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NASCE A GENOVA “MONUMENTY”, LUXURY-TOYS IN CERAMICA ISPIRATI AI PERSONAGGI CULT ANNI ’80-’90

Elevare a monumento i ricordi d’infanzia: è l’obiettivo di nuova realtà genovese che coniuga arte contemporanea, tradizione artigianale, giochi e personaggi cult degli anni Ottanta e Novanta. Si chiama Monumenty (monumenty.it) ed è un progetto che nelle intenzioni dei suoi ideatori ha come obiettivo il riportare alla luce immagini e sensazioni del passato.
A lanciare la nuova realtà sono tre professionisti genovesi: Thomas Cuberli (CEO), Luca Di Bello (Grafico e designer) e Ilaria Traverso (Ceramista).

“La nostra idea vuole essere qualcosa di più di un omaggio ai miti e ai personaggi cult del cinema e della tv degli anni Ottanta e Novanta – spiegano Cuberli, Di Bello e Traverso – Abbiamo pensato alla creazione di piccoli monumenti, che sono a tutti gli effetti opere d’arte contemporanea, realizzati completamente a mano secondo l’antica tradizione dei ceramisti genovesi”.

I luxury-toys di Monumenty sono un mix tra l’oggetto d’arte e il giocattolo: un tributo innovativo ai personaggi iconici del panorama cinematografico, televisivo e ludico degli anni Ottanta e Novanta. Scorrendo il catalogo della collezione online oggi si possono trovare Giotto Panciotto (sorpresa Kinder), Robocop (film), Stay Puft Marshmallow Man (Ghostbuster), ed altri personaggi ancora che verranno via via aggiunti nelle prossime settimane.

“Per rendere unici i nostri monumenti – spiegano Cuberli, Di Bello e Traverso – abbiamo pensato a dei pezzi realizzati a mano dall’inizio alla fine e con una tiratura limitata. Inoltre abbiamo lasciato ampie possibilità di personalizzazione, potendo scegliere, ad esempio, tra tre diversi tipi di decorazione: la linea Monocolor (un unico colore), Original (colori originali e pedana rossa) e Genovese (la tipica maiolica in bianco e blu)”.

Ogni monumento è alto tra i 21 e i 28,5 cm e viene realizzato a mano in ceramica bianca nel laboratorio di Monumenty di vico Garibaldi, nel centro storico di Genova. Ogni pezzo viene sottoposto ad una prima cottura a 1.020 gradi, poi viene dipinto a mano, smaltato ed infine sottoposto ad una seconda cottura a 960 gradi. Ogni singolo oggetto è numerato e prodotto in pochi pezzi, con una tiratura limitata.

Nicola Bertasi in mostra a Palazzo Grillo: “Like Rain Falling from the Sky”, una riflessione sulla memoria della guerra in Vietnam

Inaugura giovedì 16 novembre, a Palazzo Grillo alle ore 18.00 la mostra fotografica di Nicola Bertasi “Like Rain Falling from the Sky”, un viaggio attraverso i luoghi e i volti del conflitto americano in Vietnam e una riflessione sulla memoria della guerra. Il progetto di Bertasi, prodotto e ospitato di recente al PAC di Milano è stato finalista al Dummy Book Award di Arles 2020 e nasce da un’indagine condotta dall’artista in Vietnam tra il 2016 e il 2019 sulla memoria storica e collettiva di una guerra che, per quanto apparentemente lontana, risulta profondamente radicata nell’immaginario occidentale.
Attraverso fotografie in bianco e nero, collage di immagini d’epoca e foto recenti, materiali di archivio, l’artista ritrova, a cinquant’anni dalla fine del conflitto armato le tracce ancora presenti, intrecciando passato e presente, scoprendo una guerra che si ripresenta ancora oggi nella memoria e nel territorio. Alcuni scatti mostrano, infatti, i segni dell’ecocidio ancora oggi presenti nel paesaggio vietnamita, mentre altri propongono ritratti che danno voce alle testimonianze delle vittime del conflitto.

“Ho iniziato questa ricerca ponendomi tre domande: quanto resta di una guerra su un territorio? Qual è la nostra percezione della guerra? È possibile distinguere tra ciò che ci è stato trasmesso di un conflitto nell’immaginario collettivo e ciò che, invece, è realmente accaduto? Per rispondere, mi
sono recato in Vietnam, paese protagonista di una guerra che, per durata, intensità e mediatizzazione ha profondamente plasmato l’immaginario visuale occidentale del secondo dopoguerra e luogo in cui la memoria storica e collettiva dei conflitti è ancora molto forte” – spiega l’artista.

