Ieri in Liguria è iniziata ufficialmente – e simbolicamente – la prima fase della più grande vaccinazione di massa che si ricordi. Al San Martino sono stati iniettati i primi 90 vaccini Pfizer a medici e operatori sanitari, mentre poco distante, nella rsa Villa Marta, la signora Marisa diventava la prima 90enne ligure a vaccinarsi contro il covid. Ma qual è il futuro, almeno immediato, di questa quanto mai necessaria campagna? La responsabile regionale Alisa per la logistica del vaccino Barbara Rebesco ha illustrato in Regione il piano operativo che porterà, nel giro di due mesi, alla vaccinazione tutti i 60.000 aventi diritto che ne hanno fatto richiesta.
Già oggi al San Martino di Genova e nelle altre strutture ospedaliere indicate sono riprese le vaccinazioni, che andranno avanti fino a fine gennaio. Il 25, poi, si partirà con il cosiddetto “richiamo”: il vaccino Pfizer necessita infatti la una nuova somministrazione dopo 21 giorni. Secondo questo piano, entro la fine di febbraio sarà completata la somministrazione delle dosi riservate alla popolazione target. A quel punto (ma i tempi tecnici non sono ancora resi noti dal governo) toccherà al resto della popolazione. Questa seconda fase, spiega il responsabile prevenzione di Alisa Filippo Ansaldi, porterà alla vaccinazione di mezzo milione di liguri.

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