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Maestripieri (Cisl) : “Dopo Pasqua bisogna sbloccare il turismo. Settore dramma nel dramma generale dell’economia”

Il segretario generale di Cisl Liguria Luca Maestripieri è intervenuto sul tema del rilancio del turismo.

Comprendiamo la necessità di mettere limiti al movimento delle persone nei giorni di Pasqua, in un periodo in cui la terza ondata Covid determina contagi e lutti in tutto il paese. Ma quello del turismo è un dramma nel più generale dramma dell’economia. Subito dopo, quando si conterranno i contagi, bisogna risolvere un problema che rischia di penalizzare fortemente il settore in Italia e in Liguria: secondo quanto si sta prefigurando in merito alle nuove norme governative, il movimento tra regioni sarà ancora molto limitato ma, paradossalmente, sarà ancora possibile prendere un aereo e andare in vacanza in alcuni paesi esteri dove le misure sono meno strette” afferma Maestripieri.

In conclusione, l’appello per aumentare il ritmo delle vaccinazioni: “È assolutamente fondamentale procedere a spron battuto con i vaccini. Come ha detto il commissario Figliuolo visitando l’hub della Fiera, bisogna farlo “con ogni mezzo legale”. Come Cisl daremo il massimo contributo per accelerare la vaccinazione nella nostra regione. Solo così il settore e tutta l’economia potrà tornare a decollare”.

Torna il Rally di Sanremo: la Liguria protagonista a livello internazionale

Non è bastato il coronavirus per fermare uno degli eventi sportivi del Ponente ligure più attesi dagli appassionati delle corse. Ritorna, dopo l’assenza dell’anno scorso dovuta a maltempo, il Rally di Sanremo con la 68esima edizione. Una cinque giorni ricca di gare, da mercoledì 7 a domenica 11 aprile, in cui si terrà non solo il 68° Rallye Sanremo, ma anche il 22° Rally delle Palme, la 35° Coppa dei Fiori e il 36° Sanremo Rally Storico. Quest’ultimo è stato inserito per la prima volta in assoluto all’interno del Campionato Europeo Rally Auto Storiche.

Il Rally sarà a porte chiuse causa covid19, ma sta comunque ottenendo un grande successo con circa 220 iscrizioni. Valido anche per il FIA European Rally Trophy zona Alpi, il Sanremo 2021 vedrà la sfida tra i migliori interpreti italiani ed europei delle prove speciali asfaltate, che percorreranno le mitiche prove speciali dell’entroterra ligure.

Sono orgogliosa di poter annunciare questi 5 giorni di sport nei quali la nostra regione potrà confermare la sua vocazione da protagonista nel mondo sportivo internazionale”. commenta l’assessore allo sport di Regione Liguria Simona Ferro. “Ho voluto che la Regione Liguria sostenesse questo evento con un contributo di 60mila euro contribuendo in maniera tangibile al sostegno delle manifestazioni sportive internazionali. Eventi come questo sono importanti perché danno la possibilità al nostro territorio di essere protagonista in un contesto internazionale e fanno bene al nostro turismo essendo una vetrina importante per far conoscere la Liguria anche attraverso lo sport. Sport e turismo possono avere una sinergia straordinaria e per questo stiamo lavorando sempre di più in questo senso

L’appuntamento riporta sulle strade liguri campioni del rallysmo internazionale: un evento di grande attrattiva turistica in un contesto di tradizione motoristica così importante” commenta l’assessore regionale al turismo Gianni Berrino. “Da ligure e da sanremese sono molto orgoglioso che questo evento continui ad appassionare i sanremesi e non solo e che sia un richiamo turistico molto importante per la nostra terra. Regione Liguria dimostra che seguendo le regole si possono fare eventi sportivi, e non solo, che diano prestigio al territorio e ossigeno alle imprese locali”.

Per info https://rallyesanremo.com/rallye-di-sanremo/

Il trilocale è la casa più richiesta dagli italiani in città, a Genova piace di più il quadrilocale

Quadrilocale: la casa preferita dai genovesi! Un’analisi condotta dall’ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha evidenziato come la tipologia di casa preferita dagli italiani nelle grandi città sia il trilocale, ma Genova fa eccezione: qui il quadrilocale la fa da padrone, con il 44% di preferenze. Un dato coerente con l’aumento, da luglio 2020 a gennaio 2021, delle richieste di metrature più ampie, complici i lockdown che ci spingono a cercare case più spaziose in cui passare eventuali quarantene o comunque periodi di restrizioni.