“Cercando di andare oltre questo immaginario in cui realtà e finzione si rincorrono, Bertasi cerca di tessere una cartografia visuale della memoria differente, facendo dialogare il passato e il presente di un conflitto che ha marcato nel profondo i territori e i corpi vietnamiti – sottolinea Damarice Amao, curatrice della sezione fotografica del Centre Pompidou e del libro Like Rain Falling from the Sky pubblicato da studiofaganel che, in dialogo con le opere esposte, sarà consultabile e in vendita per tutta la durata della mostra. – “Bertasi fa sua una narrazione fotografica sensibile, poetica e personale come alternativa all’impasse di altri racconti più ufficiali, assumendo quell’indispensabile parte di soggettività nel suo viaggio alla deriva tra i luoghi del conflitto vietnamita” – conclude Amao.

“Mettere insieme le fotografie per costruire una narrazione, è qualcosa di molto simile all’elaborazione del ricordo – spiega l’artista. “È il motivo per cui questo mio lavoro parte da una constatazione: abbiamo davvero bisogno di rielaborare il ricordo della guerra per riuscire a capirla. Ecco a noi, quindi, il Vietnam, oggi: fotografie, documenti, elaborazioni grafiche, spunti e testimonianze. Un puzzle, di cui a volte faccio ancora fatica a decifrare il senso, ma che altre volte, invece, mi sembra funzioni. Un puzzle che si nutre di letteratura e cinema, di ricordi e confessioni, di documenti segreti e miti antichi. Un puzzle che non ho voluto incorniciare, ma, un attimo prima di appenderlo, ho deciso di dare in pasto al nostro immaginario.”

Il progetto espositivo è a cura di Giovanni Battista Martini e sarà visitabile – a ingresso libero e gratuito – dal 17 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 nelle seguenti giornate: giovedì – venerdì dalle 16 alle 20 e sabato – domenica dalle 14 alle 20, al primo piano di Palazzo Grillo, in Vico alla Chiesa delle Vigne 18R.

L’artista

NICOLA BERTASI, classe 1983, nato a Milano ma con origini genovesi, è un fotografo indipendente e membro dello Studio Hans Lucas dal 2014. Dopo una formazione umanistica e una laurea magistrale in Storia Moderna, sviluppa una ricerca personale che lo porta a viaggiare in Europa, Medio Oriente, Maghreb, Stati Uniti, Cuba, India. Il suo lavoro è stato esposto in numerose gallerie e festival. “Like Rain Falling from the Sky”, è stato finalista al Grand Prix della fotografia documentaria 2019, tra i vincitori della Bourse du Talent 2019, finalista al Dummy Book Award di Arles 2020, finalista allo Star book Award, vincitore del New Post Photography Award 2021, honorable mention al Landskrona Book Award 2022 ed è il suo primo libro pubblicato da Studio Faganel. The Pandemic
Papers, un viaggio di finzione in un archivio surreale, ha vinto la Gold Medal al Premio Nero di Verzasca.

Tornano i Rolli Days: due giorni per scoprire le meraviglie nascoste di Genova

Un vero e proprio salto nel passato dei Palazzi dei Rolli e delle storie di coloro che li hanno abitati per osservarli da un nuovo punto di vista ci aspetta nel weekend, sabato 15 e domenica 16 ottobre, a Genova. Splendidi edifici saranno aperti al pubblico per l’evento che celebra i Palazzi dei Rolli di Genova, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2006: saloni, affreschi, specchi e stucchi ci racconteranno la storia della città attraverso curiosità, aneddoti e complotti. Oltre 40 i luoghi visitabili tra palazzi, ville e altri siti che ci porteranno dritti nella storia.

Focus di questa edizione sui Palazzi di Rubens. Nei primi anni del 1600, al suo arrivo a Genova, Peter Paul Rubens rimase affascinato dai palazzi dell’aristocrazia genovese, tanto che nel 1622 pubblico ad Anversa il libro “Palazzi di Genova“, elegante modello di residenza del perfetto gentiluomo europeo. 

Un’occasione per vivere un’esperienza unica al mondo: visitare quelle stesse dimore che costituirono, per Rubens, motivo di ritenere Genova la città più alla moderna d’Europa” – racconta Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days – “Un’edizione dedicata ai 400 anni di questo libro meraviglioso che regala la città in Europa. La sinergia con la mostra è fondamentale“.

