Resistere e Creare: il Teatro della Tosse riparte con la grande danza – Babboleo

Resistere e Creare: il Teatro della Tosse riparte con la grande danza

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Una grande festa di musica e danza nella serata di sabato 24 settembre inaugura la stagione autunnale  di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse con la nuova serie di appuntamenti della rassegna internazionale di danza Resistere e creare che proseguirà sino all’8 ottobre : un  ricco programma di  ospiti, spettacoli – con diverse prime nazionali –  concerti, presentazioni e  performance dentro e fuori dalle sale in centro storico e nel Ponente genovese.

Marina Petrillo, direttrice artistica della manifestazione, presenta i nuovi appuntamenti a Babboleo.it

Ecco gli eventi in programma nel fine settimana 24-25 settembre

SABATO 24 SETTEMBRE

DALLE ORE 18:30 TEATRI DI S. AGOSTINO – TUTTE LE SALE

E-UTOPIA NIGHT – CONCERTO PER I 10 ANNI DI EUTOPIA ENSEMBLE

IN COLLABORAZIONE CON DEOS ENSEMBLE E FONDAZIONE LUZZATI – TEATRO DELLA TOSSE

Una serata per festeggiare un percorso musicale durato 10 anni: E-utopia Night sarà un’avvincente maratona musicale che partendo da delle performance individuali degli storici membri dell’Ensemble Eutopia passerà attraverso la musica visionaria per carta igienica e palloncini di Francesco Filidei per arrivare all’inesauribile vivacità ritmica di Steve Reich, danzato dall’ensemble Deos sotto la guida del coreografo Giovanni Di Cicco. Una grande festa che si concluderà con la musica di Emilio Pozzolini a La Claque. 

DALLE ORE 18:30 INGRESSO LA CLAQUE

CONCERTO ITINERANTE

Musiche di: Fredric Rzewsky, Andrè Jolivet, Amr Okba, Helmut Lachenmann

Esecuzioni a cura di Eutopia Ensemble

Valentina Messa, Pianoforte

Elisa Azzarà, Flauto

Edoardo Lega, Clarinetto

Corinna Canzian, Violino

Ingresso euro 15

ORE 19:30 LUZZATI LAB

LOVE STORY

ESERCIZIO DI PAZZIA N. 1

Di Francesco Filidei

Esecuzione Eutopia Ensemble

Valentina Massa

Stefano Guarnieri

Matteo Manzitti

Alberto Pisani

Edoardo Lega

Elisa Azzarà

Lorenzo Colombo

Ingresso euro 15

ORE 21:00 SALA TRIONFO

DOUBLE SEXTET DI STEVE REICH

Eutopia Ensemble

Elisa Azzarà, Flauto

Edoardo Lega, Clarinetto

Corinna Canzian, Violino

Alberto Pisani, Violoncello

Lorenzo Colombo, Vibrafono

Valentina Messa, Pianoforte

Matteo Manzitti, Direzione

Ensemble DEOS

Luca Alberti

Iris Alzetta

Filippo Bandiera

Emanuela Bonora

Emanuele Frutti

Giulio Venturini

Ingresso euro 15

ORE 22:00 LA CLAQUE

EUTOPIA NIGHT LATE SHOW – CON EMILIO POZZOLINI

ORE 19:30 VOLTRI – SPIAGGIA DEI BAMBINI  OUTDOOR

VAGUE – SITE-SPECIFIC CREATION FOR SEASIDE AND DEEP WATER

PRIMA NAZIONALE

Ingresso euro 15

Direzione e coreografia: Piergiorgio Milano

Performer: Lucia Brusadin, Andrea Cerrato, Piergiorgio Milano

Musica dal vivo: Raffaele Rebaudengo

Costumi: Jennifer Defays, Emanuele Borello

Disegno luci: Gianni Melis

Costruzione struttura: Florian Wenger

Tecnico di scena: Fabio Tomaselli

Produzione: Gelsomina

Manifesto: Alessandro Gallo

Grafica: Luca Tagliafico

In collaborazione con: Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Electropark

Con il sostegno di: Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena”

E con il sostegno di: Cambiaso Risso Marine, Finsea, Rimorchiatori Riuniti, Ignazio Messina; Gruppo Cauvin, Cressi Sub, Molo Vecchio Marine Yacht Supplies

Grazie a: Apnea Center, Drafinsub, Giovanni Maia, Luca Lugari, Clara Storti, Elisa Melis, Chiara Cardona, Antonio Arnone, Enrica Boringhieri, Giorgio Distante, Alice Valerie Doucet, Chiara Fasano, Sait Kruger, Quentin Alart

Vague, in prima nazionale il 24 settembre, è uno spettacolo site-specific di circo e danza contemporanea sulla spiaggia.

