In Liguria la Vendemmia del 2021 indica un -10% rispetto all’anno precedente. Secondo le stime di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, la raccolta delle uve, quest’anno, si dovrebbe attestare attorno ai 36mila ettolitri, 4mila in meno del 2020 (furono 40mila).
La vendemmia in Liguria, spiega Assoenologi, si presenta leggermente in ritardo rispetto allo scorso anno in entrambi i versanti, ma il calo della nostra regione è comunque in linea con le previsioni in tutta Italia (-9%): solo Calabria, Campania e Sicilia faranno segnare una crescita rispetto alla Vendemmia del 2020.
“La raccolta delle uve Pigato e Vermentino è iniziata, nelle zone più prossime al mare, nella prima decade di settembre, per poi proseguire nella seconda decade nelle aree più interne e con la raccolta del Rossese” si legge nel report degli esperti.
“L’alternanza climatica e alcuni periodi estivi caratterizzati da picchi di caldo anomalo generano preoccupazione nel contenimento dell’oidio e degli insetti. La qualità delle uve è generalmente buona con gradazioni medio alte e con quadri aromatici interessanti”.
I dati liguri sono molto contenuti rispetto alle altre regioni d’Italia (per fare un esempio, in Toscana si raccolgono circa 1 milione e mezzo di ettolitri all’anno). Solo la Valle d’Aosta produce meno vino di noi.
La nostra regione, infatti, ha una conformazione geomorfologica che rende complicata la coltivazione dell’uva: per questo, i nostri viticoltori hanno sempre puntato sulla qualità dei vini, piuttosto che sulla quantità: una scelta vincente che ha portato ben 8 vini liguri a conseguire il premio ‘Tre Bicchieri’, nel 2020, riservato alle migliori produzioni vinicole d’Italia.