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10 esemplari di testuggini palustri tornano nella natura

Anche quest’anno 10 giovani individui di testuggini palustri ingaune (Emys orbicularis ingauna) sono tornati a ripopolare la natura. Riprodotti in ambiente controllato nell’ambito del progetto EMYS, sono stati rilasciati questa mattina presso alcune Zone Speciali di conservazione (ZSC) della Piana di Albenga, tra cui Garlenda – Torrente Lerrone (Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “IT1324896 Lerrone – Valloni).

Gli esemplari, di 2 e 3 anni di età, hanno una marcatura di identificazione e un microchip che consentono ai ricercatori di individuarli nei prossimi anni nelle fasi di monitoraggio periodico del progetto. Contestualmente 35 esemplari nati tra la primavera e l’autunno 2021 sono stati trasferiti dall’Acquario di Genova, dove hanno trascorso il periodo invernale, al Centro Emys, in cui rimarranno per la stagione estiva.

La testuggine palustre Emys orbicularis ingauna è originaria del territorio ingauno, ma ritenuta virtualmente estinta fino agli anni ‘90 a causa delle fortissime alterazioni subìte dal suo habitat naturale a partire dagli anni ’60. Il ripristino e la conservazione degli ambienti naturali dove vive questa specie di testuggine sono punti fondamentali del progetto. Per questo motivo, la Provincia di Savona ha stanziato dei fondi destinati al mantenimento e ad alcune migliorie dello stagno di Salea, uno dei Siti di Interesse Comunitario dove negli ultimi anni sono stati reinseriti diverse decine di esemplari. Lo stagno sarà oggetto di controlli ancora più attenti e frequenti da parte dei Carabinieri Forestali per salvaguardare questo piccolo ma importantissimo scrigno di biodiversità.

Al Centro Emys di Leca di Albenga si concentrano le attività di riproduzione e allevamento degli esemplari destinati agli interventi di ripopolamento in natura. Attualmente il Centro ospita circa 100 esemplari tra femmine e maschi adulti, sub adulti e giovani. Le uova, deposte nei mesi di giugno e luglio, vengono incubate al centro in condizioni analoghe a quelle naturali. I piccoli, come tanti altri in passato, trascorrono i primi anni di vita all’Acquario di Genova. Il personale dell’Acquario ne segue l’accrescimento ed effettua tutti i monitoraggi veterinari pre-rilascio. Trascorsi circa due anni di vita, tornano al Centro per un periodo di acclimatamento, al termine del quale tornano in natura.

La riuscita di questo programma di riproduzione permette di rilasciare, stagione dopo stagione, un numero sempre maggiore di esemplari; questi interventi, affiancati da attività di conservazione degli habitat naturali, hanno consentito di scongiurare il pericolo di estinzione di questa specie, simbolo della biodiversità della Regione Liguria.

Titanio nel Parco del Beigua, il TAR dice no. Legambiente: “Pietra tombale”

Grande soddisfazione è stata espressa da Legambiente Liguria in merito alla sentenza del TAR che dice no all’ipotesi di sfruttamento minerario del comprensorio del Beigua. 

«Avevamo richiesto a gran voce che si arrivasse presto a questa conclusione – dichiara Santo Grammatico, Presidente dell’associazione ambientalista ligure – Avremmo preferito si arrivasse con una soluzione politica, come richiesto con la manifestazione del 12 settembre 2021, con centinaia di manifestanti confluiti a Vara dai sentieri del Parco e dopo aver raccolto oltre 25.000 firme sulla piattaforma Change.org perché venisse ritirato il decreto 1211-2021 con cui la Regione Liguria ha concesso il permesso di ricerca per tre anni alla Compagnia Europea del Titanio. La Regione Liguria non ha voluto ascoltarci, ma la giurisprudenza ha dato ragione alle associazioni ambientaliste che da anni continuano a sostenere la popolazione locale che ha ben compreso i vantaggi di uno sviluppo sostenibile e in armonia con il territorio, portato avanti dall’ente Parco».