Piergiorgio Milano ne firma direzione e coreografia continuando la sua ricerca artistica di confine tra teatro, danza contemporanea e circo di creazione, centrata su un movimento capace di prendere vita direttamente in ambiente, per costruire un nuovo racconto sensibile e vigorosamente spettacolare, con al centro il rapporto tra essere umano e natura.

Dopo l’esperienza pluriennale di creazioni sulla montagna e le pareti di roccia (“White out” e “Au Bout des doigts”, entrambe ancora in tour in Italia e in Europa) scenario diventano il mare e la spiaggia. 

Tre corpi escono dalla sabbia come alghe, creature marine mosse dalla corrente, la coreografia è fluida, densa, delicata e allo stesso tempo umile e ostinata Gli interpreti raggiungono lentamente il bagnasciuga e scompaiono nel mare scuro. Una struttura – scultura galleggiante si innalza a 6 metri dalla superficie con le sue vele bianche.

Come su una minuscola imbarcazione che non ha una rotta da seguire, i danzatori sono sospesi sopra l’alto mare aperto. Danzano su un’onda che continuamente ritorna su sé stessa, “che unisce due mondi incongiungibili” – il mare e l’essere umano – “che si hanno davvero solo nel momento in cui si perdono” e ritrovano la possibilità di una nuova armonia.

Attraverso l’esperienza collettiva della meraviglia, la coreografia è una riflessione sulla fragilità degli ecosistemi costieri e marini e sulla nostra relazione con essi.

La spiaggia, come ambiente offeso e troppo spesso volgarizzato, diventa il teatro: il palcoscenico il mare, le quinte il fondo marino, il proscenio il bagnasciuga.

La performance unisce danza contemporanea, acrobatica circense, danza aerea e verticale, dando spazio ad assoli e momenti corali.

Il progetto ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

DOMENICA 25 SETTEMBRE

ORE 16:00 – 17:30 – 19:00 SESTRIERE DEL MOLO, PARTENZA DA PIAZZA RENATO NEGRI  OUTDOOR

AMIGDALA

Coreografia di Lara Guidetti

Testi di Saverio Bari con l’assistenza di Gianluca Bonzani

Musiche originali e sound design Francesco Arcuri

Visual Nani Waltz

Con Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Luis Fernando Colombo, Gioele Cosentino, Matteo Sacco,

Produzione Sanpapié e MILANoLTRE Festival

Con il supporto di Teatri di Vita/programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna e Officine CAOS/Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva Regione Piemonte nell’ambito del Progetto CURA 2021

In collaborazione con Cluster Tav-TechForLife Cluster Lombardo Tecnologie per gli Ambienti di Vita, Dott.ssa Antonella Monteleone, Istituto IEO e i pazienti del progetto We Will Care

Max 40 persone

Amigdala è un’esperienza partecipata attraverso spazi urbani e naturali, architetture, edifici e paesaggi in cui gli spettatori sono invitati ad entrare nella performance stessa, mediante un sistema di cuffie silent-disco che annulla le distanze e rinuncia ai filtri.

E’ una provocazione e un gioco, un invito e un’occupazione, una danza macabra per esorcizzare la paura e ripristinare il rito della festa.

Lo spettacolo esplora cosa accade nelle nostre amigdale cerebrali nel punto di rottura e trasformazione, indaga quali sono le nostre comuni dinamiche di reazione e percezione e come la nostra intelligenza emotiva, corporea e sociale si comporta di fronte al cambiamento.

Il meccanismo del trauma viene trattato come quell’avvenimento prodotto nell’organismo – inteso come corpo umano, corpo sociale, spazio comune e tempo percepito – da qualsiasi agente capace di un’azione improvvisa e rapidissima, che provoca modificazioni generali, cambiamento, trasformazione, evoluzione.

È un’opera corale, una danza pagana ed attuale che celebra l’individuo come parte fondamentale di sistemi allargati che si rompono e si ricostruiscono nella giostra dell’esistenza e del tempo. È un organismo danzante unico, un corpo sociale frammentato in continua metamorfosi che si sfida nella caduta e nel cambiamento, diventando scenario di dinamiche inafferrabili, esorcizzando con il corpo la paura della diversità e dell’ignoto, perdendo identità ed inventandone di nuove.

ore 17:00- TEATRI DI S. AGOSTINO –  FOYER TONINO CONTE

I CAPOLAVORI DI SHAKESPEARE A PASSO DI DANZA – GEDI EDIZIONI

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

con Francesca Camponero – autrice

Partendo dalla considerazione di quanto numerosi siano stati nella danza i coreografi attratti dalle opere di Shakespeare da sempre materiale ricchissimo per tipologie dei personaggi, intrecci, complessità e varietà dei caratteri, Francesca Camponero giornalista, autrice e critico teatrale presenta il suo libro I CAPOLAVORI DI SHAKESPEARE A PASSO DI DANZA, Gedi edizioni, che mette in relazione le grandi opere shakespeariane con i balletti che da esse hanno preso forma.

