Barbara Grosso, assessore alla cultura del Comune di Genova, apre così la conferenza stampa di questa mattina, in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Genova: “Genova riapre le sue porte attraverso la cultura”. Una grande ripartenza quindi per la Superba e pei uno dei suoi più importanti musei, Il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce. La mostra – MAKE IT NEW! – dedica un’ampia retrospettiva a un grande interprete internazionale dell’astrattismo (arte non oggettiva), l’artista ceco naturalizzato olandese Tomas Rajlich, in dialogo con alcune opere chiave della collezione museale (dall’astrattismo del secondo Dopoguerra alle ricerche percettiviste e preconcettuali degli anni Sessanta, fino all’arte Optical e alla Nuova Pittura – Pittura analitica – dagli anni Settanta e Ottanta).
La mostra, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con contributi di Flaminio Gualdoni e Martin Dostál, presenta attraverso oltre ottanta opere una panoramica inedita del peculiare percorso artistico e della vitalità espressi dalla pittura aniconica.
La mostra è prodotta dal Comune di Genova e realizzata in collaborazione con ABC-ARTE, galleria d’arte contemporanea di Genova.
Il percorso espositivo delle opere di Tomas Rajlich, che documentano oltre mezzo secolo di ricerca, parte dagli esordi nella scultura degli ultimi anni Sessanta, per concludersi con i suoi lavori più recenti, con le loro variazioni sull’intensità, la luminosità e la consistenza della pittura stessa, attraverso sensibilissime texture di materia-colore.
Attende il visitatore una successione di dipinti, disegni, sculture non convenzionale come la stessa estetica dell’artista ceco. Il focus sulla ricerca aniconica italiana è stato deciso dallo stesso Rajlich, in relazione agli spazi espositivi di Villa Croce e a quegli artisti che, dagli anni Cinquanta, hanno lavorato in modo più radicale sull’astrazione e sull’uso minimalista del colore. Capiterà così al pubblico di imbattersi, tra gli altri, in lavori come Achrome (1958) di Piero Manzoni, Cementarmato (1960) di Giuseppe Uncini, Uovo nero orizzontale (1961) di Lucio Fontana, Bianco (1967) di Agostino Bonalumi, Tema II e 7 variazioni (1969-70) di Fausto Melotti.
“È una mostra importante, di grande livello, che riporta il museo di Villa Croce sul palco internazionale, dove merita di essere.” aggiunge l’assessore Barbara Grosso.
MAKE IT NEW!Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia
Sede: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, via Iacopo Ruffini 3, Genova
Apertura al pubblico: dal 4 maggio al 22 agosto 2021
Orari apertura: giovedì e venerdì: dalle 15 alle 19
Biglietteria: biglietto intero: € 5; biglietto ridotto: € 3 (disabili, ultra 65 anni cittadini UE); ingresso gratuito: tutte le domeniche riservato ai residenti del Comune di Genova, bambini e ragazzi fino a 18 anni non compiuti, accompagnatori disabili
È consigliato l’acquisto online del biglietto sul circuito Ticketone (inserire logo con link cliccabile) https://www.ticketone.it/artist/arte-contemporanea-villa-croce/
oppure telefonando al numero +39 010 580069 (giovedì e venerdì, dalle 15 alle 19)
Per informazioni: