Che sia sotto un ombrellone o sotto l’ombra di un pino in montagna, l’estate è il momento migliore per dedicarsi alla lettura. Proprio per questo, Radio Babboleo ha stretto una collaborazione con Andersen, la rivista italiana di libri e illustrazioni per ragazzi. Dal monografico di Andersen di luglio/agosto, ogni settimana vi presenteremo alcuni titoli per le letture estive dei vostri ragazzi.
Andersen, infatti, dedica periodicamente alcuni dei suoi numeri all’approfondimento di temi, personaggi e suggestioni legate al mondo dell’infanzia. ll monografico di luglio/agosto sarà dedicato al tema “Un’estate al mare. La stagione dei bagni di mare”, articolato con una serie di contributi che spazieranno dalla letteratura alla musica, raccontando ovviamente tanti libri ambientati nella stagione più rappresentativa dell’infanzia e dell’adolescenza. La rivista è acquistabile su abbonamento o attraverso il sito della rivista www.andersen.it.
Tra gli articoli anche un pezzo di Martina Russo, redattrice della rivista Andersen, dedicato ai romanzi e ai fumetti. Oggi con lei presentiamo “Non è colpa della pioggia” di Lynda Mullaly Hunt (traduzione di Sante Bandirali) edito da Uovonero, che racconta l’estate di Delsie, dodicenne che vive a Cape Cod, a sud est di Boston, con la nonna. La scuola è finita, la nonna ha ripreso i suoi lavori per i villaggi dei turisti, i suoi amici più stretti, Aimee e Micheal hanno ottenuto la parte in un celebre musical, e sta arrivando Brenda, con cui condivide ogni estate da sempre. Delsie non vede l’ora di rivederla, ma ci vuole poco per accorgersi che l’amica non condivide più gli stessi interessi, soprattutto quando al suo fianco c’è Tressa, un’altra villeggiante di città.
Diverte, commuove, emoziona. E’ un esordio letterario appassionante e ricco di colpi di scena quello di Gloria De Palo, insegnante e traduttrice genovese, autrice di ‘Primo.Per gli amici First’ (I.Edizioni – https://www.amazon.com.au/Primo-amici-First-Gloria-Palo/dp/B09XCJTX65).
Il romanzo è ambientato nella Genova di oggi e racconta le vicende di Primo, piacente impiegato quarantacinquenne la cui vita viene improvvisamente travolta da una girandola di tumultuosi cambiamenti e nuove relazioni che gli faranno affrontare un viaggio inatteso e coinvolgente.
Gloria De Palo racconta Primo a Babboleo.it
La prossima presentazione di ‘Primo.Per gli amici First’ si svolgerà al Che Festival di Music For Peace- Piazza dei diritti martedì 7 giugno alle ore 18
Giovedì 28 aprile 2022 a Genova, presso Mentelocale, primo piano di Palazzo Ducale, Piazza Matteotti, si è svolta la presentazione del libro di Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, a cura di Riccardo Grozio, scrittore e giornalista e Massimo Bramante, Centro Studi Orietta Guerra. “La differenza fra Terluzzi e Van Basten” è il titolo del romanzo.
Una questione di centimetri: quelli dello stop di un pallone, grandiosa metafora della vita e della storia. Pochi centimetri bastano a fare di un dilettante un fuoriclasse, e di un fuoriclasse un uomo. Possono salvare una vita, così come condannarla. Il segreto del romanzo che avete tra le mani è tutto in questo piccolo scarto, segno tangibile delle biforcazioni del destino e dei crocevia che la vita ci pone e impone, i se e i ma, le casualità e le coincidenze. Vie che si aprono e chiudono, incrociando la Grande Storia così come le cronache di un’Italia ancora paesana e fieramente provinciale, i corridoi notturni di una locanda addormentata o i labirinti di nebbia che avvolgono un lombardo paesino autunnale. Luci accese e dopo spente, scandite dall’incedere del gioco, dalla magia di ventidue uomini su un oceano verde. Ma si tratta sempre di sei-sette centimetri. Comunque meno di dieci.
“E’ la storia di un’amicizia – racconta Fulvio Furlan a Babboleo News – che dura molti anni, fra un ragazzo e il suo allenatore di calcio. Amicizia che nasce quando il ragazzo ha una decina di anni e che si protrae per tutta la loro vita. Questo legame comincerà ad essere raccontato quando l’allenatore, divenuto anziano, muore. In seguito all’accaduto, il ragazzo, ormai adulto, scriverà della loro storia e della loro amicizia. Si parlerà della vita di paese in cui hanno vissuto e dei suoi abitanti, le esperienze che hanno affrontato, intrecciandosi con la storia dell’Italia di quel tempo e del tipico paesino della provincia lombarda.”
“Il gioco del calcio – continua l’autore – è la passione che lega i due protagonisti della storia e in questo caso diventa una metafora della vita, rappresentando le differenze che possono scaturire per pochi dettagli nel trasformare la vita di una persona, che possono essere le stesse che portano un giocatore normale a diventare un campione. La ricerca di queste piccole differenze sono parte degli insegnamenti che l’allenatore dà al ragazzo: il lavoro, l’impegno, la dedizione, il senso di responsabilità, i pochi centimetri che diventano elemento fondamentale per emergere. Se si è fatto tutto il possibile per trasformare questi centimetri nell’elemento chiave per fare il salto di qualità, ma ciò non avviene, non importa perché non tutto è determinabile. La differenza fra Terluzzi e Van Basten, appunto, è che in ogni caso uno è nato con un talento naturale e l’altro no e a volte il destino non si può sconfiggere. Bisogna però fare di tutto per trasformare quei dettagli negli elementi che ci fanno capire se siamo dei campioni o no.”
Ascolta l’intervista di Fulvio Furlan, autore de “La differenza fra Terluzzi e Van Basten” a Babboleo News.
Continuano Le storie di Cala Marina di Roberto Centazzo, con il nuovo episodio intitolato “Il rappresentante di cartoline”, che ci porta alle splendide atmosfere degli anni ’60 e alla meravigliosa cornice di queste storie: la Riviera ligure. In questo nuovo episodio, l’autore, nella località immaginaria di Cala Marina, trova un microcosmo perfetto in grado di rappresentare ogni aspetto dell’umanità, dando vita a personaggi memorabili, potendo raccontare storie che fanno sorridere, ma anche riflettere, e dipingendo con nostalgia un mondo che non c’è più.
“Un giorno, esce dal treno un uomo distinto ed elegante – racconta a Babboleo News Roberto Centazzo – che fa il rappresentante di cartoline. Siamo nel 1967 e in quel periodo le cartoline erano in voga, facevano letteralmente il giro del mondo. Questo signore, un bell’uomo e con un certo savoir-faire, cerca di convincere tutti gli esercenti commerciali di Cala Marina ad aderire alla sua iniziativa, che consiste nel raffigurare l’attività – negozio, bar o ristorante che sia – su una cartolina, con una scritta, Saluti da Cala Marina, il panorama delle spiagge e l’esercizio commerciale in bella vista. In molti aderiscono a questa idea, perché ritengono che sia vantaggiosa e utile. Solo che questo soggetto presto inizierà a compiere delle malefatte…”
Non tutti gli abitanti del paese sono convinti di questo personaggio. Teo, il rappresentante di cartoline, dà l’idea di essere un uomo ricco, ma di fatto alloggia in una piccola pensioncina, modesta e di basso costo. La cuoca della pensione allora, inizia a sentire puzza di bruciato. “Teo prontamente giustifica il motivo dell’alloggio nella piccola pensione – continua Roberto – dando la colpa alla sua segreteria che non si è ricordata di prenotare, ed essendo alta stagione si è dovuto accontentare dell’unica stanza disponibile. La cuoca però ci vede lungo, non crede a questa versione dei fatti e avvisa il suo amico Norberto, maresciallo della Polfer, che già aveva messo gli occhi su questo soggetto quando è sceso dal treno, a causa della confidenza instauratasi tra il rappresentante di cartoline e una barista di cui Norberto è segretamente innamorato. Spinto dalla gelosia e dalla soffiata della sua amica cuoca, il maresciallo inizierà a svolgere un’indagine personale nei confronti di Teo.”
“La vera protagonista della serie delle Storie di Cala Marina – ci spiega l’autore – è sicuramente la piccola stazione ferroviaria su cui ruotano le storie con i suoi sette protagonisti, presenti in ogni episodio: Norberto, il capo della Polfer; Dalmasso, il capo stazione; Bartolomeo, il tassista; Silvano, l’edicolante; Ludovica, la barista; il professor Martinelli, un pendolare; ma soprattutto Adelmo, l’addetto alle pulizie, che è muto. E’ proprio quest’ultimo a raccontare le storie attraverso la scrittura. Nessuno riesce a comunicare con lui, ma Adelmo ha questo senso di rivalsa e alla sera tutto quello che ha visto e sentito lo scrive nel suo diario, e dove non vede, immagina.”
“Ho scelto volutamente il 1967 – conclude Roberto – in quanto precede il 1968, anno in cui si è compiuta una rivoluzione totale negli usi, nei costumi, nella musica con le contestazioni studentesche. Nel 1967 tutto questo non c’era, era sospeso, ma soprattutto non c’erano tante cose che ci sono nel mondo attuale. Avevo voglia di raccontare un mondo diverso, dipingendo con nostalgia un mondo che forse non c’è più. La località è immaginaria, ma chiunque può – leggendo il libro – cercare di indovinare quale dei vari paesi del ponente ligure potrebbe corrispondere a Cala Marina. All’epoca, si somigliavano quasi tutti, c’era un centro storico molto vivo, con tante vetrine e tanti negozietti e iniziavano a spuntare i primi palazzi della famosa speculazione edilizia che, purtroppo, ha poi interessato e martoriato il territorio ligure. E’ quindi piacevole ricordare quegli anni, con un senso di nostalgia, ed è anche piacevole ricordare le cartoline che, ancora adesso, le persone collezionano.”
