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Teatro Akropolis alla 79ª mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

Il genovese Teatro Akropolis sarà presente alla Biennale di Venezia alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con il film documentario di Carlo Sini del ciclo “la parte maledetta”. Viaggio ai confini del teatro, ideato e diretto da Clemente Tafuri e David Beronio, prodotto da Teatro Akropolis e AkropolisLibri.

L’opera sarà presentata al Lido di Venezia durante la prima edizione del Premio collaterale “Cinema&Arts”, il prossimo 8 settembre all’Hotel Excelsior presso il Venice Production Bridge Meeting Space. Il film, fuori concorso, è l’unico ad essere proiettato integralmente all’interno della rassegna ed è stato scelto quale emblema dell’espressione meta-artistica del linguaggio cinematografico, su cui si innestano altre arti.

La presenza di La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro/Carlo Sini (2021, 41’) alla Mostra del Cinema di Venezia è un riconoscimento che avvalora la più recente forma espressiva con cui si è misurato Teatro Akropolis, dopo il teatro e l’editoria. La compagnia è infatti interessata da sempre all’enigma dell’espressione creativa, alla scintilla, all’attimo in cui sorge la necessità di una espressione che solo successivamente trova una sua forma nella parola, nel simbolo, nel codice di una partitura riproducibile.
Il passaggio alla Biennale con il film su Carlo Sini mette in evidenza il fatto che il tema dell’incontro tra le arti è sempre più urgente, che il cinema, il teatro, le arti figurative, la performance devono entrare in contatto destrutturando l’origine della loro forza espressiva, in un cammino complesso e articolato” – racconta Clemente Tafuri – “La parte maledetta è proprio questa, quanto non può essere ridotto al consumo, quanto di vitale persiste nell’opera a prescindere dal suo tempo e dai suoi significati“.

Expo Fontanabuona dal 25 al 28 agosto, Ferrara (Gal Genovese): “Qui peculiarità e potenzialità del territorio”

Tutto pronto per l’Expo Fontanabuona Tigullio, a San Colombano Certenoli, che torna finalmente in presenza dal 25 al 28 agosto: alla fiera dedicata all’artigianato e alle eccellenze locali ci saranno stand gastronomici, street food e oltre 40 tra espositori, mercatini e mostre. Rimane la vetrina digitale utilizzata nelle ultime due edizioni, che servirà per promuovere gli eventi e le diverse iniziative. Tra le novità, spiega la presidente del Gal genovese, Alessandra Ferrara, ci sarà anche lo street food. “Dalle 15 alle 23” spiega a Babboleo News “gli stand proporranno assaggi tipici del nostro territorio. Sarà possibile consumarli in appositi spazi, all’interno e all’esterno dei nostri stand”.

Un calendario ricco di appuntamenti (tra cui anche un concorso gastronomico) consultabili sulla pagina Facebook dell’Expo. “Siamo molto soddisfatti” prosegue Ferrara. “La risposta del territorio e delle aziende è stata davvero significativa. All’Expo saranno messe in mostra tutte le peculiarità e le potenzialità della Val Fontanabuona”.

L’intervista completa a Alessandra Ferrara:

“Opera on the Sea” chiude la IV edizione del GIMYF con una serata dedicata all’Opera lirica

Tutto pronto per il gran finale della IV edizione del Genoa International Music Youth Festival.
Mercoledì 3 agosto alle ore 21 in Piazza delle Feste, al Porto Antico di Genova, l’evento “Opera on the Sea“, uno spettacolo dedicato all’Opera lirica che vedrà protagonisti l’Orchestra Sinfonica Cilena de la Universidad de Concepción che accompagnerà i cantanti Marta Mari (Soprano), Camila Guggiana (Soprano), Giada Venturini (Mezzosoprano), Alessandro Fantoni (Tenore), Daniel Ihn-Kyu Lee (Baritono) e il Genova Vocal Consort diretti dalla bacchetta del Maestro Lorenzo Tazzieri. “Una serata molto popolare con le pagine più belle del repertorio verdiano e pucciniano” – racconta il Maestro Lorenzo Tazzieri – “Genova ospiterà il debutto italiano dell’Orchestra Sinfonica Cilena de la Universidad de Concepción“.

