Sanità – Pagina 2 – Babboleo

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Dal 17 settembre al 25 settembre torna “Match it now”. Anche Spiderman in campo per sensibilizzare i giovani: “Più siamo, più vite salviamo, diventa anche tu donatore di midollo osseo”.

GENOVA. Torna quest’anno da oggi, 17 settembre, fino al 25 l’evento nazionale dedicato alla donazione di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche, promosso dal Ministero della salute. Come sempre, l’obiettivo di questo evento è quello di informare e promuovere l’iscrizione al Registro Nazionale IBMDR per la donazione di midollo osseo, concentrandosi soprattutto sui giovani dai 18 ai 35 anni, in quanto appartenenti alla fascia di età ritenuta idonea dagli specialisti.

“Per aiutare il prossimo basterebbe iniziare a donare se stessi – dice Mattia Villardita, in arte Spiderman. Con la donazione del midollo è proprio questo ciò che avviene: un atto di amore incondizionato alla vita in grado di salvarne un’altra. Ricordate sempre che i doni più grandi sono la cura, l’attenzione, l’amicizia, e l’amore. Piccoli gesti, tutti insieme, per poter cambiare il mondo che oggi più che mai ha bisogno di gentilezza e aiuto verso il prossimo”.

“La campagna è pensata per i ragazzi e le ragazze che, con un prelievo di sangue, un gesto semplice ma di grande generosità -sottolinea il presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria – possono iscriversi al Registro nazionale dando così un contributo determinante a salvare la vita di coloro che sono affetti da gravi patologie. In questo modo ci rende disponibili a diventare donatori: sappiamo che i giovani sono generosi e lo hanno dimostrato in tante occasioni, sono certo che lo faranno anche questa volta. Non è facile trovare un donatore di midollo compatibile ed è quindi indispensabile iscriversi al Registro, per aumentare le probabilità di poter salvare una vita: ‘più siamo, più vite salviamo’” conclude.

Sanità: parte il ‘Gaslini Liguria’, il primo istituto IRCCS pediatrico italiano diffuso sul territorio

A partire dal 1 luglio l’ospedale Gaslini si è aperto a tutto il territorio ligure e per la prima volta a livello nazionale, è diventato un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Le pediatrie coinvolte, oltre a quella genovese del Gaslini, sono quella di Savona, Pietra Ligure, Imperia, Lavagna e La Spezia.

“Dal primo luglio l’ospedale Gaslini si è aperto a tutto il territorio, con la sua estensione in tutte le Asl per garantire non solo la presenza del ‘marchio’ ma soprattutto delle professionalità in ambito clinico e scientifico del nostro Istituto di ricovero e cura pediatrico. Si tratta di un’operazione epocale, la più complessa operazione di collaborazione aziendale italiana e penso anche possa essere quella di maggior soddisfazione. L’obiettivo e la filosofia di base è condividere sul territorio un’eccellenza riconosciuta a livello italiano e internazionale come il Gaslini, che moltiplica i suoi punti di ingresso, garantendo la presa in carico dei bambini in tutte le province.” Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, in merito all’avvio del progetto ‘Gaslini Liguria’ ovvero l’attribuzione al Gaslini delle funzioni sanitarie assistenziali in ambito pediatrico e neonato logico, attualmente svolte dalle Asl, comprese le articolazioni organizzative.

“Parte oggi una sfida ambiziosa a livello organizzativo – spiega il direttore generale dell’Istituto pediatrico Renato Botti – fortemente voluta da Regione Liguria: stiamo creando un modello unico in Italia, sicuramente impegnativo dal punto di vista gestionale, ma che potrebbe essere valido per la gestione delle criticità assistenziali anche in altre realtà del territorio italiano. In questo processo costruttivo siamo in piena sintonia e alleanza anche con l’Università di Genova e tutte le Pediatrie liguri entreranno nella consolidata rete didattico-formativa costituita tra l’Istituto Gaslini e l’Università del capoluogo genovese“.

