Per 500 anni il simbolo di Genova, sulle monete cittadine, furono le torri. Quando, nel 1138, i padri della Compagna Communis (così veniva chiamata l’organizzazione territoriale di Genova nel Medioevo) si trovarono a scegliere un simbolo della città da apporre sulle monete genovesi, scelsero le torri. Per quale motivo?
Nel XII secolo, Genova era circondata da una possente cinta muraria, con archi, volte e soprattutto torri (pensiamo a Porta Soprana, tutt’ora esistente). Per questo motivo, si decise di stilizzare la città rappresentandola proprio con le torri su una delle due facce delle monete.
Oggi Genova si presenta diversamente: se dovessimo sceglierne un simbolo cittadino, tutti opteremmo per la Lanterna. Ma all’epoca la scelta si rivelò davvero vincente: Genova si presentò come ‘città turrita’ sulle monete fino al 1638, per addirittura cinque secoli. E in un certo senso, Porta Soprana domina tuttora su Piazza Dante e sul Centro Storico della città.
Grazie a Guido Rossi e Anna Orlando, curatrici della mostra Il Re Denaro per averci raccontato questa curiosità che si lega a Genova e alle sue monete. La mostra è visitabile fino al 12 dicembre a Palazzo della Meridiana, nei Musei di Strada Nuova.
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