Giovedì 27 ottobre il musicista Arturo Stalteri, storico pianista di Rino Gaetano, e il divulgatore scientifico Massimiano Bucchi saranno all’interno della Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale per la conferenza-spettacolo “1922: la nascita di una celebrità-Il trionfale tour giapponese di Einstein” per ricordare, con le musiche di Debussy, Glass, Sakamoto e Moroder, la consegna del premio Nobel al grande fisico.
Un appuntamento che fa parte dell’ampia offerta del Festival della Scienza 2022, che prevede 133 conferenze, 84 laboratori, 31 mostre, 10 spettacoli, 17 eventi speciali e 15 eventi online solo per le scuole. L’esibizione di Stalteri e Bucchi è gratuita e aperta a tutti: per partecipare visitare il sito www.festivalscienza.it.
“Ho pensato ad alcuni brani che abbiano a che vedere con Einstein e le sue passioni” spiega Stalteri a Babboleo News. Il pianista suonerà, tra gli altri, alcuni pezzi di Debussy, Glass, Sakamoto e Moroder.
Puoi ascoltare l’intervista ad Arturo Stalteri qui:
LA TRAMA
L’11 novembre 1922, sul transatlantico giapponese SS Kitano Maru le voci si fanno sempre più insistenti: pare che il viaggiatore più illustre della nave abbia ricevuto il premio scientifico più importante del mondo. Il 13 novembre il viaggiatore scende nel porto di Shanghai insieme alla seconda moglie Elsa. Qui, un addetto del consolato svedese conferma la notizia: il 10 novembre il professor Aurivillius, segretario generale dell’Accademia Reale delle Scienze di Svezia, ha spedito a Einstein un telegramma per annunciargli che gli è stato finalmente assegnato il premio Nobel per la fisica. In viaggio per un lungo tour del Giappone, Einstein non potrà andare a ricevere il premio durante la cerimonia. Il tour di conferenze in Giappone è uno straordinario successo, con migliaia di persone che assistono alle sue conferenze e gli danno il benvenuto alle stazioni del treno, consacrando definitivamente Einstein come una celebrità globale. Nel corso dell’appuntamento si ripercorreranno, prendendo spunto dalla documentazione storica originale e accompagnati dalle musiche dello stesso Stàlteri, di Claude Debussy, Philip Glass, Ryuichi Sakamoto, Giorgio Moroder e altri, questo eccezionale tour scientifico. Con appunto Arturo Stàlteri al pianoforte e le narrazioni di Bucchi.
I PROTAGONISTI
Arturo Stàlteri ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni settanta. Una carriera ricca di collaborazioni la sua: è stato tra gli altri lo storico tastierista di Rino Gaetano suonando negli album “Mio fratello è figlio unico” (pianoforte, organo Hammond, clavicembalo, eminent, moog) e “Aida” (pianoforte, organo hammond): sua l’intramontabile introduzione de “Ma il cielo è sempre più blu”. È stato anche al fianco di Franco Battiato in tre progetti, musicali e non. Inoltre per Carlo Verdone ha composto musiche per “L’amore è eterno finché dura”, e ha interpretato pagine di Bach, Schubert e Chopin nel film “Grande, Grosso e Verdone”.
Massimiano Bucchi insegna Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, dove dirige anche il Master internazionale SCICOMM. È stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di saggi in riviste internazionali quali Nature, Science, PLOS ONE e di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi. Il più recente è “Giocare a dadi col mondo. Un’indagine di Einstein a Stoccolma”. Collabora con il Corriere della Sera e con la trasmissione televisiva Superquark (Rai1).