A coordinare la realizzazione del Progetto nelle sue varie fasi insieme all’Istituto Pediatrico è stata la Struttura di missione della sanità ligure, guidata da Giuseppe Profiti: “Gli obiettivi di fondo di questo progetto sono due: impiegare le risorse per soddisfare i nuovi bisogni di salute e incrementare la risposta ai bisogni esistenti, facendo in modo che l’investimento contribuisca a far crescere sistema. Per questo nasce il Gaslini Liguria, per far sì che tutte le pediatrie ospedaliere diventino poli del Gaslini, dando ai cittadini la certezza che ovunque si apra la porta di reparto di pediatria da Imperia alla Spezia sia esattamente come aprire la porta di quel reparto al Gaslini a Genova”.

Il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi ha evidenziato: “Il nostro sistema sanitario ha mostrato grande coerenza di fronte ad una situazione che persevera da tempo con un aumento della domanda e un’offerta che a livello europeo, italiano e ligure compie tutti gli sforzi per garantire una risposta adeguata ai cittadini. Il Gaslini Liguria è coerente con questo modello, già attuato ad esempio con l’Irccs diffuso o le collaborazioni tra le diverse aziende, ad esempio all’ospedale di Rapallo tra Asl4 e ospedale Galliera per l’ortopedia”. 

Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla

Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale. Sarà una giornata per sensibilizzare e informare sulla sclerosi multipla e le patologie correlate in Italia. In Liguria sono oltre 2.800 le persone in possesso di un codice di esenzione per sclerosi multipla, di cui: 316 in Asl 1, 455 in Asl 2, 1.544 in Asl 3, 248 in Asl 4 e 303 in Asl 5.

Circa la metà delle persone affette dalla sclerosi hanno meno di 40 anni e colpisce le donne due volte di più rispetto agli uomini. In Liguria, grazie al Registro ligure, è possibile disporre di uno strumento di ricerca scientifica per lo sviluppo di studi epidemiologici e clinici e di programmazione sanitaria per la pianificazione di servizi adeguati a favore delle persone con sclerosi multipla.

Ad oggi è possibile effettuare numerose terapie e trattamenti per curare questa malattia e nonostante non esista una cura risolutiva per questa malattia sono tanti i progressi compiuti dalla ricerca per rallentare il decorso della sclerosi multipla e di migliorare la qualità di vita delle persone.

Giornata internazionale dell’infermiere: in Liguria oltre 14.600 infermieri, di cui quasi 11.000 nel servizio sanitario regionale

Oggi è la giornata internazionale dell’infermiere: una ricorrenza che si celebra in tutto il mondo il 12 maggio di ogni anno al fine di valorizzare il contributo degli infermieri nella società. In Liguria gli iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche sono 14.624 (nello spezzino 2.082, nell’imperiese 1.604, nel savonese 2.602, nell’area metropolitana genovese 8.336); di questi, 10.903 sono impiegati nel servizio sanitario regionale (Asl 1 – 1.151; Asl 2 – 1.972; Asl 3 – 1.703; Asl 4 – 860; Asl 5 – 1.100).

“La professione dell’infermiere costituisce un cardine del nostro sistema sanitario: lo abbiamo visto durante l’emergenza Covid, con il personale infermieristico in prima linea nei nostri ospedali, e lo vedremo anche in futuro con l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e il potenziamento della risposta territoriale ai bisogni di salute dei cittadini”. Così il presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria Giovanni Toti è intervenuto alla presentazione delle iniziative previste in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere.

A Babboleo News, in occasione di questa giornata, hanno parlato l’infermiera pediatrica Stella Serpico ed Ezio Vivaldi, presidente della Commissione Albo degli Infermieri Genova.

Stella Serpico, infermiera pediatrica.
Ezio Vivaldi, presidente Commissione Albo Infermieri sul ruolo dell’infermiere, si sofferma sul ruolo dell’infermiere.

2 APRILE 2022, GIORNATA MONDIALE CONSAPEVOLEZZA DELL’AUTISMO: LE INIZIATIVE IN LIGURIA

Sono circa 1.600 in Liguria le persone con una certificazione di diagnosi dello spettro autistico

Sabato 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo, una ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.

I Disturbi dello spettro autistico sono condizioni eterogenee che hanno un profondo impatto sulla qualità della vita delle persone e dei loro familiari: in Liguria sono circa 1.600 le persone con una diagnosi certificata.

La complessità del fenomeno, l’impatto sulla qualità di vita dell’individuo, sulla tenuta del tessuto familiare e le ricadute di ordine sociale richiedono un impegno intersettoriale e politiche sanitarie, educative e sociali mirate a incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie.

Alisa, tra l’altro, ha recentemente costituito un Tavolo regionale di consultazione permanente (Deliberazione di A.Li.Sa. n. 14 del 13.01.2022) in merito ai disturbi dello spettro autistico formato da esperti della materia delle Asl, da rappresentanti delle Associazioni dei familiari, da rappresentanti dei Pediatri di libera scelta e dell’Università (Neuropsichiatria dell’Istituto Giannina Gaslini e Psichiatria) e da referenti regionali.

«Grazie alla sinergia tra i servizi sociosanitari, sanitari e socioassistenziali, in collaborazione con i rappresentanti delle Associazioni, è stato possibile creare in Liguria una rete regionale per la presa in carico, il sostegno e l’integrazione delle persone con disturbi dello spettro autistico – sottolinea Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria – tenendo conto dei bisogni specifici e delle necessità di sostegno che possono mutare nel tempo. Un grande lavoro di squadra che ha saputo raccogliere l’esperienza di tutti gli attori coinvolti in questo delicato processo che coinvolge i pazienti e le loro famiglie».

In attuazione del Piano regionale di prevenzione 2021/2025, tra i temi della promozione della salute, Alisa ha previsto nell’offerta formativa scolastica un modulo specifico sui disturbi dello spettro autistico.

Nella giornata di sabato 2 aprile la fontana di Piazza De Ferrari e la Lanterna di Genova si illumineranno di blu.

GLI EVENTI PREVISTI IN ASL 1

Asl1, in collaborazione con Alisa, Provincia di Imperia, Anmic Imperia, Angsa Imperia, Donne Medico della Provincia di Imperia e il Distretto Lions Club International 108 Ia3, organizza una tre giorni per comprendere e capire le tematiche legate al mondo dell’autismo con una serie di incontri e convegni dedicati ad addetti ai lavori e non solo:

· 7 aprile alle ore 17, Sala Roof 1 del Teatro Ariston di Sanremo: sarà proiettato il film ” Sul sentiero Blu”, sull’esperienza promossa dal Dott. Roberto Keller, Referente Scientifico del Progetto e Direttore del Centro Regionale per i Disturbi dello spettro dell’autismo in età adulta della Asl Citta di Torino.

· 8 e 9 aprile, Aula magna dell’Università di Imperia: prenderanno il via due giornate di formazione. Il corso di formazione dal titolo “Disturbo dello Spettro autistico: un passaggio imprescindibile dall’infanzia all’età adulta”, rivolto al personale sanitario delle Asl liguri e dei servizi territoriali, si svolgerà sia in presenza sia in modalità webinar. E il 9 aprile, sempre nell’Aula magna dell’Università di Imperia, seconda e ultima giornata formativa dal titolo “I disturbi dello Spettro Autistico. Inclusione scolastica e presa in carico sanitaria. Costruzione di una rete” destinata ai Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e insegnanti.

LE INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI IN LIGURIA

ANGSA IMPERIA: giovedì 7 aprile, alle ore 17 proiezione del film “Sul sentiero Blu”, seguirà dibattito con il Dott. Roberto Keller.
ASSOCIAZIONE AUTISMO SAVONA GUARDAMI NEGLI OCCHI: sabato 2 aprile, dalle 9 alle 19, stand informativo e laboratorio creativo, Piazza Sisto IV Savona.
ANGSA LIGURIA: sabato 2 aprile, dalle 10 alle 18, Piazza Martinez a Genova, stand informativo e iniziative per famiglie e bambini. Nella stessa giornata, a Recco (GE), sarà organizzata una staffetta a squadre non competitiva presso il campo da rugby di Via Fieschi.
ANGSA TIGULLIO: sabato 2 aprile, Piazza Matteotti, Chiavari, stand informativo.
ANGSA LA SPEZIA: sabato 2 aprile, organizza la “Biciclettata Blu, una passeggiata in bicicletta attraverso il centro della città di La Spezia dove saranno presenti i volontari con stand informativi. Sarà presente un punto informativo anche a Lerici.