Ascolta l’intervista integrale a Babboleo News realizzata a Roberto Centazzo, autore del nuovo episodio de Le Storie di Cala Marina: “Il rappresentante di cartoline”
Si chiama “La lista dei sogni – Per non dimenticare chi siamo” il primo libro di Joy Cadenasso, giornalista e conduttrice radio televisiva genovese.
Auto pubblicato, è una totale immersione nel mondo dei sogni che in chiave divertente e ironica vuole far riflettere i lettori e spingerli a non dimenticare mai i propri sogni, che se guardiamo bene, forse possiamo trovare nella nostra realtà. Lo scopo del libro è proprio quello di concentrare e invogliare a riflettere sull’importanza di ciò che si ha, di dare valore ai sogni senza dimenticarli e di provare a scoprire che forse non sono poi così distanti da noi. Attraverso racconti autobiografici e divertenti Joy Cadenasso, prende in rassegna 10 tra i suoi sogni ponendo domande e spingendo ad esaminare la vita di ciascuno. Il libro è anche interattivo perché dedica una parte proprio ai lettori, dove essi stessi possono compilare la loro personale lista e annotare le proprie riflessioni, quasi a rendere i sogni indelebili e magari riuscendo a ridare loro una vita.
“Un libro che per me rappresenta, appunto, un sogno – ci racconta Joy Cadenasso a Babboleo News – perché è il raggiungimento di un traguardo che progettavo da tempo. Al suo interno ci sono una serie di racconti autobiografici attraverso una mia lista di 10 sogni che ho preso in rassegna e che sviluppo in maniera personale, ma anche coinvolgendo il lettore in chiave ironica e divertente. Lo scopo è spingere alla riflessione e portare a pensare quanto sia importante non dimenticarsi mai di sognare, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo. Guardarsi attorno e stare attenti alle piccole cose dovrebbe essere una priorità, – continua la scrittrice – spesso queste passano inosservate a causa delle nostre distrazioni e per la quotidianità difficile che affrontiamo, portandoci a non riflettere abbastanza. Se guardiamo bene, molti di questi sogni, sono già parte della nostra realtà”.
“Le illustrazioni sono realizzate da me – conclude Joy Cadenasso – ed è presente una parte interattiva in cui il lettore può essere protagonista avendo la possibilità di riflettere sul proprio percorso di vita. Il libro è già disponibile su Amazon e spero che, con questo libro, sognerete tantissimo, come ho fatto io nel scriverlo e nel vederlo finalmente pubblicato”.
Ascolta le parole di Joy Cadenasso a Babboleo News.
Esordio da scrittrice per Elena Bagnasco, nipote di Giorgio Parodi e presidente dell’associazione a lui dedicata, che ha deciso di entrare a gamba tesa nel mondo degli autori con il libro “Le Ali dell’ aquila”.
L’opera ha l’ obiettivo di far luce, e dare una chiave di lettura differente dalla storia canonica, sulla vita di Giorgio Parodi, noto imprenditore che è diventato famoso al grande pubblico per aver fondato la celebre azienda motociclistica Moto Guzzi.
Giorgio Parodi però, come prontamente sottolineato da Elena, non fu solo un uomo d’affari. Infatti, egli partecipò ad entrambe le guerre mondiali come aviatore – ruolo che gli valse 5 medaglie d’argento e una di bronzo al valore militare – e si distinse per opere caritatevoli, che saranno ben analizzate all’interno della lettura.
Per raccontare con precisione e metodo ogni aspetto dell’ eclettica vita condotta dal nonno, Elena ha inserito gli interventi di diverse figure professionali all’interno delle pagine, come per esempio le testimonianze di un generale dell’Aeronautica e di un giornalista specializzato nella storia del motociclismo italiano.
Ai microfoni di Babboleo News, l’ autrice ha voluto condividere un lato del nonno che negli anni non è mai stato raccontato: il Giorgio Parodi benefattore.
” Giorgio ebbe sempre un’ attenzione particolare per i più deboli. Nel 1949 egli donò 25 “Guzzini” ad un’ associazione caritatevole per sensibilizzare le persone sul tema dei mutilati di guerra. Si distinse anche per il rapporto con i dipendenti: Giorgio organizzava colonie estive per i figli dei dipendenti ed aveva un’ attenzione particolare per i propri collaboratori”
Per ricordare la memoria di Giorgio Parodi, dal 13 al 15 Maggio si terrà un grosso evento itinerante in tutta Genova, i “GP Days”. Ci saranno Guzzi storiche, aerei, l’aeronautica militare e cene di gala. Tutti i genovesi sono invitati.