Il GIMYF è il primo Festival giovanile di respiro internazionale mai realizzato a Genova, organizzato dall’Associazione Internazionale delle culture unite (AICU), e vuole essere punto di partenza per attività di cooperazione culturale che favoriscano la nascita di relazioni culturali e diplomatiche con i paesi partner connettendosi con prestigiose Istituzioni pubbliche e private nel mondo con il preciso intento di avvicinare, attraverso le molteplici attività organizzate, i giovani alla ‘classica’. “Un ampio lavoro di relazioni con ragazzi al di sotto dei vent’anni” – racconta il maestro Tazzieri “c’è sempre molto interesse da parte loro per la musica classica, si tratta di lavorare insieme perché si sentano coinvolti da questo repertorio“.

Io sono sempre stato attratto dall’opera” – racconta il Maestro Lorenzo Tazzieri – “e devo ringraziare la nostra città e il coro delle voci bianche, con il quale partecipavo a rappresentazioni liriche nel Carlo Felice, che mi hanno segnato particolarmente

Il Festival, giunto con successo alla IV edizione ha come finalità principale quella di creare ponti culturali e diffondere un nuovo modo di fare cultura favorendo scambi culturali che vedano sempre più giovani protagonisti attivi per diffondere la tradizione del “bel canto”. “Questo evento è un’ottima occasione per far arrivare la tradizione operistica a un pubblico il più eterogeneo possibile“.

Giornata mondiale degli anziani con la Comunità di Sant’Egidio: “nessuno resti solo”

Oggi, domenica 24 luglio, si celebra la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani.
La Comunità di Sant’Egidio da sempre fornisce il suo prezioso aiuto a sostegno dei più bisognosi e in particolare nei confronti della popolazione più anziana e, in particolare in questo periodo di anomale ondate di calore, ha intensificato gli interventi di prossimità per gli anziani nella città di Genova, per prevenire le conseguenze della solitudine e del caldo: migliaia di telefonate effettuate, visite domiciliari ed interventi – consegne di spesa a domicilio, accompagnamento per disbrigo pratiche o visite mediche – ad anziani in condizioni di isolamento sociale e di abbandono, sono solo alcune delle attività svolte dalla Comunità di Sant’Egidio.

In considerazione delle anomale ondate di calore di questi giorni, sono state realizzate anche campagne di informazione e di prevenzione coinvolgendo la rete di prossimità creata negli anni dal Programma W gli anziani di Sant’Egidio: portieri, farmacisti, volontari, assistenti familiari, vicini di casa. Sono stati mobilitati anche commercianti e ristoratori per la consegna di pasti gratuiti a domicilio.

Un rapporto fedele di tutto l’anno con più di 3 mila anziani nei quartieri di Genova, non solo nella giornata di oggi” – racconta Manuela Dogliotti , storica volontaria della Comunità di Sant’egidio e referente del programma W gli anziani – “sicuramente questa giornata si colloca in un momento per gli anziani molto difficile, per questo abbiamo aumentato il contatto e il monitoraggio per essere una presenza che aiuta e soprattutto rende le giornate meno pesanti e faticose

Costruire una rete non è solamente per gli anziani soli ma anche un sostegno per la famiglia che non può essere l’unico riferimento per la persona anziana

“Oltre il limite della notte: nuovi progetti per rifugi e bivacchi sulle Alpi”, l’incontro a cura di FOA.GE

Un nuovo incontro a cura della Fondazione Ordine Architetti di Genova oggi, mercoledì 20 luglio, dalle 21 nella suggestiva cornice del Chiostro delle Vigne in occasione di “Oltre il limite della notte: nuovi progetti per rifugi e bivacchi sulle Alpi“.

Quanti sono i rifugi e bivacchi delle Alpi? Ben più di un migliaio. O probabilmente ben più del doppio. Ma in realtà, che cos’è un rifugio alpino? Il termine ‘rifugio’ è una galassia che comprende sia i cosiddetti ‘punti d’appoggio’ a bassa quota e le strutture servite dal prospiciente e spazioso parcheggio auto, sia i manufatti incustoditi che ricevono la visita, quando va bene, d’una decina d’anime l’anno. Di questo e altro ancora si parlerà nell’incontro di questa sera.