Genova si apre ancora una volta al mondo con i nostri palazzi, patrimonio unico al mondo che porta ogni anno migliaia di persone in città” – commenta il Sindaco di Genova Marco Bucci – “questo rappresenta il salto in avanti per quello che stiamo facendo per la cultura, una cultura di qualità che genera turismo, sviluppo economico”

Due gli itinerari proposti con numerose novità, sorprese e colpi di scena inaspettati.
Il primo percorso, il Rolli Tour, propone la visita al Palazzo Doria Tursi, le stanze del Sindaco, Doria Lamba atrio, Lauro, Pietro Doria e Palazzo Grillo. Un tour di due ore circa con partenza alle 11.00 / 16.00 / 18.00.
Il secondo viaggio è invece il Rolli Kids: un’avventura tra personaggi misteriosi e angoli segreti, attraverso la storia, l’arte e le mille curiosità di Genova che si trasformano in uno gioco da fare con il naso all’insù, attraverso Palazzo Doria Tursi, le stanze del Sindaco e Lauro.

Giovedì torna Genova Start, la notte bianca delle gallerie d’arte moderna e contemporanea

Dopo il successo dell’edizione 2021 torna, giovedì 6 ottobre dalle 18 alle 24, “Genova Start”, la notte bianca delle gallerie d’arte genovesi. La rassegna, che anche quest’anno vede protagoniste le principali gallerie d’arte moderna e contemporanea della città, organizza un eccezionale opening comune di venti gallerie nel centro di Genova. L’evento è patrocinato dal Comune.

“La particolarità di Genova è che quasi tutte le gallerie sono molto vicine tra loro e le si può raggiungere a piedi” spiega Chico Schoen, gallerista e portavoce dell’evento. “L’idea è proprio quella di dare la possibilità a tutti di passeggiare per le vie del centro e del centro storico alla scoperta di proposte artistiche molto diverse tra loro”.

“L’edizione 2022 è molto importante per noi” prosegue. “Negli ultimi due anni dovevamo ridurre le presenze per il Covid, ma questo evento è pensato proprio per raggiungere più persone possibile. Quest’anno, fortunatamente, sono cadute tutte le restrizioni”.

Nel 2021 le presenze furono oltre 5 mila. “In questa edizione penso e spero che supereremo abbondantemente questo numero”.

Ascolta l’intervista integrale a Chico Schoen:

MusaQ a Quiliano, un weekend di street-art, teatro e concerti per la difesa dell’ambiente

Il 24 e 25 giugno il comune savonese di Quiliano vivrà il gran finale del progetto MusaQ – Music & Street Art Quiliano Contest , nato dalla collaborazione tra Comune, Circolo degli Inquieti, Associazione Culturale E20, il MEI – Meeting degli Indipendenti e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova,

Una due giorni di arte pittorica di strada, teatro e musica che avrà il suo momento culminante nelle giornate di venerdì 24 e sabato 25 giugno quando saranno all’opera gli street artists selezionati dalla giuria che dipingeranno le loro opere sui muri dello stadio di Quiliano, interpretando il tema cruciale del cambiamento climatico. In giuria tre grandi protagonisti della street art italiana e internazionale : Zolta, Tilf e Lume, che realizzaranno anche una loro opera personale e proporranno un workshop per gli studenti .

Ma ci sono altri eventi in cartellone, venerdì sera al Teatro Nuovo di Valleggia andrà in scena lo spettacolo di Marco Paolini, Sani, che partendo dai temi della crisi climatica e della transizione ecologica racconta di questo nostro sempre più fragile pianeta rappresentato sul palco da un enorme castello di carte.

Sabato sera sei ore di concerti al Parco di San Pietro in Carpignano con headliners i Rezophonic, gruppo a formazione “aperta”, la cui più che decennale attività discografica e dal vivo va a finanziare il progetto idrico di AMREF (African Medical and Research Foundation) che ha come scopo la realizzazione di pozzi d’acqua in Africa, progetto nel quale hanno collaborato negli tantissimi artisti come Giuliano Sangiorgi, Caparezza, Enrico Ruggeri, Francesco Sarcina Africa Unite. Duranta la manifestazione sono previsti incontri con professionisti e artisti liguri che da sempre lavorano sul fronte del riutilizzo delle materie.

