CHIAVARI – In sede di Consiglio comunale la vicesindaca e assessore alla Cultura Silvia Stanig ha presentato il grande progetto di valorizzazione dell’ex tribunale di Piazza Mazzini. Si parla di 538mila € per l’allestimento del Museo della Città, che vanno a sommarsi ai 30mila € per la pulizia dei documenti dell’archivio e ai 127mila € per il progetto “Obiettivo Creatività – I luoghi della cultura Compagnia di San Paolo”.
“Punto forte sarà l’allestimento in chiave moderna e interattiva del nuovo Museo Archeologico che finalmente potrà essere ampliato in tutta la sua ricchezza di reperti soprattutto grazie alla ricostruzione della Necropoli, la più antica e singolare testimonianza archeologica del popolo pre-romano dei Liguri individuata in tutta la regione. Di per sé il nuovo Museo Archeologico sarà in grado di attrarre grandi numeri di visitatori creando così un volano economico di cui anche la popolazione residente potrà beneficiare. Inoltre, verrà inserito nel contesto del più ampio Museo della Città, anch’esso moderno e accattivante per il visitatore: un museo new generation con realtà aumentata e video interattivi, che porterà in un unico luogo tutto l’enorme patrimonio di testimonianze storico-archeologiche della nostra città. Il polo museale sarà sicuramente l’occasione per contribuire alla destagionalizzazione del turismo per Chiavari,
incrementare le ricadute culturali e le opportunità occupazionali ed economiche. L’accesso al museo consentirà anche la visita della Torre Civica, oggetto di operazioni di restyling, con la sua ricchissima dote bibliotecaria. La partnership con la Direzione Regionale Musei Liguria porterà con sé un altro importante risultato, ovvero l’impiego di personale statale per il museo, senza alcun aggravio per le casse comunali. Accanto ad esso si realizzerà, a beneficio dei
chiavaresi, un moderno Centro Civico, fortemente voluto da tutta la maggioranza, con biblioteca multimediale, sala studio, sala conferenze, spazi polifunzionali: un punto di riferimento per cittadini e associazioni, ma soprattutto per i giovani, che potranno così avere uno luogo di aggregazione per studiare e fare ricerca in aggiunta a quello presente presso la biblioteca della Società Economica”.