Una riflessione destinata non solo agli addetti ai lavori ma soprattutto agli appassionati della montagna, affinché cresca la consapevolezza di un patrimonio che tutti siamo chiamati a rispettare e valorizzare. Per capire che dietro le «pietre» dei rifugi vi sono le storie delle persone che li hanno immaginati e costruiti;
operando, con ogni tipo di ristrettezza di mezzi, in ambienti estremi, sempre oltre i 2000-2500 metri di quota, laddove non arrivano strade e funivie e il cantiere è agibile solo nei mesi estivi, quando il meteo lo consente. Pierluigi Feltri, presidente della Fondazione OA.GE: “Un evento trasversale che possa interessare sia gli architetti e i progettisti, ma anche gli appassionati della montagna che spesso hanno modo di vivere in queste situazioni molto particolari, attraverso le quali si può avere un’esperienza della montagna di tipo diverso“.

L’evento inaugura Manomissioni, il programma culturale del nuovo consiglio di FOA.GE. Moderati da Luca Gibello, direttore del Giornale dell’Architettura, Simone Gobbo dello Studio Demogo ed Enrico Giacopelli di GStudio Architetti condivideranno le reciproche esperienze nella realizzazione di opere in alta quota. L’evento è gratuito e aperto a tutti previa iscrizione a Formagenova.it. Un’occasione per raccontare le vicende che hanno portato alla costruzione dei rifugi, analizzando le motivazioni della committenza, le tecniche e i materiali edilizi, le figure dei progettisti, i valori simbolici e politici, gli immaginari collettivi, il tutto inquadrato all’interno degli accadimenti storici generali e delle evoluzioni sociali. Dal 1750 ai giorni nostri, dai prodromi dell’alpinismo ai modestissimi ripari degli eroici scalatori ottocenteschi, dal fenomeno dei rifugi-osservatorio a quello dei rifugi-albergo e ai baluardi militari, dall’alpinismo e all’escursionismo di massa fino alle opere recenti che si fanno segno forte nel territorio e rompono con l’immagine della baita. “La parola manomissione che abbiamo scelto per caratterizzare il nostro prossimo biennio, si presta in modo molto particolare a leggere il tema della montagna” – commenta Feltri “Quello più evidente è quello della trasformazione che subisce il paesaggio quando andiamo a costruire un rifugio. Dentro questa parola è contenuto il termine di liberazione. La manomissione era il gesto con cui il padrone liberava lo schiavo, e questa traformazione del paesaggio è un dare una nuova libertà a chi lo può fruire per poterlo godere in un modo nuovo“.

Sciopero vigilanza privata e sicurezza nei siti aereoportuali

Dalle 14 alle 18 di oggi, domenica 17 luglio, gli addetti alla vigilanza privata e ai servizi di sicurezza nei siti aeroportuali in sciopero per per il rinnovo del contratto nazionale . La protesta, concomitante allo sciopero del trasporto aereo, si svolge nell’ambito della mobilitazione #ContrattoInSicurezza indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, per sollecitare lo sblocco delle trattative di rinnovo del contratto nazionale di lavoro applicato agli oltre 100mila addetti del settore, scaduto da 7 anni.

Una nuova giornata di sciopero che segue l’iniziativa del 2 maggio scorso: in migliaia hanno sfilato per le strade della capitale alla manifestazione nazionale organizzata dai sindacati contro lo stop dei negoziati per il rinnovo del Ccnl, dopo il fallito tentativo di conciliazione con le associazioni imprenditoriali di settore Assiv, Univ, Anivip, LegaCoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Lavoro, indisponibili a trovare la quadra sull’aumento salariale. Sulla vertenza era intervenuto anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando che si era assunto l’impegno di approfondire la condizione contrattuale del settore e svolgere un’azione di forte sollecitazione e sensibilizzazione nei confronti delle associazioni datoriali per riprendere la trattativa e consegnare al più presto un risultato negoziale ad un settore che opera anche nell’ambito degli appalti pubblici.

Più di 100mila addetti soggetti ad una trattativa che si è impantanata perché le controparti ad oggi non vogliono rinnovare il contratto.
Lavoratori dalla professionalità elevata esposti quotidianamente al pericolo e alle logiche dal massimo ribasso” – Silvia Avanzino, segretario generale Fisascat Cisl Liguria e Genova – “Ci fermiamo per chiedere stipendi dignitosi, turni più sostenibili e sicurezza sul lavoro”.