Entrando nel dettaglio delle preferenze dei genovesi, la seconda casa più apprezzata è il trilocale, con il 29,4%, ma stupisce il 16,9% di preferenze per le case con 5 locali: è la percentuale più alta in Italia, mentre pochi genovesi vogliono un bilocale o un monolocale (8,5% e 0,5%, i dati più bassi a livello nazionale).

L’offerta, coerentemente con le preferenze dei possibili acquirenti, è indirizzata al quadrilocale (37,6%), anche se quasi una casa su tre presente sul mercato è trilocale (31,2%). Scarsa l’offerta di case da 5 locali rispetto alla domanda (15,7%), mentre c’è troppa offerta per quanto riguarda bilocali e monolocali.

Lo studio non spiega perché i genovesi preferiscano case ampie e spaziose rispetto a case più ‘tascabili’, ma questo, del resto, non è compito dei tecnici, che si limitano ad analizzare i numeri di domanda e offerta. Chissà che questi dati non possano stimolare riflessioni da parte di sociologi e psicologi sulle nuove tendenze abitative dei genovesi.


#RiciclAMI, a Rapallo il progetto “plastic less” che recupera dai fondali ami e lenze

A Rapallo è stato presentato il progetto #RiciclAMI, promosso dall’associazione “5 Terre Academy”, che ha in città lo Style Diving come proprio punto di riferimento.

Erano presenti il sindaco Carlo Bagnasco e numerosi esponenti dell’amministrazione comunale.

L’iniziativa prevede il recupero da parte dei sub di lenze e materiale plastico di piccole dimensioni che si depositano sui fondali, impedendo quindi che le microplastiche vadano ad incidere pesantemente sulla biodiversità marina e alterino l’ecosistema entrando nella catena alimentare. Il materiale recuperato dai subacquei di Style Diving verrà depositato in un apposito contenitore, messo a disposizione dal Comune di Rapallo. Del ritiro si occuperà personalmente il giornalista Leonardo D’Imporzano, presidente della “5 Terre Academy”.

La nota più curiosa è la destinazione del materiale, tutta all’insegna del riciclo e dell’economia circolare. Le lenze, infatti, verranno utilizzati per produrre i “SeaGlasses” occhiali da sole interamente realizzati con la stampante 3D.

Parliamo di un progetto lungimirante, in linea con il nostro sogno di città sempre più attenta alla tutela ambientale e rispettosa della natura” osserva il sindaco Bagnasco, che ha poi posto l’accento sulle opere di grande rilevanza che stanno interessando la città e sulla necessità di coinvolgere il mondo della scuola con campagne di sensibilizzazione sul tema del “green”.

Sul legame tra lavori pubblici e sostenibilità è intervenuto l’assessore Lasinio: “Con la messa in funzione del depuratore e le opere di bonifica e dragaggio, sogniamo di portare nel golfo di Rapallo la Bandiera Blu. In più, è in fase embrionale uno studio per l’installazione di geotubi a protezione della costa laddove non è possibile realizzare massicciate per necessità paesaggistiche e per preservare i fondali“.

L’assessore al Turismo Elisabetta Lai si è già detta disponibile all’organizzazione di iniziative a corredo di #RiciclAMI per incentivare il recupero delle lenze abbandonate.

Anche il consigliere Fabio Proietto, promotore del progetto, ha sottolineato la crescente vicinanza al concetto di “Ambiente” della città. “Rapallo non è più quella degli anni ‘60, l’amministrazione comunale guarda al futuro con attenzione sempre maggiore alle politiche “green”. Questa è la seconda iniziativa organizzata dallo Style Diving dopo la pulizia della spiaggia di Pomaro, a San Michele di Pagana. A loro va il mio grazie, così come ringrazio la “5 Terre Academy” per aver accolto favorevolmente il mio desiderio di dare il nome di Rapallo a uno dei modelli degli occhiali da sole“.

Un plauso all’iniziativa anche da parte del consigliere Daniele Trucco: “Da laureato in Biologia sono consapevole che quanto stia accadendo sotto alla superficie del mare sia drammatico. Pertanto, trovo lodevole questa iniziativa che punta a tutelare la
biodiversità marina
“.


Elena Colombo e Leonardo D’Imporzano hanno poi spiegato come sia nata l’iniziativa e quanto sia importante portare avanti un concetto di “Plastic Less”. “Si parla tanto di “plastic free”, ma è un concetto estremamente difficile da realizzare e la plastica resta comunque molto utile sotto tanti aspetti” osserva D’Imporzano Quello che bisognerebbe fare è considerarla come risorsa, non come rifiuto, e puntare sul riutilizzo evitando la plastica usa e getta“.