ASL4, giunta non approva il bilancio. Pastorino (Linea Condivisa): “Chiesta a Toti commissione straordinaria”

Linea Condivisa e Movimento 5 stelle denunciano la mancata approvazione del bilancio dell’ASL 4 da parte della giunta regionale, soffermandosi sulla situazione finanziaria particolarmente preoccupante, che registra un disavanzo di svariati milioni di euro.

Il consigliere regionale e leader di Linea Condivisa, Gianni Pastorino, parla di una situazione grave soprattutto per una struttura che “fino a poco tempo fa non presentava problemi”.

A tutto ciò, proseguono i consiglieri d’opposizione, si aggiungono difficoltà all’interno delle strutture amministrative operative che rallentano e danneggiano quella che era “l’immagine del modello della sanità ligure decantato da Toti“.

I due partiti hanno dunque chiesto la convocazione di una commissione straordinaria alla presenza dei vertici di ASL4 e il presidente della regione Giovanni Toti.

Gianni Pastorino

Tra nuove regole e la quarta ondata

Dopo la fine delle feste la situazione epidemiologica in Italia ha subito un grave peggioramento, tuttavia a differenza di quello che succedeva lo scorso anno, il problema oggi è il numero di contagiati asintomatici.

Si registrano ogni giorno migliaia di nuovi contagiati e farmacie e centri specializzati non riescono a tenere il passo con la prenotazione e l’esecuzione di tamponi.

Il vero problema sottolinea Stimamiglio è che “le ASL si sono fatte trovare impreparate da questa quarta ondata e ora sono i medici di base che devono recuperare il ritardo accumulato”, inoltre gli stessi devono costantemente rispondere a mille chiamate, prescrivere e fare tamponi e anche sottoscrivere i certificati di guarigione ai pazienti risultati negativi.

Denuncia il medico, di non avere neanche il tempo di gestire quei pazienti positivi che hanno sviluppato i sintomi e spesso stanno male.

La richiesta di chiarezza dei medici al governo è insistente: questo perché purtroppo le circolari ministeriali si susseguono incessantemente e tutte comprendono misure attuative diverse che quindi complicano ancor di più il lavoro dei medici i quali difficilmente riescono districarsi nell’infinito groviglio burocratico delle informazioni ricevute.

Un altro problema significativo che Stimamiglio evidenzia è quello dei “positivi fantasma”, soggetti risultati positivi in casa che non hanno ricevuto visita della ASL per sottoporsi al tampone ufficiale e che quindi ormai negativi non risultano mai stati positivi e di conseguenza dovranno, come da legge, ricevere la terza dose quando invece sottolinea Stimamiglio un positivo guarito non deve assolutamente ricevere la terza dose o dose booster”“.

Confermata gratuità test rapidi per scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori

Regione Liguria conferma la gratuità dei tamponi antigenici rapidi nell’ambito del percorso scuola, con differenti modalità a seconda dei gradi di istruzione. La gratuità dei tamponi è prevista esclusivamente per gli alunni delle classi in cui si sono verificati uno o più casi di positivi accertati. Non è invece previsto il tampone gratuito per un generico monitoraggio degli studenti.

Ecco le diverse modalità

SCUOLE INFANZIA ED ELEMENTARI
Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, fino a 6 anni, e le scuole elementari viene confermata la possibilità di effettuare i tamponi secondo le scadenze previste dalla normativa nazionale presso le strutture delle Asl e del Gaslini dove sono previsti i tamponi, le farmacie e i centri tamponi privati accreditati.
In questi casi sarà la Asl a inviare alle famiglie di un alunno, contatto di caso accertato, la prescrizione indispensabile per poter effettuare il tampone gratuito.

Per le scuole dell’infanzia in base alla circolare del ministero si ricorda che:
• nel caso di un caso positivo accertato, è prevista la sospensione della didattica per 10 giorni con la quarantena e un test a conclusione dei 10 giorni di quarantena.

Per le scuole elementari in base alla circolare del ministero si ricorda che:
• con 1 caso positivo in classe, è prevista la didattica in presenza, insieme alle misure distanziamento e auto-sorveglianza con l’effettuazione di un tampone il prima possibile dal momento in cui si viene informati della positività (T0) e da ripetersi dopo cinque giorni.
• Con due casi positivi è invece prevista la sospensione della didattica per 10 giorni con altrettanti giorni di quarantena, con un tampone finale.