Dal comico al drammatico, attraverso le mille sfumature psicologiche che caratterizzano gli esseri umani, la drammaturgia shakespeariana ha toccato principalmente il tema dei rapporti amorosi in tutte le loro sfumature, ma  anche quelli della morte e della follia, temi che hanno ispirato anche  l’immaginario dei grandi nomi della storia del balletto e dei grandi compositori come Prokofiev, Mendelsshon e il contemporaneo Schniktte.

Umberto Eco diceva: “Un testo è consegnato alla storia, alla nostra esperienza, al nostro gusto, al nostro giudizio; ciò che lo rende eterno è la sua capacità di parlare ad ogni epoca, anche a diversi livelli di competenza culturale”.

Tanti gli importanti titoli del balletto di repertorio che hanno preso spunto dalle tragedie shakespeariane: in primis Romeo e Giulietta, labirinto di passioni il cui cuore pulsante è il campo di battaglia nel quale si sono confrontati, fra centinaia di coreografi, John Cranko, Kenneth MacMillan, Rudolf Nureyev, Alexey Ratmansky.

E poi Sogno di una notte di mezza estate, favola regale onorata, tra gli altri, da George Balanchine, John Neumeier, Frederick Ashton. Anche Otello, è stato oggetto di interesse di vari coreografi. Ricordiamo l’insuperabile The Moor’s Pavane (1949) di Josè Limon che ha trovato una sintesi perfetta con la tragedia di Shakespeare, ma vi sono anche la versione di John Neumeier e quella di Fabrizio Monteverde creata per l’Opera di Roma.

BIO

Francesca Camponero è giornalista, critico di teatro e danza. Diplomata in “regia teatrale” presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, ha lavorato per il quotidiano IL GIORNALE dal 2005 al 2013. Docente corsi di laurea all’Università di Genova – DAMS, Polo Imperia dal 2009 al 2011. Attualmente è giornalista freelance, inviato per la rivista di arte e cultura ArtsLife.

Il suo monologo TILLY ha vinto tre premi alla drammaturgia:

–           Premio Passione Drammaturgia III Edizione

–           Premio Nuovi Autori Italiani 2013 (Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron)

–           Premio Aktoris I Edizione

Il suo libro INCONTRI (davanti e dietro le quinte) ha vinto il Premio letterario “La mia storia 2014″. Il libro è edito in formato e-book dalla casa editrice Liber Iter di La Spezia ed in formato cartaceo dalla casa editrice Edizioni Montag.

Il suo racconto “La valigia blu e i marzapane”, dedicato a Claudio Abbado, ha vinto il Primo Premio del CONCORSO NAZIONALE PREMIO “SALVATORE GALANTI”- 1^ Edizione 2015

Il suo racconto “La sala d’attesa” ha vinto il Primo Premio del Concorso Internazionale “Dei due mari” – 2° Edizione 2015.

La sua commedia “Un tavolo per quattro” ha vinto il 2° Premio Efesto Città di Catania Edizione 2016 – Sezione Teatro.

ORE 18.30 TEATRI DI S. AGOSTINO – SALA TRIONFO

HAMLET PUPPETT

PROGETTO SONORO PER SPETTRO, SPVENTAPASSERI E CHITARRA ELETTRICA

Di e con Michela Lucenti
E con Michele Calcari
Immagini Giorgina Pi
Musiche originali di Paolo Spaccamonti

Supervisione sonora Valerio Vigliar
Disegno sonoro Tiziano Scali / Paolo Panella
Disegno luci Andrea Gallo

Assistente alla creazione Maurizio Camilli

Produzione Balletto Civile – Bluemotion/Angelo Mai – Blucinque

In collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro

Con il sostegno di MIC

Lo spettacolo dalla forte impronta musicale nasce dall’incontro artistico tra Michela Lucenti, Paolo Spaccamonti, Giorgina Pi e Valerio Vigliar. Una ballad-perfomance sulle vicende dell’Amleto viste con lo sguardo dello Spettro del padre.

