Ambiente – Babboleo

Ambiente

Al via al riscaldamento centralizzato in Liguria: ecco dove e quando

Con l’autunno in avanzamento, iniziano ad arrivare i primi freddi di stagione e ci si inizia a chiedere quando si potranno accendere i termosifoni.

Sicuramente questo non sarà un problema per chi ha il riscaldamento autonomo, ma per chi, invece, ha il riscaldamento centralizzato il discorso è leggermente più complesso in quanto è la legge che suddivide l’Italia in diverse zone climatiche e quindi decide quando accendere i termosifoni. Infatti, ogni fascia ha date precise riguardo l’azionamento del riscaldamento, mentre per eventi climatici straordinari (come ondate di freddo prolungate) è compito dei sindaci firmare un’ordinanza che possa modificare il calendario.

Vediamo nel dettaglio tutte le varie fasce con i rispettivi orari:

  • fascia A                 1° dicembre – 15 marzo             6 ore giornaliere
  • fascia B                 1° dicembre – 31 marzo             8 ore giornaliere
  • fascia C                 15 novembre – 31 marzo            10 ore giornaliere
  • fascia D                 1° novembre – 15 aprile             12 ore giornaliere
  • fascia E                 15 ottobre – 15 aprile                 14 ore giornaliere
  • fascia F                  nessuna limitazione                    nessuna limitazione

Qui l’elenco completo dei comuni:

  • D   Arenzano
  • D   Avegno
  • E   Bargagli
  • D   Bogliasco
  • D   Borzonasca
  • E   Busalla
  • D   Camogli
  • E   Campo Ligure
  • D   Campomorone
  • D   Carasco
  • D   Casarza Ligure
  • E   Casella
  • E   Castiglione Chiavarese
  • D   Ceranesi
  • D   Chiavari
  • D   Cicagna
  • D   Cogoleto
  • D   Cogorno
  • E   Coreglia Ligure
  • F   Crocefieschi
  • E   Davagna
  • F   Fascia
  • E   Favale Di Malvaro
  • F   Fontanigorda
  • D   Genova
  • E   Gorreto
  • E   Isola Del Cantone
  • D   Lavagna
  • E   Leivi
  • E   Lorsica
  • D   Lumarzo
  • E   Masone
  • D   Mele
  • D   Mezzanego
  • D   Mignanego
  • D   Moconesi
  • D   Moneglia
  • F   Montebruno
  • E   Montoggio
  • D   Ne
  • E   Neirone
  • D   Orero
  • D   Pieve Ligure
  • D   Portofino
  • F   Propata
  • D   Rapallo
  • D   Recco
  • F   Rezzoaglio
  • E   Ronco Scrivia
  • F   Rondanina
  • E   Rossiglione
  • F   Rovegno
  • D   San Colombano Certenoli
  • D   Sant’olcese
  • D   Santa Margherita Ligure
  • F   Santo Stefano D’aveto
  • E   Savignone
  • D   Serra Ricco’
  • D   Sestri Levante
  • D   Sori
  • E   Tiglieto
  • F   Torriglia
  • E   Tribogna
  • E   Uscio
  • E   Valbrevenna
  • E   Vobbia
  • D   Zoagli

Maltempo: arriva l’allerta arancione, ma con differenze per i bacini (l’elenco completo Comune per Comune)

Maltempo, Arpal ha confermato l’allerta gialla per temporali in Liguria valida per il settore centrale della regione comprese province di Genova, La Spezia, parte del savonese (zone B, C, D ed E) a partire dalle 17 di oggi. L’allerta diventerà poi arancione – massimo grado per temporali – dalle 20 di oggi sempre sul settore centrale e fino alle 8 di domani mattina. Da mezzanotte scatterà l’allerta gialla temporali anche sulla zona A, l’estremo ponente ligure, fino alle 15 di domani.