Celivo (Centro servizi al volontariato di Genova): ritornano via streaming i corsi di volontariato

Riprende quest’anno il ciclo annuale del CIV, corso di introduzione al volontariato organizzato da Celivo, organizzazione di volontariato (ODV) di secondo livello che opera a Genova.

La seconda edizione, sempre composta da 3 incontri di 2 ore ciascuno, è prevista il 13, 15 e 20 aprile su piattaforma Zoom, con un format che permette una buona interazione tra docenti e partecipanti nonostante la distanza fisica.

Nel 2020 abbiamo avviato prima i corsi registrati fruibili online, successivamente la diretta in streaming e abbiamo notato una crescita graduale nella partecipazione, fino a tornare ai numeri dei corsi in presenza. Nella prima edizione del 2021 i 25 posti disponibili sono stati tutti occupati. Siamo riusciti a superare la distanza interpersonale con il coinvolgimento e a spiegare ai partecipanti cosa significa essere volontari e cosa significa esserlo all’interno di un’associazione strutturata. Grazie alle “stanze virtuali” i partecipanti possono confrontarsi sulle aspettative e sulla Carta dei Valori del volontariato. Il corso e il confronto permettono di comprendere che le motivazioni sono molte e diverse e che si può trovare una risposta alle titubanze di partenza” afferma Maria Giulia Pastorino, responsabile della promozione del volontariato del Centro di Servizio per il Volontariato.

Il CIV è gratuito e aperto a tutti, anche ai minorenni che dovranno mandare la scheda di iscrizione compilata dai genitori all’indirizzo “celivo@celivo.it”, poiché è un percorso di orientamento al volontariato che abbraccia temi universali quali la motivazione, la gratuità, la disponibilità, ma anche l’informazione sulle attività svolte dal volontariato sul nostro territorio.

Per partecipare è necessaria l’iscrizione che si effettua online sull’Area Riservata del sito del Celivo.  

Al termine dei tre appuntamenti è possibile effettuare un colloquio individuale per attivare un percorso di inserimento entro l’associazione che si avvicina di più al proprio progetto di solidarietà.

“Non tutte le associazioni sono attive o prendono nuovi volontari, tuttavia ce ne sono molte che hanno bisogno perché la loro attività è aumentata, per esempio chi distribuisce generi alimentari, o perché i volontari attivi non riescono in questo periodo di pandemia a rendersi disponibili” conclude Pastorino.

Restrizioni covid19, Liguria blindata a Pasqua: cosa si può fare nei tre giorni di zona rossa

Una seconda Pasqua in lockdown per la Liguria dove, come nel resto del paese, da sabato scatterà la zona rossa. Le restrizioni cominceranno già da mercoledì e prevederanno il divieto di raggiungere le seconde case liguri per chi ligure non è.

Un provvedimento che al momento è stato preso solamente da Valle d’Aosta, Toscana, Sardegna, Trentino e Campania, tutte regioni dal forte richiamo turistico, ma che hanno qualche difficoltà con i numeri della pandemia.

Non varrà, però, il divieto al contrario: ai liguri sarà quindi consentito raggiungere le proprie seconde case (sia di proprietà sia in affitto con contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021) in tutte quelle regioni che non hanno previsto una normativa più stringente di quella prevista dal governo, come per esempio Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.

La zona rossa prevederà però una serie di restrizioni per evitare vari assembramenti.
Saranno consentite le visite a parenti o amici, tenendo conto del coprifuoco (dalle 5 alle 22) e delle seguenti regole: solo all’interno della propria regione, ci si potrà spostare verso una sola abitazione privata, una sola volta al giorno, con il limite di due persone in più rispetto a quelle che vivono in quella casa. Queste regole sono escluse, come di consueto, per i minori di 14 anni, disabili e non autosufficienti.

Consentite le attività motorie ma non sono consentiti i pic nic e le gite di gruppo che comprendono una sosta con consumo pranzo.

Per quanto riguarda la famosa grigliata di Pasquetta, sarà possibile ma con un massimo di due persone.

Le chiese resteranno aperte e verranno celebrate più funzioni per evitare assembramenti. La veglia del sabato sarà anticipata per rispettare il lockdown e le restrizioni del coprifuoco.

Durante il periodo di zona rossa possono restare aperti solo i negozi che vendono alimentari e i supermercati, oltre alla farmacie e ai negozi di prima necessità. Chiusi i centri commerciali, i parrucchieri, i centri estetici e gli altri negozi che non vedono alimentari. Per i bar è consentito l’asporto fino alle 18 mentre per enoteche e ristoranti fino alle 22.