Liguria terra di opportunità e contraddizioni: i dati del rapporto Ebert “Italia diseguale”

Presentato questa mattina a Palazzo San Giorgio l’ultimo rapporto della Fondazione EbertItalia diseguale“, che mostra profonde differenze tra le regioni italiane e all’interno di esse, tra le provincie stesse.
L’incontro, organizzato da Cgil Liguria, è stato l’occasione per mettere a confronto la Liguria con le altre regioni italiane che, secondo lo studio della Fondazione tedesca, differiscono notevolmente in termini di modelli demografici, performance economica, benessere e qualità istituzionale e dei servizi pubblici. “Intervenire su disuguaglianze territoriali e sulla crisi demografica puntando sull’offerta dei servizi pubblici, sulla qualità dello sviluppo e sulla crescita della buona e stabile occupazione” gli obiettivi di Cgil.

“La fotografia della realtà ligure impone una svolta. Il rapporto presentato oggi a Genova tratteggia un Paese e una regione che viaggiano a diverse velocità” – commenta Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria, che sottolinea l’importanza di un confronto costante con la Regione Liguria con un cambio di passo più dinamico “non solo sulle opere del PNRR, ma sulle tante opportunità presenti nei fondi europei 2021–2027 e su una nuova capacità di programmazione delle risorse ordinarie del bilancio regionale per fare sintesi tra le diverse misure e intervenire, in modo strutturale, da un lato sulle diseguaglianze e dall’altro su una visione dello sviluppo di qualità che sappia affrontare le sfide della transizione ambientale, energetica e tecnologica e rispondendo alla crisi demografica.”

La legge finanziaria nazionale deve dare un segnale chiaro con interventi mirati sul lavoro e sulle famiglie “A settembre verificheremo la disponibilità del Governo ad un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali perché i costi delle crisi continuano a scaricarsi prevalentemente sul lavoro e sulle famiglie. Diversamente ci mobiliteremo. C’è la necessità di inaugurare una nuova stagione di riforme, le precarietà sono un’emergenza nazionale come evidenzia l’ultimo rapporto ISTAT, e il Governo, insieme alle Regioni, devono iniziare a ragionare su come rendere strutturali gli investimenti del PNRR per evitare che ci si ritrovi con delle grandi e nuove infrastrutture, ma senza le risorse ed il personale necessario per farle funzionare”.

Uno dei marcatori più significativi in Liguria, tra i dati presentati oggi, è quello dell’indice di dipendenza strutturale che calcola gli individui presenti in un territorio in età non attiva (la fascia sino ai 14 anni e quella over 65), secondo il quale le province liguri sono tutte nelle prime posizioni del Paese: la prima in Italia è Savona con un indice del 67%, terza Genova con il 66,3%, sesta Imperia con il 64,6% ed infine, ma in 12^ posizione a livello nazionale, La Spezia con il 63,2%.

Ad integrazione del rapporto si riportano anche alcuni dati elaborati da Marco De Silva, Responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria. Pur calando il tasso di disoccupazione nell’area metropolitana dal 9,9% del 2020 al 7,7% nel 2021 (in Liguria siamo all’8,5%), il dato del Comune di Genova è più alto, all’8,2%, e lo è anche rispetto a quello delle grandi aree metropolitane più ricche del nord. Ma le difficoltà e le diseguaglianze oggi si registrano anche su coloro che lavorano: il lavoro dipendente nella città presenta ampi differenziali sulla qualità e stabilità occupazionale e retributiva tra i vari settori produttivi. A questo va sommato il primato di Genova sul costo della vita che è il più elevato tra le grandi città del centro-nord, dato che va a scaricarsi sulla popolazione più fragile, non corrispondendo ad una politica sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica a famiglie residenti il cui rapporto a Genova è il più basso del nord: 1 ogni 30 famiglie per Genova (Milano 1 ogni 9); si registrano nuove disuguaglianze e povertà, anche tra chi lavora, e salgono i nuovi primi accessi alla Caritas del 48 per cento; e infine l’annoso problema demografico con la Città Metropolitana che nel 2021 perde 7.362 abitanti, ha una età media di 49,4 anni e una denatalità che continua inesorabile la sua corsa (- 1,4 % sul 2020).