L’allerta è stata poi modulata a seconda dei bacini di appartenenza: vediamo come procederà nel dettaglio, zona per zona:

ZONA A: Allerta gialla per temporali dalla mezzanotte alle 15 di domani, martedì 24 ottobre;

ZONA B: Allerta gialla per temporali dalle 17 di alle 20 di oggi. Segue allerta arancione dalle 20 alle 8 di domani, martedì 24 ottobre. Poi gialla fino alle 15;

– ZONA C: Nei bacini piccoli e medi ci sarà allerta gialla per temporali dalle 17 alle 20, lunedì 23 ottobre. Segue allerta arancione fino alle 13 di domani, martedì 24 ottobre. I bacini piccoli saranno in giallo fino alle 18, mentre i medi rimarranno in arancione fino alle 18 e successivamente passeranno in giallo fino a mezzanotte. Nei bacini grandi della zona vi sarà allerta gialla dalle 20 di oggi alle 6 di domani. Segue arancione fino alle 18, poi gialla fino a mezzanotte.

– ZONA D: Per quanto riguarda i bacini piccoli e medi della zona D sarà allerta gialla per temporali dalle 17 alle 20 di oggi, lunedì 23 ottobre. Segue allerta arancione dalle 20 alle 6 di domani, martedì 24 ottobre. Poi gialla fino alle 15. Nei bacini grandi, allerta gialla dalle 20 di oggi alle 6 di domani.

– ZONA E: Nei bacini piccoli e medi allerta gialla per temporali dalle 17 alle 20 di oggi. Segue allerta arancione dalle 20 alle 13 di domani, martedì 24 ottobre. Poi gialla fino alle 15 nei piccoli e fino alle 18 nei medi bacini. Per finire, nei bacini grandi, allerta gialla dalle 20 di oggi alle 18 di domani.

In allegato, l’elenco completo Comune per Comune con la suddivisione dei vari bacini.

Il venti del Sud innalzano le temperature e l’umidità della nostra Regione: i picchi raggiunti durante la mattinata

Nelle prime ore della giornata, la Liguria si è svegliata improvvisamente con i venti dello Scirocco, provenienti dal Sud Italia, che hanno innalzato le temperatura di tutta la nostra regione. Possiamo prendere come esempi Genova e tutta la costa del Levante e del Ponente dove, durante tutta la mattinata, si sono raggiunti dei picchi di temperature anomale: nel capoluogo, intorno alle prime ore della mattina, si sono raggiunti i 22° gradi, a Camogli e ad Alassio i 22.6°, a La Spezia i 22.8°, a Sanremo i 21.6°, a Savona 21.8° e a Levanto addirittura i 23,5° gradi.

Un altro fattore che ha inciso sulle temperature e sulla percezione del grande caldo mattutino, è stata l’umidità molto alta, con dei tassi superiori all’80% su Genova e lungo le Riviere di Levante e Ponente. Attualmente, il vento di Scirocco non sta soffiando come questa mattina e infatti le temperature iniziano a scendere per poi stazionare in un clima più congruo al mese e alla stagione che stiamo vivendo.

Fa tappa a Genova il tour sull’Oscar di Bilancio

Valore condiviso: il futuro della rendicontazione si scrive oggi” il titolo dell’evento svoltosi presso la sede di Confindustria Genova, dove ha fatto tappa il roadshow nazionale dedicato all’Oscar di Bilancio, a cura di FERPI Liguria.

Prima volta in città per la manifestazione organizzata dall’associazione di categorie dei consumatori FERPI, per celebrare la sostenibilità di imprese e organizzazioni con la proclamazione dei migliori bilanci sociali dell’anno. “Lieti di presentare alcune testimonanze di aziende già vincitrici del Premio in passato come esempio per altri che vorranno iscriversi” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo la delegata FERPI Liguria Alessandra Grasso“la finale per proclamare i vincitori il 15 dicembre a Milano”.

La magia del Mediterraneo in un clic. Tornano i concorsi fotografici di LIFE Conceptu Maris e LIFE Pinna.

“Sotto a chi scatta!”