Una performance che unisce immagini video, musica, canto, recitazione e danza, fuse insieme e tese a un medesimo scopo: riflettere sull’essenza della vita e dell’arte, sul senso dell’essere eredi.

Un’installazione avvolta da una sonicsphere, generato dalle distorsioni elettriche di una chitarra-cardiogramma, pulsazioni, un flusso continuo di suono dal quale nascono delle songs, che diventano dei ritornelli che si fissano nella testa dello spettatore.

Il famoso monologo – alla fine del primo atto – viene indagato decostruito e ri-assemblato; le rivelazioni che il fantasma del vecchio Re fa a suo figlio sono il motore di tutta la trama

Amleto aspetta, danza in maniera ossessiva, frammentata, sta di guardia con la speranza che lo spettro riappaia, Snocciola pezzi di monologo che diventano dei refrain semplici dentro una musica istintiva come un disco alla Nick Cave con qualcosa che alla fine rimane in testa.

Amleto, a sua volta fantasma di se stesso, è un fantoccio del teatro, uno spaventapasseri che prende vita e guarda il mondo, da un nuovo punto di vista, cercando di capire quale sia la sua eredità, quale Il peso dei padri non su ognuno di noi. Siamo orfani in questo occidente senza eredi.

Quante volte ci chiediamo se sia meglio essere o non essere, forse dormire…

Essere o non essere, è ancora questo il problema?

ORE 19:30 VOLTRI – SPIAGGIA DEI BAMBINI OUTDOOR

VAGUE – SITE-SPECIFIC CREATION FOR SEASIDE AND DEEP WATER

PRIMA NAZIONALE

Direzione e coreografia: Piergiorgio Milano

Performer: Lucia Brusadin, Andrea Cerrato, Piergiorgio Milano

Musica dal vivo: Raffaele Rebaudengo

Costumi: Jennifer Defays, Emanuele Borello

Disegno luci: Gianni Melis

Costruzione struttura: Florian Wenger

Tecnico di scena: Fabio Tomaselli

Produzione: Gelsomina

Manifesto: Alessandro Gallo

Grafica: Luca Tagliafico

In collaborazione con: Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Electropark

Con il sostegno di: Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena”

E con il sostegno di: Cambiaso Risso Marine, Finsea, Rimorchiatori Riuniti, Ignazio Messina; Gruppo Cauvin, Cressi Sub, Molo Vecchio Marine Yacht Supplies

Grazie a: Apnea Center, Drafinsub, Giovanni Maia, Luca Lugari, Clara Storti, Elisa Melis, Chiara Cardona, Antonio Arnone, Enrica Boringhieri, Giorgio Distante, Alice Valerie Doucet, Chiara Fasano, Sait Kruger, Quentin Alart

Vague, in prima nazionale il 24 settembre, è uno spettacolo site-specific di circo e danza contemporanea sulla spiaggia.

Piergiorgio Milano ne firma direzione e coreografia continuando la sua ricerca artistica di confine tra teatro, danza contemporanea e circo di creazione, centrata su un movimento capace di prendere vita direttamente in ambiente, per costruire un nuovo racconto sensibile e vigorosamente spettacolare, con al centro il rapporto tra essere umano e natura.

Dopo l’esperienza pluriennale di creazioni sulla montagna e le pareti di roccia (“White out” e “Au Bout des doigts”, entrambe ancora in tour in Italia e in Europa) scenario diventano il mare e la spiaggia. 

Tre corpi escono dalla sabbia come alghe, creature marine mosse dalla corrente, la coreografia è fluida, densa, delicata e allo stesso tempo umile e ostinata Gli interpreti raggiungono lentamente il bagnasciuga e scompaiono nel mare scuro. Una struttura – scultura galleggiante si innalza a 6 metri dalla superficie con le sue vele bianche.

Come su una minuscola imbarcazione che non ha una rotta da seguire, i danzatori sono sospesi sopra l’alto mare aperto. Danzano su un’onda che continuamente ritorna su sé stessa, “che unisce due mondi incongiungibili” – il mare e l’essere umano – “che si hanno davvero solo nel momento in cui si perdono” e ritrovano la possibilità di una nuova armonia.

Attraverso l’esperienza collettiva della meraviglia, la coreografia è una riflessione sulla fragilità degli ecosistemi costieri e marini e sulla nostra relazione con essi.

La spiaggia, come ambiente offeso e troppo spesso volgarizzato, diventa il teatro: il palcoscenico il mare, le quinte il fondo marino, il proscenio il bagnasciuga.

La performance unisce danza contemporanea, acrobatica circense, danza aerea e verticale, dando spazio ad assoli e momenti corali.

Il progetto ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

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