Santo Grammatico a Babboleo.it

L’auspicio di Legambiente è che allo stesso modo venga negato il permesso di ricerca minerario “Monte Bianco” per rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto, nickel, predisposto dal Ministero della Transizione Ecologica che coinvolge il Parco dell’Aveto e che le amministrazioni comunali di Sestri Levante, Ne, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese e Maissana hanno impugnato per l’area del Monte Verruga, Monte Zenone, Roccagrande, Monte Zatta, Passo Bocco, Passo Chiapparino, Monte Bossea, Punta Baffe, Punta Moneglia e Val Petronio.

«È necessario, infine, avviare il percorso affinché le aree protette liguri raggiungano il 30% di superficie regionale protetta entro il 2030, come prevede la strategia europea della biodiversità» conclude Grammatico.

Genova, un’altra tappa verso il trasporto Green: arrivano nuovi autobus elettrici

A Genova sono stati presentati i primi 5 e-bus da 12 metri, gli altri (25) arriveranno in estate: la città si avvia sempre più velocemente verso un trasporto green. I nuovi bus full electric Solaris hanno una capienza di 83 posti totali di cui 20 a sedere. “I primi autobus verranno utilizzati nel ponente” spiega l’assessore alla mobilità Matteo Campora. “Partiranno da Cornigliano e garantiranno un migliore servizio”.

Un investimento importante, visti i circa 17 milioni di euro spesi per i 30 autobus, ma è una spesa che pone Genova e la Liguria tra le più avanzate in Italia per quanto riguarda il trasporto pubblico. “Un progetto molto importante perché è un progetto green che si inserisce in filone che Genova e la Liguria stanno cavalcando per avere un trasporto pubblico sempre più efficiente e di qualità” ha detto l’assessore regionale ai Trasporti e al Turismo Gianni Berrino.

I nuovi mezzi verranno ospitati nella nuova rimessa di Cornigliano, come ha confermato dal presidente di AMT Beltrami: “Sarà la nostra seconda rimessa elettrica, dove stiamo ultimando i lavori, e sarà il polo del ponente”.

Piantiamo la salute!

Il progetto “Piantiamo la salute!” ha lo scopo di rinverdire il pianeta piantando alberi su tutto il territorio nazionale, per combattere il cambiamento climatico e aumentare la produzione di ossigeno. il progetto è organizzato dall’associazione CFU-Italia Odv in collaborazione con Vas (Verdi Ambiente e Società) e con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentaridei Carabinieri proposto come iniziativa per celebrare la Giornata Mondiale della Fibrologia del 12.

In ogni capoluogo ligure verrà piantato un albero scelto dall’amministrazione comunale. Per l’edizione ligure saranno piantati a Genova Pegli nel parco di Villa Doria, con il Patrocinio del Comune di Genova, tre lecci provenienti dal Reparto Biodiversità dei Carabinieri di Cecina.

Interverranno Sergio Gambino Consigliere del Comune di Genova delegato alla Protezione Civile, il Comandante Massimo Celati del Reparto Biodiversità dei Carabinieri di Cecina, Giorgio Costa Responsabile del Settore Verde di A.S.Ter. s.p.a. di Genova e Tiziana Voarino Referente CFU Liguria che ha aggiunto “Questa iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare e far riconoscere la Fibromialgia come una malattia invalidante”

I pesci straordinari dell’Australia: mercoledì una conferenza all’Acquario

Mercoledì 4 maggio, alle ore 17, nuovo appuntamento con il ciclo di conferenze degli Amici dell’Acquario “Viaggi, Cammini, Esplorazioni e Ricerca”: “La mia Australia – Alla ricerca di pesci straordinari” è il tema dell’incontro che avrà come relatore Federico Betti, biologo dell’Università di Genova.

Si parlerà di un viaggio nell’Australia meno nota, quella delle coste aspre e rocciose, delle acque fredde e torbide, delle dense foreste di kelp, con l’obiettivo di incontrare e fotografare alcuni dei pesci più strani del Pianeta!

La narrazione si focalizzerà su tre siti dell’Australia sud-orientale: la splendida Kangaroo Island, l’antropizzata baia di Port Jackson, e l’impervia Tasmania. Qui l’autore, armato di bombole e macchina fotografica, è andato alla ricerca di pesci straordinari: pesci simili a draghi, pesci mascherati da alghe e perfino pesci che camminano su pinne che sembrano mani. Si tratta di specie endemiche di queste acque, non osservabili altrove nel Mondo, e per questo particolarmente vulnerabili e minacciate dalle attività antropiche.

