Una giovane volpe è stata aggredita martedì nel bosco di Santo Stefano d’Aveto e salvata prima dalle guardie zoofile Oipa, poi dai veterinari di ENPA Genova, che l’hanno operata d’urgenza per oltre due ore.
L’operazione stessa, qualora avesse esito positivo (la prognosi è riservata) comprometterà quasi sicuramente la sua libertà.
Non è possibile stabilire esattamente l’entità dell’animale che ha aggredito il giovane esemplare di volpe, ma la tipologia della ferita, spiega su Babboleo News il Presidente Nazionale ENPA Massimo Pigoni, suggerisce un cane domestico.
“Deve esserci un’atteggiamento più responsabile dei padroni” spiega Pigoni. “Bisogna controllare i nostri animali ed essere coscienti”.
Probabilmente, per colpa di un padrone incauto che ha lasciato il suo cane libero, come spesso purtroppo succede nei boschi, questo animale selvatico ha patito molto: la volpe è stata infatti spolpata fino all’osso dalle larve che hanno attaccato la ferita.
Questo spiacevole episodio, che potrebbe avere un lieto fine solo grazie all’umanità del personale Oipa e ENPA, non fa altro che sottolineare l’importanza di tenere i propri cani al guinzaglio, soprattutto in territori popolati dalla fauna selvatica: i padroni hanno responsabilità, non solo nei confronti del proprio animale domestico, ma anche in quelli della fauna selvatica, fondamentale per la biodiversità.
Inoltre, tenere al guinzaglio il proprio cane è importante per la sicurezza del cane stesso: in questo caso, infatti, l’incontro è avvenuto con una piccola volpe, e il cane ha avuto la meglio. Ma di fronte a un cucciolo di cinghiale, se arrivasse la mamma… per il cane sarebbero guai.