10000 vele : il 4 luglio flash mob per dire basta alla violenza sulle donne

Diecimila vele contro la violenza di genere – cambiamo la rotta insieme» è la virtuosa iniziativa dell’Associazione Diecimila vele di solidarietà’ che dal 2011 si impegna nell’organizzazione di progetti di grande rilievo sociale.

Il 4 luglio 2021 sarà organizzato un flash mob in tutta Italia per dire Stop alla violenza sulle donne durante il quale le vele isseranno un nastro rosso in segno di solidarietà e vicinanza alle donne e in generale a tutte le vittime delle violenze di genere.

Basta! Non se ne può più! Fermiamo questo stillicidio continuo di violenze sulle donne. Diamo un segnale forte tutti insieme e mettiamo un nastro rosso su tutte le nostre barche a vela il 4 luglio”, dichiara Stefano De Dominicis, Presidente della Associazione 10000 Vele di Solidarietà. Per tutta risposta le adesioni all’evento sono state tantissime fin da subito, quasi 4000 in pochi giorni, testimoniando la vicinanza del mondo della vela al tema.


L’associazione –10000 vele di solidarietà è un associazione da 10 anni si occupa di progetti virtuosi. Nel 2011 ha organizzato la raccolta fondi a favore degli alluvionati delle 5 terre e dello spezzino e nel 2017 i fondi sono stati raccolti per i terremotati di Amatrice. L’edizione del 2021 non prevederà alcuna raccolta fondi ma si prefigge l’obbiettivo di

sensibilizzare il prossimo sul tema della violenza sulle donne, definito appunto dall’ONU “flagello mondiale”.

L’evento – la partecipazione sarà gratuita, le regole da rispettare per far parte dell’evento sono indicate sul sito dell’associazione www.10000veledisolidarieta.org. Domenica 4 luglio l’Italia sarà unita da un simbolico nastro rosso per gli 8000km di coste del paese, chiunque possiede una barca sono invitati ad aggregarsi all’iniziativa.

Stefano De Dominicis prosegue: “Il mondo della Vela, nelle sue incredibili varianti e peculiarità, ha imparato da tempo a considerare la parità di genere come un fatto assodato. A noi piace dire e pensare che in barca non ci sia differenza di genere, di età, di classe. Abbiamo questa fortuna e da brave marinaie e marinai crediamo che la fortuna debba essere condivisa”. L’obiettivo è quindi un’azione di concerto per il conseguimento di un risultato comune come afferma uno degli organizzatori Giancarlo Crocicchia, “Ci vuole un cambio di rotta deciso che deve essere compiuto tutti assieme, donne e uomini, senza schieramenti di parte, pregiudizi o pensieri divisivi”.


I testimonialche hanno dato la loro disponibilità sono già molti, il mondo della vela ha risposto positivamente alla chiamata: Mauro Pelaschier, Davide Besana, Pasquale De Gregorio, Matteo Miceli, Giovanni Soldini, Andrea Mura, Tommaso Chieffi, Dario Noseda, Anne-Soizic Bertin, Susanne Beyer, Marianna De Micheli, Andrea Barbera, Marco Di Giglio, Lucia Pozzo, Giancarlo Pedote. A loro si aggiungeranno gli skippers dell’ultima Vendèe Globe ma anche i centri antiviolenza con il patrocinio di Ministeri, Enti e Istituzioni.

Il basilico che cresce senza terra: ecco la prima coltivazione aeroponica della Liguria

A Borghetto Santo Spirito (SV) arriva il primo impianto aeroponico della Liguria.

Si tratta di una serra innovativa in cui il basilico nasce e cresce fuori dal terreno, ha le radici che fluttuano nell’aria, e ricava l’acqua e tutti i nutrienti di cui ha bisogno da un sistema di nebulizzazione.

Più che un condimento, il pesto in Liguria è un simbolo e nessuno, più di noi liguri, è affezionato alla ricetta originale. Proprio per non allarmare i liguri più tradizionalisti Paolo Gazzotti, titolare dell’azienda agricola “La Fattoria di Pol” che ha avviato l’impianto, rassicura tutti: questa tecnica non vuole contrapporsi a quella tradizionale.

Questo processo di crescita avviene in serre, quindi in ambiente protetto in grado di assicurare alle piante la temperatura e l’habitat perfetto per lo sviluppo. L’ambiente chiuso e isolato, formatosi all’interno delle serre, e l’assenza del terreno, permette alle piante di basilico o di altri ortaggi, uno sviluppo e una produzione maggiore. La crescita più veloce ed abbondante è dovuta anche alla minore esposizione agli agenti infestanti che possono compromettere e rallentare lo sviluppo delle piante.