SCUOLE MEDIE E SUPERIORI
Per la scuola secondaria (scuole medie e superiori), invece, la norma nazionale prevede la possibilità del tampone previa prescrizione del medico o del pediatra, ove ritenuto necessario. In questi casi, è il medico di medicina generale o il pediatra ad inviare, su richiesta della famiglia dell’alunno interessato, la ricetta dematerializzata con la prescrizione del tampone, indispensabile per effettuarlo gratuitamente esclusivamente presso le strutture pubbliche di Asl e Gaslini dove sono previsti i tamponi e presso le farmacie.

Si ricorda che:
• Con un caso positivo, è prevista la didattica in presenza con misure di distanziamento e la FFP2 per 10 giorni insieme all’autosorveglianza.
• Con due casi positivi:
Se non concluso il ciclo vaccinale primario o concluso da più di 120 giorni: sospensione didattica per 10 giorni con didattica digitale integrata; quarantena 10 giorni e tampone antigenico al decimo giorno.
Se concluso ciclo vaccinale o guariti da meno 120 gg o terza dose: didattica in presenza, con le misure di distanziamento, la FFP2 per 10 giorni e l’autosorveglianza.
• Da tre casi positivi in poi, è prevista la sospensione della didattica per 10 giorni con dad; il paziente sarà considerato contatto stretto per i provvedimenti conseguenti.

L’infezione da SARS-CoV-2 in Liguria corre tra i bambini: i dati del Gaslini

Gli specialisti dell’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova hanno fatto il punto della situazione epidemiologica attuale dell’infezione nella popolazione pediatrica nel territorio, in occasione della prossima disponibilità di un vaccino utilizzabile nella fascia di età 5-11 anni, approvato ieri dall’Ema, Agenzia europea per i medicinali.

Oggi la fascia d’età 5-11 anni registra la più elevata incidenza d’infezione, a causa verosimilmente del combinarsi di elevata socializzazione (frequenza scolastica) e non disponibilità di vaccino.

I casi di sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) sono correlati alla presenza di COVID-19 in età pediatrica e pertanto la vaccinazione, riducendo il numero degli infetti, potrebbe prevenire la comparsa di questa grave complicanza.

Da tempo il Gaslini, in collaborazione con ALISA, dispone di un monitoraggio settimanale dell’andamento dell’infezione da SARS-CoV-2 in soggetti di età inferiore a 19 anni in Liguria.

I recenti dati svelano come la curva della diffusione dei contagi nella popolazione pediatrica abbia progressivamente superato quella della popolazione generale da quando è stata introdotta la vaccinazione.

I dati mostrano come per fermare la diffusione del virus nella popolazione e mettere le scuole in sicurezza, assicurando la possibilità di uno svolgimento delle attività didattiche in presenza, l’avere a disposizione un vaccino impiegabile anche nella fascia d’età 5-11 anni sia assolutamente una buona notizia” spiega Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’Istituto G. Gaslini.

I dati indicano chiaramente come il COVID-19 abbia in fase acuta un decorso generalmente benigno in età pediatrica, salvo la presenza di co-patologie quali ad esempio malattie o trattamenti immunosoppressivi. I dati del Gaslini raccontano di soli 188 ricoveri totali per COVID-19 da inizio pandemia (marzo 2020), dei quali 3 necessitanti di terapia intensiva per concomitanti patologie” sottolinea Elio Castagnola, direttore dell’UOC Malattie Infettive del Gaslini.

È stata però anche descritta in pediatria una complicanza del COVID-19 che ricorre con una frequenza non marginale (1 caso ogni 500 infezioni circa): la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), una condizione clinica severa con coinvolgimento acuto di diversi organi bersaglio (cuore e intestino in primis), che insorge mediamente a distanza di quattro

settimane dall’infezione e che, pur avendo un’evoluzione benigna, richiede un trattamento ospedaliero per non meno di due-tre settimane e, in alcuni casi, importanti terapie immunosoppressive.

Dall’inizio della pandemia ad oggi presso il Gaslini sono stati individuati 29 casi di questa affezione, in bambini di età media 4 anni, con un’incidenza nella popolazione pediatrica generale circa 5-10 volte superiore a quella di altre malattie gravi e, nei soggetti positivi COVID-19, di circa 200 casi/100.000 pazienti. È verosimile che i casi di MIS-C siano correlati alla frequenza di COVID-19 in età pediatrica e pertanto la vaccinazione, riducendo il numero degli infetti potrebbe essere importante anche per prevenire la comparsa di questa complicanza” spiega Raffaele Spiazzi, direttore sanitario del Gaslini.