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Le sale di Porta Siberia al Porto Antico di Genova ospitano la Casa degli Angeli

Genova dedica un’importante esposizione di arte moderna dedicata agli Angeli nelle sale di Porta Siberia al Porto Antico, il progetto è stato ideato e realizzato dal Museo del Parco, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto di Portofino. Creature alate, arcangeli, serafini e cherubini da secoli popolano l’arte figurativa. Pur essendo arcani ed eterei sono tra i oggetti più effigiati dal mondo dell’arte. Una galleria che coinvolge tutti i grandi nomi della pittura universale, da Giotto a Mantegna a Raffaello, da Rubens a Tiepolo, fino a Segantini, Chagall e Warhol. Il tema “angelico” non è però un orpello, seppur prezioso, del passato ma è di grande interesse anche per il mondo dell’arte contemporanea come dimostra ciò che è nato nella Iglesia de los Angeles edificata ex novo nell’estancia argentina El Milagro, vicino a Salta,: una nuova cittadella, progettata nel pieno rispetto delle tradizioni locali e dell’ambiente circostante. Daniele Crippa, critico d’arte e presidente del Museo del Parco di Portofino, ha pensato fosse importante per la comunità indigena, di tradizioni cristiane, fondarvi una chiesa, chiedendo poi ai numerosi artisti conosciuti nel corso del suo lavoro di realizzare un’opera raffigurante un angelo. Nata una quindicina di anni fa e da poco completata, la Iglesia de los Angeles ospita una collezione di sculture dei maggiori artisti internazionali contemporanei.

“Più di cinquecento artisti italiani, da Gillo Dorfles a Giosetta Fioroni a Elio Marchegiani fino a Mimmo Paladino, hanno risposto al mio invito – sottolinea Daniele Crippa producendo la propria visione angelica. Ciascuna immagine è stata poi trasferita da maestranze del luogo in piastrelle delle dimensioni di cm 20 x 20 per decorare le parti di tutta la chiesa”.

“Gli spazi di Porta Siberia, al Porto Antico, ospitano un’opera collettiva unica, nata dalla sensibilità del critico d’arte Daniele Crippa e da un lascito spirituale di Papa Giovanni Paolo II – sottolinea l’assessore alle Politiche culturali del Comuna di Genova Barbara Grosso. Fu il Santo Padre, infatti, a permettere la costruzine de La Iglesia de los Angeles in Argentina, dove grandi artisti contemporanei di ogni parte del mondo hanno declinato la figura delle creature angeliche in centinaia di opere che ora vengono riprodotte a Genova”.

La società Porto Antico di Genova – spiega il presidente Mauro Ferrando è per scelta e vocazione naturale sede e sponsor di eventi legati all’Arte Moderna e Contemporanea. L’Esposizione Casa degli Angeli con le sue 500 opere originali si inserisce quale pietra miliare nell’ambito di un percorso di sviluppo testimoniato da ultimo dalle mostre dedicate a Milo Manara e ad Andy Wharol, e dal crescente successo , di pubblico e di critica del tradizionale appuntamento fieristico di ArteGenova”.

“Un tenero abbraccio”: il primo murales al Gaslini omaggia una tela dell’Ottocento

I muri del Gaslini diventano vere e proprie opere d’arte. In occasione dell’84° compleanno dell’ospedale pediatrico genovese, la direzione ha infatti deciso di lanciare il ‘Gaslini Art Project’, un percorso artistico a cielo aperto che abbellirà con 10 murales gli edifici dell’Istituto.

Oggi è stata presentata la prima opera d’arte, realizzata da Andrea Ravo Mattoni, uno dei più conosciuti street artist a livello internazionale: è una riproduzione del quadro ottocentesco ‘Un tenero abbraccio’, di Emile Munier. Si trova sui muri del padiglione 20: le sue dimensioni sono 12 m x 10m.

A seguire sarà creato un vero e proprio percorso artistico che coinvolgerà oltre a Andrea Ravo Mattoni, Raul, Galo, Refreshink, Scaff, Tim Zdey, Speedy Graphito,LadyM, Nadege Dauvergne, Rouge.