Per tutta l’estate, chiunque fotografi la bellezza e la varietà del Mediterraneo può partecipare alla seconda edizione dei concorsi fotografici “Profondo Blu” e “Vita tra gli scogli” lanciati rispettivamente dai progetti europei LIFE Conceptu Maris (CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability) e LIFE Pinna (Conservation and re-stocking of the Pinna nobilis in the western
Mediterranean and Adriatic sea) per la tutela e la conservazione di alcune tra le specie più carismatiche del Mediterraneo, ovvero i cetacei e le tartarughe marine ma anche il mollusco bivalve più grande dei nostri mari, la nacchera di mare (Pinna nobilis), portata in pochi anni sull’orlo dell’estinzione da un’epidemia globale.

Ai microfoni di Babboleo News abbiamo sentito Francesco Tomasinelli, naturalista, biologo, foto-giornalista e responsabile comunicazione di alcuni progetti europee, che ci ha raccontato qualcosa in più dei concorsi

I regolamenti dei concorsi, messi a punto da Triton Research e aperti fino alla mezzanotte del 24 settembre 2023, si possono trovare su  www.lifeconceptu.eu e
www.lifepinna.eu. I vincitori saranno annunciati sui siti e sui social nei primi giorni diottobre. In palio ci sono libri a tema marino, magliette e gadgets dei progetti. Per partecipare al concorso “Vita tra gli scogli”, tema scelto da LIFE Pinna, è necessario inviare almeno uno scatto che racconti la bellezza della biodiversità che ancora si può trovare sui fondali costieri del Mediterraneo, che si tratti di un granchio, di piccoli pesci o di un’alga dalle forme particolarmente sinuose.

Attenzione, però! Chiunque dovesse incontrare un individuo vivo di Pinna nobilis nelle sue perlustrazioni dei fondali, oltre a scattare la sua foto per partecipare al concorso, può anche dare un aiuto davvero importante ai ricercatori che sono impegnati nel complesso tentativo di salvare il grande bivalve dall’estinzione e che stanno cercando di fare un censimento degli esemplari ancora vivi. Dare il proprio contributo è semplice, basta fare una segnalazione nell’apposita sezione “Segnala la Pinna!” del sito www.lifepinna.eu.

Chi, invece, questa estate non resterà a pinneggiare sotto costa ma si spingerà in mare aperto, avrà buone possibilità di scattare qualche bella immagine per partecipare a “Profondo Blu”, il concorso del progetto LIFE Conceptu Maris, che vuole premiare gli scatti dedicati ai giganti del mare: balene e capodogli, ma anche i delfini e le affascinanti tartarughe marine. Anche in questo caso, oltre a inviare fotografie, i cittadini possono dare un contributo importante alla ricerca e alla tutela della natura. È sufficiente compilare il questionario sul sito di Conceptu Maris che Fondazione CIMA, uno dei partner del progetto, ha sviluppato rivolgendosi a chiunque sia in qualche modo legato al mare, che lo viva per piacere o per lavoro. I ricercatori utilizzeranno le risposte per cercare soluzioni efficaci per ridurre il rischio di collisione dei cetacei e le tartarughe con le tante imbarcazioni che attraversano il Mediterraneo, un problema in sensibile aumento negli ultimi anni.

Genova celebra la giornata mondiale degli oceani con la vasca “il mare che non vogliamo” all’Acquario

Proprio in occasione della Giornata mondiale degli Oceani, che si celebra oggi 8 giugno, Acquario di Genova e Ogyre danno il via ad una campagna di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dell’inquinamento dei mari.

Un’area dedicata all’interno dell’Acquario di Genova che comprende la vasca “il mare che non vogliamo”, dove si vede riprodotto un piccolo tratto di costa che ospita quasi esclusivamente oggetti di plastica che hanno sostituito la flora e la fauna marine. Un messaggio impattante che sottolinea un rischio reale che il pianeta sta correndo, se non si riduce drasticamente la produzione di rifiuti e non si modifica la gestione degli stessi. Grazie all’installazione, per tutta l’estate, visitatori potranno collegarsi con il QR code e seguire in tempo reale la raccolta di rifiuti, visualizzando la quantità raccolta, le aree e i pescatori coinvolti. Obiettivo la raccolta di una tonnellata di rifiuti attraverso la community di pescatori che fa capo a Ogyre, impegnata nella protezione e salvaguardia del mare.