Savona ha una età media di 50 anni e si conferma la provincia più anziana d’Italia e l’unica con un livello di ultrasessantacinquenni quasi triplo rispetto a quello dei ragazzi da zero a 14 anni (29,7 per cento contro 10,4). Dal 2019 l’occupazione ha perso 5 mila unità (di cui 4 mila nell’industria manifatturiera) e ben 10 mila dal 2009. Le giornate retribuite annue dei lavoratori dipendenti del settore privato registrano una contrazione record tra il 2015 e il 2020 di 22 giorni, praticamente un mese in meno di lavoro retribuito, evidenziando l’incremento della precarietà occupazionale.

La Spezia dal punto di vista demografico nel 2021 ha perso altri 1.008 abitanti; nell’occupazione il dato evidenziato riguarda la disoccupazione dei giovani 15-24enni, dove Spezia riscontra un tasso di disoccupazione comparabile a quello di Cosenza (50,8 contro 51%) che sale al 55% per i maschi (il dato peggiore d’Italia dopo Messina); inoltre la provincia di La Spezia ha nel 2021 il maggiore divario occupazionale di genere tra le province liguri (15,7 punti percentuali).

Imperia è l’unica provincia del Nord ad avere il tasso di occupazione sotto il 60 per cento ed il tasso di disoccupazione più elevato del Centro-Nord (11,2%). Ha il più basso livello in Liguria di offerta di nidi, di diplomati, di laureati e il livello più alto di abbandono scolastico. Questo scenario, unito a una bassa qualità dell’occupazione concentrata prevalentemente in attività di carattere stagionale e con basse retribuzioni, fa di Imperia la provincia che più delle altre si presta a infiltrazioni malavitose, come peraltro rilevato nel rapporto 2021 della DIA.

Tutto pronto per la 19esima edizione del Gezmataz Festival & Workshop a Genova

Dal 12 al 23 luglio a Genova la 19esima edizione del Gezmataz Festival & Workshop tra Piazza delle feste del Porto Antico ed il Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, ancora una volta principali palchi della più importante rassegna jazz genovese.

Sotto la guida del presidente Bruno Vitali e la direzione artistica di Marco Tindiglia, il festival da quasi vent’anni unisce la formazione dei giovani musicisti emergenti con i concerti di alcuni di alcuni tra i migliori jazzisti al mondo: gli statunitensi Jeff Ballard e Julian Lage, gli olandesi Antares Flare, il brasiliano Jaques Morelenbaum e i genovesi Filippo Gambetta e Giacomo Merega, accanto al geologo e volto noto della tv Mario Tozzi sono solo alcune delle stelle della rassegna.

“Tante novità e soprattutto tanti giovani” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo il direttore artistico del Gezmataz Festival & Workshop Marco Tindiglia.

Durante i giorni del festival immancabile il Workshop di Gezmataz, dal 19 al 23 luglio, curato dai docenti Marco Tindiglia, Furio di Castri, Rodolfo Cervetto e Francesca Ajmar, presso l’associazione Gezmataz in via Magazzini del Cotone. Workshop aperti a tutti previa iscrizione, entro il 12 luglio, tramite la mail info@gezamataz.org
Una delle cose che più mi ha motivato a far partire il progetto” – continua Marco Tindiglia – “Dar modo ai più giovani di vedere in azione i maestri del jazz“.

Il programma
Martedì 12 luglio ore 21 ai Giardini Luzzati – Area archeologica Subonscious Trio
Mercoledì 13 luglio ore 18,30, Palazzo Ducale – Cortile Maggiore, Four On Six Band
Giovedì 14 luglio ore 21, Porto Antico – Piazza delle Feste, Julian Lage Trio
Venerdì 15 luglio ore 21, Varazze (SV) – Cortile delle Boschine, Tozzi e Favata – Mediterraneo: le radici di un mito
Lunedì 18 luglio ore 18,30, Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, Anaïs Drago – Solitudo
Martedì 19 luglio ore 21, Porto Antico – Piazza delle Feste, Antares Flare e a seguire Lorenzo De Finti Quartet
Mercoledì 20 luglio ore 21, Porto Antico – Piazza delle Feste, Maestrale opening Conservatorio di Pavia Quintet
Giovedì 21 luglio ore 21, Porto Antico – Piazza delle Feste, Jeff Ballard Trio “Fairgrounds” opening Quasi non prosaic
Venerdì 22 luglio ore 18,30, Palazzo Ducale – Cortile Maggiore, Baroque & Jazz!
Venerdì 22 luglio ore 21, Porto Antico – Piazza delle Feste, Jaques Morelenbaum e CelloSam3aTrio
Sabato 23 luglio ore 18,30, Palazzo Ducale – Cortile Maggiore, Yumi Ito
Sabato 23 luglio ore 21, Porto Antico – Piazza delle Feste, Studenti del workshop e docenti: Marco Tindiglia, Furio Di Castri, Rodolfo Cervetto