Il numero perfetto. Dopo il successo dei due racconti precedenti (Il problema è che mi piaci e Il problema è che ti penso) la conduttrice di Radio Babboleo Paola Servente conclude la ‘trilogia dei problemi’ con una nuova commedia romantica intitolata ‘Il problema è Mister Darcy’ (Newton Compton) disponibile da oggi in formato Ebook e tradizionale.
Paola racconta il suo nuovo romanzo a Babboleo.it
Certi amori esistono solo nei libri? Mister Darcy non esiste e non è mai esistito. Mia è stufa di sentirselo ripetere. Desidera vivere un amore profondo, forte, vero… Che cosa c’è di tanto sbagliato? Dopotutto, per una giovane e brillante cardiologa italiana, appena trasferitasi a Londra, è normale sognare un po’ di romanticismo. E anche se non ha quasi nulla in comune con le graziose protagoniste dei suoi libri preferiti, Mia è determinata a non accontentarsi in amore: l’uomo giusto è lì fuori da qualche parte ad aspettarla. Adam è un cardiochirurgo molto affascinante, immaturo quanto irresistibile. Lo sanno bene le colleghe, le infermiere, le specializzande… A dirla tutta, lo sa l’intera Gran Bretagna, perché si dà il caso che sia anche di nobili natali e compaia sulle riviste scandalistiche con una certa frequenza. Chi meglio di lui può insegnare a Mia qualche trucchetto per far capitolare il principe azzurro? Peccato che si diverta a punzecchiarla, facendole saltare i nervi a ogni occasione. Tra pazienti irrequieti, cuori da curare, continui battibecchi, lezioni di malizia e balli ottocenteschi, chissà che anche per Mia non arrivi finalmente il tanto atteso “lieto fine”. L’uomo perfetto esiste solo nei libri. O forse no? Cuori lontani eppure così in sintonia…
Un libro-disco. O un disco-libro. E’ ‘Amori laterali – Canzoni e comicità di un artista schizofrenico‘, il nuovo lavoro del comico e autore genovese Carlo Denei, pubblicato da Erga Edizioni.
In Amori laterali Carlo Denei racconta di sé e canta l’amore nelle sue più varie declinazioni toccanti, sentimentali a volte anche drammatiche. Come in un vecchio album in vinile c’è un lato A e un lato B. Nel Lato A , oltre alla storia in breve del percorso artistico di Denei, troviamo i testi delle canzoni di cui, grazie ai QR-code, si possono visualizzare tutti i videoclip ed ascoltare i pezzi. Nel Lato B c’è la “miniCepu” del comico e una raccolta delle gag più belle della sua carriera.
La presentazione del libro si terrà venerdì 4 febbraio 2022 alle ore 18 in Piazzetta Rostagno presso l’Area archeologica dei Giardini Luzzati con il giornalista Edoardo Meoli. Ingresso libero con super green pass e mascherina Ffp2.
Carlo Denei presenta libro ed evento al pubblico di Babboleo.it
E’ tornato in libreria lo scrittore genovese Raffaele Malavasi, autore di thriller di grande successo come Tre cadaveri e Sei sospetti per un delitto.
Ed è ancora un elemento numerico a portare i lettori dentro alla storia di ‘Undici morti non bastano’ (Newton Compton), giallo ambientato in una località dell’entroterra genovese dove il ritrovamento del cadavere di una donna innesca un’indagine su una catena di delitti iniziata alla fine della seconda mondiale.
Raffaele Malavasi presenta il romanzo a Babboleo.it
L’attore Fabio Fiori legge un estratto del racconto
Mancava qualcosa alla smisurata bibliografia postuma dedicata a Fabrizio De Andrè e questo particolare non è sfuggito a Laura Monferdini, responsabile del negozio Viadelcampo29rosso, la casa dei cantautori genovesi, e grande appassionata ed esperta musicale.
Sono i discorsi pronunciati da Fabrizio De Andrè durante i suoi sette tour a partire dal 23 marzo 1975, data del suo debutto a La Bussola di Focette fino all’ultimo appuntamento con il pubblico a Roccella Jonica, il 13 agosto 1998, un arco di tempo durante il quale le parole di Faber sono cambiate, sia nel confronto con il pubblico, sia nelle interviste ai media. Un percorso di parole che Laura ha voluto ricostruire nel libro ‘PAROLA DI FABER – Discorsi in tour di Fabrizio De Andrè’ (Arcana Editore).
Laura Monferdini racconta la genesi del libro a Babboleo.it