Fishing for litter” è un sistema di raccolta rifiuti marini organizzato da Ogyre, in collaborazione con pescatori indipendenti in diversi porti in tutto il mondo, incentivati da una retribuzione per recuperare i rifiuti marini dall’oceano e riportarli a terra. I rifiuti vengono poi scaricati, pesati, analizzati e categorizzati da un partner locale, che li archivia digitalmente prima di consegnarli all’organizzazione locale incaricata dallo smaltimento.

La collaborazione tra Acquario di Genova e Ogyre risponde all’impegno che entrambe le realtà portano aventi nella salvaguardia degli oceani in linea con il Goal 14 dell’Agenda 2030 dell’Onu “Vita sott’acqua – Conservare utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile“.

Ai microfoni di Radio Babboleo la manager sostenibilità dell’Acquario di Genova Simona Bondanza

Giornata mondiale dell’ambiente, in Liguria maggiore sensibilità all’acquisto consapevole

Si celebra oggi, 5 giugno, la Giornata mondiale dell’Ambiente. Una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1972 a Stoccolma, in occasione della prima conferenza Onu sull’ambiente, in cui venne adottata dal Dichiarazione che definì i 26 principi sui diritti dell’ambiente e le responsabilità dell’uomo per la sua salvaguardia.

Il periodo del lockdown e l’epoca storica caratterizzata dalla pandemia ha acceso i riflettori sulla sostenibilità ambientale, che è diventata una parola chiave nell’ultimo periodo. “Noi in Italia eravamo già avanti perchè il nostro modello di agricoltura è quello più sostenibile e green, non solo d’Europa ma dell’intero pianeta” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Liguria “l’attenzione al recupero e alla manutenzione del nostro territorio da sempre rappresenta un fiore all’occhiello, anche se c’è ancora tanto da lavorare dato il problema del consumo di terreno agricolo sempre crescente, e la diminuzione di terre coltivate, da presidiare anche per difenderci dal rischio idrogeologico“.

Pillole di sostenibilità con i Cittadini Sostenibili

Nelle scorse settimane la redazione di Babboleo News ha parlato, insieme all’Associazione Cittadini Sostenibili di sostenibilità, che si può applicare in ogni ambito della vita quotidiana. E di sostenibilità, ha parlato ai nostri microfoni Andrea Sbarbaro, presidente dell’Associazione.

Come essere sostenibili in ufficio.

Come essere sostenibili nella vita.

Fare i gesti “giusti”.

Come essere sostenibili negli acquisti.

I negozi di quartiere stanno facendo passi in avanti verso la sostenibilità.

Come essere sostenibili in casa.

Bisogna stare attenti a cosa arriva nel nostro piatto.

L’impatto del cibo dal punto di vista ecologico.

Il rapporto tra sostenibilità e aspetto biologico.

Bisogna seguire la stagionalità degli alimenti.

Sostenibilità e digitalizzazione.

Avere un pianeta sano è un bellissimo regalo.

Vallate, partiti i lavori sul percorso pedonale-ciclabile da Piazza Manin a Forte Diamante 

Sono iniziati i lavori per il ripristino, la valorizzazione e la creazione del percorso, pedonale e ciclabile attrezzato, di collegamento tra piazza Manin, nel centro di Genova, e forte Diamante. Un intervento che interesserà, in varie fasi, circa 13 chilometri di sentieri per un investimento complessivo di oltre 8,6 milioni di euro di fondi complementari Pnrr. 

Da fine gennaio, con la consegna dei lavori al Rti Consorzio Integra Soc. Cooperativa e Il Rastrello Cooperativa Sociale, è partito il riordino del verde nella zona di crinale fino a forte Puin, a cui seguiranno interventi sul verde lungo i viali pedonali paralleli a via Carso.  

