Proseguono a Genova, sul palcoscenico e con eventi itineranti, gli spettacoli di VIETATO BALLARE, settima edizione della rassegna internazionale di danza Resistere e Creare, a cura di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Balletto Civile.
Dal Teatro della Tosse a quello del Ponente, da Piazza Sarzano al Sestiere, spettacoli e incursioni urbani con grandi ospiti italiani ed internazionali, ecco il programma degli appuntamenti del 6 e 7 ottobre.
MERCOLEDI 6 OTTOBRE
ORE 18 PIAZZA SARZANO
GOCCE
Musica di A.C.Villani, B.Evans
Composizioni originali di F.Loredan/M.Moro/G.Mucchi
Coreografia di F.Loredan
ingresso libero; per iscrizioni al workshop resisterecreare@teatrodellatosse.it
Gocce sarà la restituzione pubblica del seminario su movimento, voce e body music condotto da Federica Loredan con dieci donne in occasione della Rassegna Resistere e Creare. Gocce è la creazione che Federica Loredan dedica agli antichi mestieri, dopo un lungo lavoro di interviste, ricerche, famiglia, tradizioni. La figura della lavandaia prenderà vita nell’intreccio tra l’Hip hop e una tecnica antichissima come il Body percussion. Composizioni ritmiche originali e tradizionali, gesti rituali legati a una figura purificatrice, al fiume e al simbolismo dell’acqua, elemento primordiale e femminile. Le donne in scena non solo incarnano le proprie storie ma rappresentano un personaggio collettivo, la saggezza popolare, l’archetipo femminile, un punto di vista.
ORE 18 SESTIERE DEL MOLO – ITINERANTE
SWANS
direzione Artistica di Giovanni Di Cicco. In collaborazione con DEOS danse ensemble opera studio
Swans è uno spettacolo itinerante di danza contemporanea. Incursioni urbane di 20 danzatori che, in un continuo sconfinamento tra astratto e grottesco, propongono una rielaborazione personale del “Cigno” di Camille Saint-Saen. Nella creazione, la natura di ogni danzatore si appoggia alla tradizione del cigno e del suo mito per arrivare alla propria interpretazione personale.
ORE 20.30 TEATRO DELLA TOSSE SALA TRIONFO
TRACES
Regia e coreografia Wim Vandekeybus
Selezionato come una delle migliori performance del 2019, torna al Teatro della Tosse con la sua ultima creazione, il visionario coreografo belga Wim Vandekeybus. Il titolo, Traces, rimanda alle tracce, le tracce che hanno segnato il suo percorso di ricerca artistico e personale, caratterizzato da un ritorno all’istinto, all’impulsività e all’intensità delle emozioni primordiali. La performance è un viaggio attraverso la travolgente natura rumena e le sue foreste primordiali, luogo simbolico e fonte di ispirazione, che ha stimolato l’immaginario e la fantasia del coreografo. La coreografia, come afferma Vandekeyus nelle note di regia, risente delle testimonianze in bianco e nero del fotografo ceco Josef Kouldelka sui viaggi dei gitani in Romania. Traces indaga la natura umana e la dis-umanità, sul confine più o meno labile che separa l’uomo dalla natura e dunque da se stesso. In scena dieci ballerini, crogiolo di culture e nazionalità diverse, danno forma all’energia attraverso il corpo, che diviene così veicolo di infinite possibilità, celebrando il passaggio dal piano individuale al piano collettivo. E’ un corpo animale, danzante, primitivo e universale.