Federico Betti, è istruttore subacqueo e Advanced European Scientific Diver, è laureato in biologia marina e ha ottenuto un dottorato di ricerca in biologia ed ecologia marina nel 2012.

Attualmente lavora come zoologo marino presso l’Università degli Studi di Genova, dove è anche docente dei corsi di Ittiologia e di Etologia Marina.

Collabora con diverse Aree Marine Protette italiane ed è autore di tre guide per il riconoscimento di organismi marini e di numerosi articoli su riviste naturalistiche o subacquee.

Gli incontri, organizzati dall’Associazione Amici dell’Acquario in collaborazione con Costa Edutainment e Università di Genova, si svolgono in presenza presso l’Auditorium dell’Acquario di Genova.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e secondo le modalità previste dalle ultime disposizioni ministeriali.

Per informazioni: tel. 010/2345.279-323, amici@costaedutainment.itwww.amiciacquario.ge.it

Stanziati 29 milioni ai Comuni di Genova e della Spezia per il miglioramento della qualità dell’aria

E’ stato approvato dalla Giunta lo stanziamento di 29 milioni di euro (21 milioni 862.500 euro destinati ai bandi, più 7 milioni 137.500 per la realizzazione di ulteriori azioni di risanamento), finanziati dal Ministero della Transizione Ecologica nel triennio 2022 -2024, per attuare il piano per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria sul territorio regionale e per promuovere azioni per ridurre la concentrazione degli inquinanti. Regione Liguria ha quindi approvato gli accordi con il Comune di Genova e con il Comune della Spezia per la sostituzione dei mezzi più inquinanti, con un contributo per i bandi rottamazione di 18 milioni 162 mila 500 euro per il Comune di Genova e di 3 milioni 700 mila euro per il Comune di La Spezia. 

“Si tratta del più grande accordo che prevede incentivi alla rottamazione e il rinnovo con mezzi ecologici per la città di Genova e della Spezia – commenta il presidente di Regione Liguria –. Questa delibera dimostra l’attenzione massima all’ambiente e alla sua tutela da parte della nostra amministrazione. La sottoscrizione dell’accordo siglato con i Comuni di Genova e della Spezia, infatti, garantirà un miglioramento significativo della qualità dell’aria nelle nostre due province, quelle su cui si concentreranno i principali interventi”.

“La sottoscrizione dell’accordo siglato con i Comune di Genova e della Spezia garantirà un miglioramento significativo della qualità dell’aria nelle nostre due province, quelle su cui si concentreranno i principali interventi – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone –. Un’ulteriore soddisfazione arriva dal fatto che il Ministero della Transizione Ecologica abbia riconosciuto il percorso e il lavoro che abbiamo portato avanti dall’inizio della nostra amministrazione.

GENOVA GREEN STRATEGY, LE SEI VERSIONI DI GENOVA PER COMBATTERE LA CO2

Sei città una dentro l’altra in una strategia decennale che ridisegnerà il verde cittadino per combattere i cambiamenti climatici

Genova come “città in salita”, “città di pianura”, “città compatta”, “città giardino”, “città agricola” e “città arcipelago”. Un’unica città che è allo stesso tempo sei città diverse. È quanto è emerso dal “Genova Green Strategy”, il documento strategico per le infrastrutture verdi di Genova redatto dallo studio Openfabric, la strategia decennale che mira a incrementare gli alberi e il verde nella nostra città, anche attraverso il ridisegno di nuovi spazi pubblici all’interno dell’ambito cittadino.

Il documento stabilisce una serie di obiettivi volti ad aumentare la capacità della città di far fronte ai cambiamenti climatici, mitigare i rischi ambientali, aumentare la permeabilità del suolo, ridurre le isole di calore e ridefinire il rapporto tra città e natura.