La prima fase dei lavori prevede pulizia del verde infestante e il taglio delle ceppaie nonché il riordino del verde nelle aree in prossimità delle mura fortilizie del Begato, della parte periurbana e urbana, dando inizio al sentiero S1. 

«La riattivazione completa di questo sentiero, che parte dal cuore della città e arriva al Puin, è il primo step della più ampia opera di rilancio e valorizzazione di tutta la rete sentieristica di collegamento con i forti – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori Pubblici Pietro Piciocchi – questo sentiero, che sarà completamente ripristinato con nuova segnaletica, pavimentazione e opere di regimazione delle acque bianche per prevenirne l’eventuale dissesto idrogeologico, sarà pronto in tutta la sua interezza entro la fine del 2024, ma, anche a lavori in corso, sarà fruibile, step by step. Siamo riusciti a ottenere questi fondi e sono fiducioso che riusciremo a intercettarne altri per finanziare anche i progetti di fattibilità per il collegamento di tutti i forti. L’accessibilità è fondamentale per esprimere le potenzialità dei forti anche per la pratica degli sport outdoor sia per i genovesi che per i turisti». Il vicesindaco Piciocchi ha anche annunciato l’intenzione di realizzare l’illuminazione scenografica dei forti. 

Terminata la prima fase in corso, è previsto l’inizio della risistemazione del percorso perdonale-ciclabile, tra la parte urbana di piazza Manin e san Bernardino e poi proseguendo lungo i viali verso il Righi. 

Lungo il crinale i lavori partiranno dal punto più distante, forte Diamante, e, allestendo il tracciato completo, tornando verso sud in modo da completare le relative opere senza dover tornare sul percorso già allestito.  Successivamente si procederà nella zona di crinale, approcciando dalla sommità del forte Diamante, tornando verso il fondo valle, a completare il percorso S1 rinnovandone le dimensioni, consentendone l’utilizzo ai mezzi per le necessarie manutenzioni, utilizzando tecniche di ingegneria ambientale, portando impianto idrico ed elettrico presso le postazioni fortilizie, e costituendo aree di ristoro e punti panoramici, con annessi allestimenti, sempre con l’ausilio di opere di ingegneria naturalistica. «Si cercherà di terminare alcune tratte e di aprirle al pubblico via via in modo da renderle fruibili e far conoscere le modalità di intervento ben prima della fine completa dei lavori che prevedono un anno e mezzo di durata totale da cronoprogramma – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo delle Vallate Alessio Bevilacqua – Per facilitare la comunicazione e il dialogo con la cittadinanza e con i fruitori dei sentieri di collegamento tra i forti, abbiamo anche proceduto a stipulare una convenzione con tutte le varie associazioni che operano su tale porzione di territorio, organizzando manifestazioni, gite a piedi e in mountain bike per divulgare le modalità di lavorazioni previste, le tempistiche e avvertire se una determinata tratta viene chiusa e per quanto tempo». 

Il percorso di collegamento oltre a rappresentare una via di penetrazione nell’entroterra al turismo, con percorsi didattici, aree attrezzate, aree panoramiche e punti ristoro, consentirà di far arrivare le utenze ai forti (acqua, luce, fibra ottica) e di rendere possibile il passaggio a mezzi autorizzati per la manutenzione del territorio e dei futuri interventi sulle fortificazioni. 

Dal 2017 a oggi sono stati attivati interventi e accordi quadro per oltre 20 milioni di euro per la messa in sicurezza idrogeologica delle vallate. Inoltre, sono stati destinati circa 2 milioni di euro, in gran parte provenienti da finanziamenti europei Por Fesr, per la valorizzazione e riqualificazione della sentieristica e interventi in ville storiche come la Duchessa di Galliera, Doria e Pallavicini a Pegli. Oltre 16 milioni di euro sono previsti per Strada bianca attrezzata di collegamento tra la città e le fortificazioni, la riqualificazione dell’Acquedotto Storico Val Bisagno e della Strada bianca attrezzata di collegamento tra la Forte Begato e Sampierdarena. 