“Fountaine”, ad ArteGenova il primo esempio di dadaismo

C’è una rarissima opera di Marcel Duchamp che spicca nella 17^ ArteGenova, mostra mercato d’arte moderna e contemporanea, visitabile fino a domenica 10 aprile al padiglione Jean Nouvel della Fiera di Genova: è il celebre Fountaine, replica dell’orinatoio del 1917 (l’originale in porcellana è andato perduto) che segnò l’inizio del Dadaismo. A Genova la Galleria Centro Steccata di Parma ne propone la versione numero zero, per la prima volta presentata in una Fiera: come spiega il titolare Vittorio Zanini “Esattamente da questo modello sono state tratte nel 1964 le uniche 12 repliche in ceramica consentite da Duchamp”, di cui otto sono presenti all’Indiana University Art Museum, al San Francisco Museum of Modern Art, Philadelphia Museum of Art, National Gallery of Canada, Centre Georges Pompidou di Parigi, MAMAC di Nizza, Tate Modern di Londra e Scottish National Gallery of Modern Art di Edimburgo. “Questo numero zero – prosegue Zanini – lo ottenne dalle mani di Duchamp mio nonno Ennio Lodi, fondatore della galleria: era la copia che l’artista aveva tenuto per sé”.   

E’ uno dei pezzi forti di ArteGenova che il pubblico potrà vedere in orario continuato dalle 10 alle 20 in quello che è uno degli eventi principali del settore nel Nord Ovest e uno tra i più importanti in Italia.

Altre opere molto significative sono presenti in molti dei cento stand dei galleristi di 11 regioni più Slovenia e Svizzera, che portano migliaia di opere di oltre 500 artisti di assoluto pregio. Tra essi spiccano: Warhol, Christo, De Pisis, Ligabue, Baj, Hartung, Rosai, Sironi, Burri, Morandi, Boetti, Schifano, Campigli, Guttuso, Jenkins, Biasi, Bueno, Rotella, Tornquist, Bansky, Cascella, Fiume, Cassinari. Una rappresentazione completa di una trentina tra correnti ed espressioni artistiche tra la fine Ottocento e i giorni nostri.

Altri pezzi forti, esposti dalla galleria internazionale Tornabuoni Arte di Firenze sono: un rarissimo e pregiato Lucio Fontana del 1959 con buchi e strappi che precede i celebri tagli seriali ed è “da investimento di grande gusto” come suggerisce la gallerista Anna Ostellari; un rarissimo Rilievo di Giuseppe Capogrossi (1970) collage su base di sughero; due figure femminili di De Chirico dipinte nel 1923 e nel 1930; un grande stagno livornese di Giovanni Fattori del 1890; Luce nella luce, ritratto a figura intera che nel 1928, dopo l’esperienza futurista, Giacomo Balla fece a sua figlia Luce.

Al gotha dell’arte internazionale si uniscono nella sezione Contemporary Art Talent Show (C.A.T.S.) le proposte di altri 54 espositori dedicate ai lavori di autori emergenti dal costo inferiore ai 5.000 euro. Alla migliore delle 45 opere selezionate in questa speciale categoriadomenica alle 12 verrà attribuito il premio di mille euro predisposto da Banca Mediolanum, dal 2018 sponsor di ArteGenova.

ArteGenova, organizzata da Nord Est Fair, società padovana leader nella realizzazione di fiere d’arte e d’antiquariato, è un’enorme galleria d’arte fatta di quadri, sculture, installazioni, fotografie e tavole di fumetti d’autore, ma anche performance, conferenze e incontri. Sabato 9 aprile sono in programma i seguenti appuntamenti: ore 16 Talk con il consulente per artisti Michele CrocittoArt Pack. L’importanza del packaging nel mondo dell’arte; ore 16 Talk con la storica e critica d’arte Mattea MicelloL’arte contemporanea tra concetto e preconcetto; ore 18,10 Prologo della rosa, performance di danza orientale contemporaneacon poesia di Vanna Piacente e Action painting con colori e catene a cura di Denies e Christian Humouda (mise en espace di Christian Humouda).

Serena Bertolucci racconta la mostra su Monet a Palazzo Ducale

Palazzo Ducale e Monet, un incontro che si rinnova e diventa uno degli eventi espositivi più attesi del’anno. Il preludio è datato 2020, quando, superato il primo lockdown, venne proposta con grande successo l’iniziativa ‘A tu per tu con l’opera – 5 minuti con Monet’, che dava l’opportunità agli spettatori di un incontro individuale e intimo con una delle opere più conosciute di Monet e della storia dell’arte, ovvero Le ninfee.

L’11 febbraio prende il via al Ducale una mostra che è invece uno straordinario e articolato percorso nell’opera del maestro dell’impressionismo ‘Monet – Capolavori dal Musèe Marmottan Monet di Parigi’, con oltre cinquanta celeberrime opere del pittore francese.

La direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci presenta a Babboleo. it la mostra-evento