«La nostra è una città unica e complessa, composta da tante realtà diverse tra loro, che hanno esigenze e potenzialità differenti e complementari, al tempo stesso – dice il sindaco di Genova, Marco Bucci -. Analizziamo quanto già presente sul territorio per ottimizzare e ripensare la Genova verde del prossimo futuro. Abbiamo già iniziato a lavorare per implementare il verde in città, tutelando quello esistente e progettando nuovi spazi, come ad esempio il nuovo parco del Waterfront o al complesso delle Dune di Prà, dove troveranno dimora nuovi alberi e aree verdi. La Genova Green Strategy, nel sul complesso è un’operazione che ci permette di andare a intervenire in modo mirato su aree che consideriamo strategiche, ottimizzando spazi e investimenti».

«Genova Green Strategy è una strategia volta all’analisi dell’esistente e all’incremento del verde pubblico attraverso l’organizzazione degli spazi pubblici genovesi che stabilisce una serie di obiettivi volti ad aumentare la permeabilità del suolo, mitigare i rischi ambientali e ridefinire il rapporto tra città e natura, potenziando ecologicamente il verde unendo il valore ecologico, estetico e culturale – dice l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci -. Si lavorerà per ridisegnare il verde urbano, mettendo in atto una serie di strategie che agevoleranno il sequestro di anidride carbonica in città. Una strategia che prevede l’inserimento di nuove piante e la conservazione del patrimonio verde esistente, proponendo il rinnovo degli alberi invecchiati per aumentarne le prestazioni nel ciclo fotosintetico, oltre all’aumento delle alberature in tutti i luoghi della città, anche attraverso il rimboschimento del patrimonio boschivo della città»

«La strategia delle 6 città definisce le linee guida per poter agire su tutti i quartieri di Genova, centrali o periferici, in pianura o sulle alture, sul mare o sui torrenti – spiega l’architetto paesaggista di Openfabric Francesco Garofalo -. Sono i quartieri stessi a diventare un’infrastruttura verde permeabile e porosa, capace di funzionare come rete ecologica capillare e mitigare i rischi ambientali del territorio». 

Genova, come detto, è una città costituita da multiple morfologie e condizioni urbane che racchiude altre città al suo interno; non solo le forti variegate identità̀ locali dei suoi quartieri, ma morfologie urbane distinte e autonome che si avvicendano raccontando l’incontro-scontro tra il territorio naturale e la città costruita.

Genova Green Strategy identifica sei tipologie urbane all’interno di Genova, proponendo una chiave di lettura per la definizione di linee guida basate su porzioni di città, anche distanti fra loro, che condividono aspetti morfologici e criticità ambientali.

Emergono inaspettate analogie per le quali questa lettura trasversale e morfologica, propone linee guida comuni

Genova viene interpretata come un complesso puzzle dove 6 città si avvicendano: la “città di pianura”, la “città in salita”, la “città arcipelago”, la “città giardino”, la “città agricola”, la “città compatta”.

Le line guida definiscono azioni progettuali condivise per ognuna delle sei città.

Nella “città in salita” vengono definite soluzioni per limitare l’instabilità di versante e allo stesso tempo rendere accessibili spazi verdi interstiziali al momento sottoutilizzati.

Nella “città di pianura”, la morfologia pianeggiante permette di intensificare i viali alberati e proporre nuove piste ciclabili; emerge l’opportunità di applicare strategie di rinverdimento delle coperture.

La “città compatta”, per la sua natura minerale e la caratteristica frammentazione degli spazi aperti, permette interventi specifici e puntuali; balconi e coperture svolgono un ruolo fondamentale per incrementare il verde di questi quartieri.

Nella “città giardino”, corrispondente a gran parte del levante cittadino, si prevedono soluzioni atte a incrementare la biodiversità nei giardini privati e iniziative di condivisione al pubblico che permettano di esplorare occasionalmente i giardini più suggestivi.

Nella “città agricola” si dà priorità alla riqualificazione dei terrazzamenti agricoli abbandonati e all’incremento della biodiversità agricola; si evidenzia il potenziale di utilizzo di sistemi fotovoltaici e dell’implementazione di sistemi di raccolta acqua piovana ad uso irriguo.

La “città arcipelago” è formata da tutte quelle “isole” urbane spesso introverse e poco permeabili dall’esterno, da quartieri periferici ad ospedali; in queste “isole” si incrementa la caratteristica presenza di ampi spazi verdi favorendone l’accessibilità.