Vittorio Gassman, la grande mostra a 100 anni dalla nascita dell’artista

Vittorio Gassman nella cornice di Genova nel film “Profumo di donna” di Dino Risi apre la rassegna “Vittorio Gassman. Una voce, cento volti“, da oggi giovedì 7 luglio fino al 18 settembre 2022 nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, e la mostra “Vittorio Gassman. La grande mostra a 100 anni dalla nascita dell’artista“, organizzata da Alesbet/Circuito, ideata a prodotta da Centro Culturale Carignano con il sostegno del Comune di Genova e della Camera di Commercio di Genova.

Il racconto di Gassman attraverso la mostra si sviluppa in quattro sezioni espositive: teatro, cinema, televisione, poesia e scrittura. “Un progetto culturale che comprende tanti aspetti di questo patrimonio” racconta la direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci ai microfoni di Radio Babboleo.

La città di Genova celebra così il centesimo anniversario della nascita di uno dei più grandi attori italiani del ‘900, nato proprio nel quartiere di Struppa nel 1922 e morto a Roma nel 2000. Una rassegna per mettere il luce il valore di un’artista dal talento poliedrico con un focus particolare sul rapporto tra Gassman e la città di Genova: un rapporto che culmina nell’ideazione della messa in scena di “Ulisse e la balena bianca”, la rivisitazione di Mody Dick , che proprio oggi, 7 luglio, festeggia il suo 30 anniversario dalla prima messa in scena al Porto antico di Genova. “Gassman amava ricordare la sua genovesità

Dopo il successo registrato a Roma arriva a Genova la grande esposizione, curata da Alessandro Nicosia, Diletta d’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann che rende omaggio a un protagonista dello spettacolo e della cultura, profondamente radicato nell’immaginario collettivo, uno dei personaggi italiani più amati dal pubblico. “Ne ho fatte tante di mostre, ma sta volta sono rimasto spiazzato da Gassman” – commenta Alessandro Nicosia, curatore della mostra – “Filmati inediti, oggetti di scena, costumi, fotografie, scritti che decretano il successo della mostra in un’overdose di materiali“.

TUTTA UNA LOTTERIA, alla Tosse il teatro come prevenzione e cura della dipendenza da gioco

Il palcoscenico come esperienza conclusiva di un percorso sulle dipendenze da gioco d’azzardo nell’ambito del progetto Game Over – L’azzardo divora. Martedì 14 giugno alle ore 19 nella sala Dino Campana del Teatro della Tosse va in scena lo spettacolo TUTTA UNA LOTTERIA, già proposto qualche settimana fa al Teatro del Ponente di Voltri.

Uno spettacolo a cura di Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, in collaborazione con Regione Liguria, Alisa e Asl3, frutto dei laboratori teatrali utilizzati come
strumento pedagogico creativo per alcuni ragazzi del progetto MYSpace, che hanno contribuito attivamente con idee e proposte poi rielaborate per gli attori in scena, attraverso una tessitura comune condivisa tra ragazzi e adulti.
Teatro, arte e creatività come strumenti di prevenzione e di cura, per affrontare e conoscere un tema importante in modo semplice e accessibile a tutti, attraverso un percorso non convenzionale. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Dott. ssa Margherita Dolcino Psicologa responsabile progetto Myspace asl3 Genova

drammaturgia Amedeo Romeo
regia Antonio Tancredi
movimenti di scena Claudia Crivellari , Nicoletta Vaccamorta
Musiche Massimiliano Caretta
con Eleonora Bonaffino, Sara Carboni, Chiara Cecchi, Claudia Crivellari, Fulvia Gregori, Stefano Pizzorno, Donatella Rossi, Antonella Ruzza
Costumi Daniela De Blasio
a cura di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
in collaborazione con Regione Liguria Alisa Asl3