Per la valorizzazione e la fruizione della sentieristica dell’entroterra e di collegamento con i forti sono state siglate in questi ultimi anni 18 convenzioni con associazioni, Università di Genova, ordini professionali, Cai, Fie e imprese private nell’ottica della collaborazione con tutti i soggetti del territorio coinvolti nel ripristino e nella promozione dei percorsi vallivi. 

“Adotta un Albero”: la nuova iniziativa di Regione Liguria regala alberi ai Comuni e sensibilizza alla cura del territorio silvestre.

«Donare una coppia di piante per ogni Comune sopra i 15mila abitanti vuole rilanciare iniziative del passato – spiega Alessandro Piana, assessore regionale con delega all’Agricoltura – come la legge regionale 33 del 1944 sull’obbligo per tali Comuni di porre a dimora un albero per ogni neonato residente. Anche questa volta si invitano le Amministrazioni comunali a mantenere viva questa tradizione. La piantumazione di 22 esemplari di roverella e pero selvatico, ecologicamente idonei e di piccola dimensione al fine di assicurare un sicuro e rapido attecchimento, avverrà entro il mese di dicembre e coinvolgerà tutta la Liguria da Ponente a Levante».  

A beneficiare dell’iniziativa, i Comuni di Genova, La Spezia, Savona, Imperia, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Sarzana, Albenga, Ventimiglia e Sanremo. Sponsor tecnico dell’iniziativa il Vivaio forestale Pian Nicola-Canneti di Masone, gestito da Agrifor s.n.c. Circa il 71% del territorio ligure è costituito da foreste, contro 30% di Piemonte e Lombardia. Estensione che va tenuta a mente, quando si emanino politiche sul lungo termine. Qui le foreste sono molto vicine al mare, dove l’entroterra sbocca. Recentemente, la Regione ha presentato i risultati di un nuovo progetto transfrontaliero dal costo di circa 1.800.000 euro con Porto Antico, sulle dinamiche della silvicoltura e forestale.

Damiano Penco, consigliere in politiche della montagna e forestali, prova a quantificare dati e opportunità. «Quanto è “verde” la Liguria? Mentre la copertura forestale globale va assottigliandosi, in Europa il patrimonio forestale è in crescita, oggi doppiando la superficie adibita a scopi agricoli. La superficie boschiva ricopre in Italia il 30% superficie nazionale, che in Liguria è passata dai 277.600 ettari del 1946 ai 387.200 di oggi. Tra il 2005 e il 2015, il territorio boschivo è cresciuto di 12.000 ha, con i boschi privati che ne costituiscono ben l’82%. Le foreste liguri non sono naturali. Nè per composizione nè per struttura. Sono boschi di antica coltivazione oppure terreni un tempo coltivati in abbandono. La mancata gestione provoca frane, smottamenti, problemi nell’idrologia, sovrappopolamento da parte dei cinghiali. Il PSR – programma regionale di sviluppo rurale pianifica l’implemento di norme e risorse. Come adottare alberi? Le funzioni pubbliche che ci attendiamo sono sospese dall’inazione dei privati. Parte del programma vuole permettere al pubblico di agire attivamente sui terreni dei privati. Anche attraverso la formazione scolastica si può sensibilizzare; distribuiremo un volumetto che illustra e spiega la silvicoltura ai più giovani».

«Sposiamo appieno questa iniziativa di Regione – afferma il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai – e invitiamo tutti i Comuni, grandi e piccoli, ad intraprendere azioni significative per la salvaguardia dell’ambiente e dei cittadini. Riconosciamo tutti quanto siano importanti, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in atto, lo sviluppo del verde urbano e, più in generale, la riqualificazione ambientale dei territori, per il miglioramento della qualità della vita e del benessere delle comunità locali».