Genova Green Strategy definisce sistemi di priorità che includono i progetti di sviluppo e rigenerazione urbana in atto e allo stesso tempo definiscono una serie di nuovi possibili interventi.

Vengono individuati il sistema costiero, il sistema vallivo, due grandi “parchi”, il Grande Parco Ponente a vocazione tecnologica, e il grande Parco Levante a vocazione agricola e culturale. La strategia definisce inoltre una serie di “portali”, spazi connettivi di varia natura che collegano la città con l’entroterra, per riorientare la percezione di Genova oltre alla tradizionale città di mare, verso una realtà urbana articolata, che ha nella sua diversità di paesaggi la sua imprescindibile identità.

Pasqua in Liguria, le proposte del Fondo Ambiente Italiano

Una Pasqua alternativa alla scoperta di alcuni luoghi tra i più affascinanti della Liguria. E’ quanto propone il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, in occasione delle imminenti festività. Nella nostra regione il FAI organizza e support picnic, visite, passeggiate ed escursioni guidate in due luoghi iconici come Casa Carbone, a Lavagna, e l’Abbazia di San Fruttuoso, a Camogli.

In particolare, a Casa Carbone, in concomitanza con la Pasqua, si festeggerà il 35° anniversario della donazione del Bene al FAI da parte di Emanuele e Siria Carbone. Sabato 16 e domenica 17 aprile saranno in programma visite speciali per conoscere la storia della famiglia, mentre a Pasquetta è prevista l’apertura eccezionale dalle ore 10 alle 18 con possibilità di visite libere o guidate. Per chi desiderasse unire alla conoscenza del Bene un itinerario nel circondario, l’associazione Le Pietre Parlanti di Lavagna accompagnerà il pubblico Alla scoperta dell’oro blu nella Valle dei Berissi: camminando tra paesaggi terrazzati tipicamente liguri, si scopriranno luoghi ricchi di storia legati all’ingegnoso sfruttamento dell’acqua da parte dell’uomo nei secoli (partenza alle ore 10 da Casa Carbone; pranzo al sacco sulla via Basso Marina alle 12.30; rientro a Casa Carbone alle 14.30 e visita guidata alle 14.45. Per i più piccoli: laboratorio Colora i sassi a cura dell’associazione Le Pietre Parlanti.

Proposte interessanti anche quelle all’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE). Sabato 16 aprile l’appuntamento è con due visite speciali. Alle ore 13 Ti racconto l’abbazia, visita guidata dedicata alla conoscenza dell’insediamento di San Fruttuoso attraverso diversi punti di vista: la storia, l’ambiente, la cultura materiale e i restauri. Nel corso della visita saranno affrontati temi interessanti, dall’evoluzione storica e architettonica dell’Abbazia fino alla vita e alle attività tradizionali della comunità di pescatori che abitarono il borgo. Alle ore 14.30 Ti racconto il borgo, una passeggiata – della durata di un’ora – in compagnia dell’architetto Alessandro Capretti, Guida Ambientale Escursionistica oltre che Property Manager del Bene del FAI, alla scoperta delle tracce della cultura materiale legate alle attività della piccola ed “eroica” comunità di pescatori di San Fruttuoso. Un approfondimento per individuarle e conoscerne storia e funzionamento e per scoprire i restauri promossi per salvaguardare queste preziose testimonianze del passato e l’impegno quotidiano del FAI per la mitigazione del dissesto idrogeologico del borgo, in sinergia con gli Enti Pubblici di tutela del territorio.

Domenica 17 e lunedì 18 aprile alle ore 13 e 14.30 si potrà invece partecipare a interessanti Visite guidate con il Direttore, accompagnati da Alessandro Capretti che condurrà il pubblico in un tour di un’ora alla scoperta della storia e dell’architettura dell’Abbazia e approfondirà tematiche legate al degrado naturale del monumento, agli strumenti per prevenirlo e alle risorse da mettere in campo per combatterlo, in un’ottica di conservazione programmata e preventiva.

