Sono stati proclamati i vincitori della prima edizione del PREMIO INTERNAZIONALE IVO CHIESA – UNA VITA PER IL TEATRO, istituito dal Teatro Nazionale di Genova per celebrare l’eredità del suo fondatore, Ivo Chiesa, uomo di teatro a tutto tondo, di cui si festeggia il centenario della nascita.
Fortemente voluto da Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, questo premio presenta alcuni importanti elementi di novità. Intanto non è legato a singoli spettacoli ma va a premiare percorsi artistici in cui si evidenzi un’adesione profonda tra vita e teatro. È trasversale e interdisciplinare: abbraccia il mondo della prosa, della danza, dell’opera, guarda all’Italia ma anche alla scena internazionale, senza dimenticare Genova e la Liguria.
A una protagonista di lunga data del teatro italiano come Andrée Ruth Shammah, che ha ricordato come Ivo Chiesa la chiamasse scherzosamente “quella ragazzaccia”, è andato il Premio Una vita per il teatro. Il giovane regista Simone Toni ha ricevuto il Premio Il futuro del Teatro. I premi per le regie di prosa e opera sono andati rispettivamente a Marius von Mayenburg e Robert Carsen. Ex aequo per la coreografia a Dimitris Papaioannou e Virgilio Sieni. Gianluca Falaschi ha ricevuto il Premio Visioni del teatro, dedicato a scenografi e costumisti. A Maria Angela Cerruti, sarta dalla trentennale esperienza, è andato il Premio I mestieri del teatro, che offre riconoscimento ai tecnici e agli artigiani della scena. Il Premio Museo dell’Attore è andato a Guido Paduano, studioso e traduttore teatrale. Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret, ha ottenuto il Premio La Scuola per la sua opera di trasmissione dell’arte teatrale. Infine Anna Laura Messeri, da sempre colonna portante della Scuola di Recitazione del Teatro di Genova, ha ricevuto il Premio Città di Genova, dedicato a Carlo Repetti, recentemente scomparso.