Questa tecnica prevede l’utilizzo di specifiche soluzioni acquose, arricchite con sostanze nutritive, che devono essere nebulizzate periodicamente e direttamente sulle radici del basilico coltivato.

Sono innumerevoli i vantaggi di questa tecnica. Tra i benefici principali, uno sviluppo più sano, veloce e maggiore delle piante coltivate. L’assenza di terreno, infatti, permette di eliminare tutti quei rischi biologici connessi al ricircolo dell’acqua, mentre la possibilità di proliferazione di batteri e funghi che possono danneggiare e ostacolare la crescita della pianta sarà pressoché nulla. Inoltre, gli sprechi vengono ridotti in quanto il basilico non viene strappato via, ma soltanto cimato.

Oggi “La Fattoria di Pol”, che presto sarà attrezzata per visite a attività didattiche, limita la coltivazione a basilico e insalate, ma l’idea è di allargare i propri orizzonti, coltivando anche lo zafferano.

“Seduta vicino alla finestra alle tre di pomeriggio” a cura di Emanuela Rolla, in streaming da domenica 28 marzo

Domenica 28 marzo alle 21:15 sarà trasmesso in streaming, per un massimo di 30 spettatori, il primo di 9 contributi del progetto “Seduta vicino alla finestra alle tre di pomeriggio” di Emanuela Rolla, attrice e regista genovese, organizzato da Atlantide 2.0.2.1.

Il primo appuntamento aprirà con il racconto “Lunedì o Martedì”: #passo1_La Verità?, per commemorare l’indimenticabile Virginia Woolf a 80 anni dalla sua scomparsa.

Una serata speciale che vedrà in scena, attraverso la piattaforma Zoom, la stessa Emanuela Rolla, affiancata dall’attrice Selene Gandini e i ragazzi di Atlantide Lab (Greta Bertani, Francesco Biagetti, Luca Carrieri, Margherita Fabbri, Lucrezia Grasso, Riccardo Mori, Lorenzo Smiraglia, Francesca Vecchiato), per orchestrare il racconto “Lunedì o Martedì” di Virginia Woolf in una vera e propria sinfonia di voci e volti sulla scenografia video curata dalla regista Cristina Perico.

Ad arricchire l’interpretazione, una serie di lettere della indimenticabile scrittrice per avvicinare il pubblico al suo mondo, alla sua poetica, alla sua sensibilità, per farla conoscere più a fondo, come donna e come artista e offrire l’opportunità di una riflessione con sé stessi.

Progetto arricchito dalla collaborazione artistica per le illustrazioni di Maura Zanardi, gli elementi artistici della locandina realizzata da Rossella Speranza Irzo e il contributo di Luca Maschi per l’esplorazione dei contenuti e dei temi dell’intero progetto.

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria ascolta l’intervista di Emanuela Rolla, attrice professionista, regista, performer e acting coach.

L’arte ai tempi del covid-19: la galleria d’arte contemporanea del centro storico di Genova Lazzaro cerca di rialzarsi

Il settore artistico è tra i settori più colpiti dalle misure governative emergenziali dovute dalla pandemia da covid19, in particolare a partire dal 1 marzo 2020, quando fu firmato il primo Dpcm che sospese i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Come in tutti i settori, a sentire maggiormente la crisi da covid-19 sono le gallerie emergenti e quelle meno conosciute.

La redazione di Babboleo News ha contattato Maria Laura Bonifazi, proprietaria della Galleria d’arte contemporanea Lazzaro, per farsi raccontare qualcosa in più sull’impatto che il covid-19 ha avuto sulla galleria e sul progetto futuro di cui è a capo.

La galleria Lazzaro, situata in pieno centro storico di Genova, in piazza San Matteo, è una galleria nata alla fine del 2019 e che dopo soli pochi mesi dall’apertura ha dovuto fare i conti con la pandemia.

  • Come ha influito la pandemia all’interno della galleria Lazzaro e come si è adattata alle varie restrizioni?

Tra i progetti futuri della galleria, “Nostos, è tempo di tornare” , un progetto che sarà inaugurato ad ottobre 2021, nato per riprendere in mano lo spazio da cui siamo stati allontanati e ricominciare a riappropriarcene, con la consapevolezza che niente sarà più come prima.

  • Si può quindi dire che il progetto nasca come risposta al covid19?