Un’altra complicanza di COVID-19 è il cosiddetto ‘long-Covid’. Questa condizione, ormai ben nota nell’adulto, comincia ad essere osservata e studiata anche in età pediatrica, anche se non è ancora ben chiara la sua definizione clinica in questa fascia di età. A questa si deve anche aggiungere tutta la serie di disturbi psicologici indotti nei bambini e negli adolescenti dai ripetuti e prolungati “lock-down”. La possibilità di una vaccinazione per ampie fasce di età in pediatria aiuterà sicuramente anche a ridurre queste complicanze, aiutando la rapida ripresa di una “vita normale” anche per i pazienti pediatrici” conclude Castagnola.

Ottobre Rosa, prevenzione oncologica dopo la pandemia. Incontro a Palazzo Ducale

Dopo un anno e mezzo di restrizioni causate dalla pandemia riparte la Campagna Nastro Rosa della Lega Italiana contro i Tumori.

Le limitazioni alle visite, gli screening interrotti ed il movimento limitato avranno purtroppo conseguenze anche sulle malattie oncologiche e per tale motivo la LILT di Genova rilancia il tema dell’importanza e l’urgenza di fare prevenzione con l’incontro “OTTOBRE ROSA: RESTART DI SCREENING E PREVENZIONE ONCOLOGICA NELLA DONNA“ in programma venerdì 22 ottobre alle ore 17.00 nella Sala Liguria di Palazzo Ducale.

Si parlerà della situazione attuale dello screening oncologico in Liguria per poi focalizzare gli obiettivi del Programma Restart Sanità della Regione Liguria, al fine di fornire a professionisti della salute ed alla popolazione un quadro concreto dell’offerta di prevenzione oncologica nella nostr regione. La tavola rotonda verrà condotto da rappresentanti delle Istituzioni e professionisti della salute che tratteranno l’argomento da diversi punti di vista, evidenziando le molteplici possibilità di cui oggi disponiamo per prevenire il cancro e le disabilità da esso provocate.


La mission è quella di incentivare stili di vita più corretti e più sani, a partire dal movimento e ad una sana alimentazione, alla lotta al tabagismo e cancerogenesi ambientale e professionale; per poi sottoporsi a controlli clinico strumentali periodici costanti. L’incontro potrà essere seguito anche on line sui canali web dell’Associazione.

Per informazioni: Tel. 010 2530160 – www.legatumori.genova.it – info@legatumori.genova.it Facebook: Lega Tumori LILT Genova Instagram: @genovalilt

PROGRAMMA

17.00 Apertura e presentazione | Paolo Sala, Presidente LILT Genova
17.15 Stato dell’arte degli screening in Regione Liguria | Luigina Bonelli, Coordinamento Screening Oncologici
in Liguria Epidemiologia Clinica IRCCS AOU San Martino-Ist
17.30 Introduzione e presentazione strategica del tema RESTART | Giovanni Toti – Presidente Regione
Liguria e Assessore alla Salute
17.45 Programma Restart Sanità della Regione Liguria | Giuseppe Profiti – Coordinatore della Struttura di
Missione per gli Interventi in Sanità
18.00 Tavola Rotonda sono stati invitati ad intervenire:o Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria e Assessore alla Salute
o Filippo Ansaldi, Direttore Generale AliSa
o Giuseppe Profiti , Coordinatore della Struttura di missione di supporto al SSR
o Francesco Quaglia, Direttore Dipartimento Salute e Servizi sociali
o Salvatore Giuffrida, Direttore Generale Ospedale Policlinico San Martino
o Gianni Orengo, Direttore Sanitario Ospedale Policlinico San Martino
o Silvio Falco, Direttore Generale ASL1
o Marco Da Monte, Direttore Generale ASL2
o Luigi Bottaro, Direttore Generale ASL3
o Marta Cartabellotta, Direttore Sanitario ASL3
o Paolo Petralia, Direttore Generale ASL4
o Paolo Cavagnaro, Direttore Generale ASL518.30 Discussione con i presenti in sala