GIOVEDI 7 OTTOBRE
ORE 19 TEATRO DEL PONENTE
ANAPODA
di e con Federica Aloisio e Sabrina Vicari, costumi Consuendi, musiche Angelo Sicurella, produzione PINDOC
ingresso 8 euro, Anapoda+Dia-logs 10 euro
Anapoda – dal greco sottosopra – nasce dall’urgenza di capovolgere ogni logica sfidando la percezione visiva ordinaria e giocando con i propri miti e mostri interiori, per farli incontrare con lo sguardo di chi, osservando a sua volta, capovolgerà ancora la visione seguendo la propria percezione razionale ed emotiva. Un giro di giostra, di occhi, di maschere e identità ispirate all’immaginario della fotografa spagnola Ana Hell. Due donne dall’aspetto bizzarro vengono catapultate in un mondo sottosopra nel quale il cielo diviene pavimento in una continua illusoria percezione del corpo.
ORE 21.00 TEATRO DEL PONENTE
DIA –LOGOS
Mechanical Monkeys, Coreografia Simone Maier, danzatori Giorgia Raffetto, Giulia Castagnola, musica Aaron Martin, Machinefabriek, Christof Littman, Mika Vainio
ingresso 8 euro
Un passo a due in cui viene tratteggiato l’incontro fra una danzatrice e la parte più profonda di sé stessa, dal quale emerge l’importanza della lettura della propria dimensione emotiva e razionale, in bilico tra conscio e inconscio. La coreografia si sviluppa in tre momenti, che mettono in luce il desiderio della ricerca dei propri valori, dell’amore, della conoscenza dei propri limiti, dell’accettazione dei propri demoni interiori e dello sforzo investito nel vivere la vita attivamente. La collaborazione tra Aaron Martin e Machinefabriek accompagna musicalmente l’introduzione coreografica. Simone Maier, danzatore professionista diplomato al Teatro alla Scala, è direttore di Mechanical Monkeys, una nuova realtà di danza contemporanea genovese. Il suo progetto di ricerca coreografica è volto all’esplorazione di concetti astratti, immagini e storie di vissuti.
ORE 20 TEATRO DELLA TOSSE FOYER
LO
micro installazioni a cura di Michela Lucenti, azioni fisico drammaturgiche create da Attilio Caffarena, Elena Balestracci
ingresso libero
Piccole visioni sul potere del corpo per un’indagine sul desiderio. Suggestioni che partono da Lolita di Vladimir Nabokov. “La mente che tutto cancella la carne placare non può.
ORE 20.30 TEATRO DELLA TOSSE SALA TRIONFO
FIGLI DI UN DIO UBRIACO
Balletto Civile/Orchestra Cremona Antiqua
incursioni fisiche su madrigali di Claudio Monteverdi
ideazione e coreografia Michela Lucenti
direzione musicale Antonio Greco
drammaturgia Maurizio Camilli, Emanuela Serra
musiche di Claudio Monteverdi, Barbara Strozzi, Salomone Rossi, Isabella Leonarda, Alessandro Piccinini
Spazio sonoro: Guido Affini / Disegno luci: Stefano Mazzanti / Costumi: Chiara Defant / Assistente di produzione: Ambra Chiarello
Danzato e creato con: Maurizio Camilli, Loris De Luna, Michela Lucenti, Maurizio Lucenti, Alessandro Pallecchi, Matteo Principi, Paolo Rosini, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Elisa Spina, Demian Troiano
e per la prima volta in scena Era Affini
ingresso 15 euro
Figli di un Dio Ubriaco è il ritorno di Balletto Civile alla scena dopo il lockdown, uno spettacolo con un cast enormemente numeroso, dai 9 ai 76 anni, un affresco dolente di antieroi. Creato come un film dal montaggio serrato, ingloba la meravigliosa partitura dei Madrigali di Monteverdi come una terra antica e fertile sulla quale costruire un possibile fragile futuro.
Il progetto è ispirato dalla commissione fatta alla Compagnia di un nuovo spettacolo su musica barocca. E fulcro del barocco è il corpo in movimento: un corpo umano insieme titanico, imperfetto, fragile e dinamico, che diventa la dismisura narcisistica di tutte le cose, il corpo di creature in continuo cambiamento, fatto di eroi umani generati da un meraviglioso Dio fragile, imperfetto, dionisiaco, che ci unisce nel continuo sperimentarci al cambiamento.