vari Comuni e nei municipi ma non è chiaro come Regione intenda supportarli e tenerli aperti dal punto di vista del personale messo a disposizione.
Il piano distingue tra chi – impossibilitato a muoversi – può fare il vaccino a casa e chi deve prenotare. Chi si trova nella prima situazione ad oggi in gran parte non sa quando potrà farlo.
I medici di medicina generale e i farmacisti sono stati coinvolti solo dopo l’inizio delle prenotazioni, con una perdita del ruolo e della possibilità di attivazione che potevano avere in questa fase. Stessa cosa le organizzazioni di volontariato e le Pubbliche Assistenze.
Proprio per far fronte a questa problematica, dall’opposizione arriva una propost: “Visto che molte persone non si muovono con facilità, nonostante possano andare a ricevere il vaccino nei punti dedicati, perchè non prevedere – invece che i mezzi pubblici – che al momento della prenotazione ci sia anche la possibilità di usufruire di trasporti dedicati – come per le visite mediche – direttamente in convenzione con le pubbliche assistente, il cui personale è già stato vaccinato? E’ una proposta semplice, ma importante” conclude Garibaldi.