Per i costi delle attività visitare il sito www.fondoambiente.it

Diga foranea, venerdì il ministro Lamorgese a Genova per la firma dei protocolli

Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sarà in Prefettura a Genova venerdì mattina, alle 10.30, per intervenire alla sottoscrizione di due protocolli di legalità. Il primo è quello per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova, mentre il secondo riguarda l’area portuale di Sestri Ponente e i relativi lavori per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e l’accessibilità dell’area.

Sottoscriveranno i protocolli il Sindaco e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci, il Presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini e il Prefetto di Genova Renato Franceschelli. Saranno presenti anche il capo dell’ispettorato del lavoro di Genova e le sigle sindacali, che firmeranno l’articolo 11 sul monitoraggio e il tracciamento dei flussi di manodopera.

Successivamente, alle ore 11.30, la titolare del Viminale parteciperà al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ove si discuterà della situazione della sicurezza nell’area metropolitana.

“Genova per l’ambiente”: firmato il protocollo per la donazione di alberi alla città

Questa mattina a Palazzo Tursi si è svolto il convegno inaugurale di “Genova per l’Ambiente: dall’acqua alla Terra“, in cui il comune di Genova e  l’Associazione Lions Acqua per la Vita MD 108 ETS hanno siglato un protocollo per la donazione di alberi alla città.

Da sempre molto attenti all’ambiente, i Lions Club genovesi aderiscono alla serie di iniziative messe in atto a livello nazionale dall’Associazione Lions International. L’evento si inserisce all’interno di una più vasta serie di iniziative e anticipa un mese di progetti benefici previsti su scala nazionale, tutti dedicati all’ambiente, che andranno avanti dal 22 marzo (Giornata mondiale dell’Acqua) al 22 aprile (Giornata mondiale della Terra).

Il Comune di Genova e l’Associazione Lions Acqua per la Vita hanno ufficialmente sancito l’avvio di un progetto che vede protagonista l’ambiente: la sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra i due enti per piantare alberi, donati dai Lions Clubs genovesi, in diverse zone della città. Nello specifico è prevista la donazione e la piantumazione di piante per il rinnovo del patrimonio arboreo urbano ed extraurbano del capoluogo ligure. Il tutto nel rispetto delle buone pratiche selvicolturali e del vigente piano di assestamento forestale, nonché per il consolidamento del suolo nel caso in cui sussistano dissesti idrogeologici e per l’avvio di un progetto sperimentale in modo da dotare di acqua le zone destinate a pascolo.

La sensibilità verso il proprio territorio dev’essere un punto fermo di ciascuno di noi e questa collaborazione dedicata all’ambiente e alla città si aggiunge ad altre azioni di grande valore avviate sinora. La firma di questo accordo consolida ulteriormente un rapporto prezioso, fatto di ottimi propositi e tanta concretezza: elementi che consentono di guardare con sempre più fiducia ad un futuro migliore per tutti” – ha dichiarato il vicesindaco Massimo Nicolò.

«Nella duplice veste di Lions e di rappresentante delle istituzioni sono fiero ed orgoglioso della firma di questo protocollo d’intesa tra il Comune di Genova e l’Associazione Lions Acqua Per La Vita – commenta il consigliere delegato alla protezione civile Sergio Gambino Questo accordo ha lo scopo di portare avanti in sinergia iniziative e progetti a tutela dell’ambiente e per la mitigazione del dissesto idrogeologico La fattiva collaborazione tra l’amministrazione comunale e il mondo dell’associazionismo è fondamentale in una visione di società partecipata e responsabile».

All’evento di questa mattina, moderato dal consigliere comunale delegato per la Protezione Civile Sergio Gambino, sono intervenuti il vicesindaco Massimo Nicolò, il governatore del Distretto Lions 108 IA2 Yvette Pillon, il delegato e vice presidente di Lions Acqua per la Vita MD108 ETS Pio Visconti, il responsabile del Settore Aree Verdi di Aster Spa Giorgio Costa, il responsabile del Settore Verde Pubblico del Comune di Genova Giorgio Grassano, il segretario generale PEFC Italia Antonio Brunori ed il PDG Lions e presidente emerito di Lions Acqua per la Vita Piero Manuelli.

Ai microfoni di Radio Babboleo Sergio Gambino, consigliere comunale delegato per la Protezione Civile