Questa mattina al Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale a Genova “Oltre la norma – progettare per tutti“, il convegno proposto dall’Ordine degli Architetti PPC di Genova, a cura della Commissione Pari Opportunità, per mettere in luce nuovi modi di integrare progettazione e accessibilità attraverso la collaborazione e sinergia tra professionisti, associazioni e amministrazioni.
Un appuntamento per condividere ed illustrare le buone prassi in Italia e all’estero grazie a un confronto tra enti pubblici, consulta e progettisti sul significato di città inclusiva e di design universale, ma anche per parlare di spazi aperti e edifici pubblici inclusivi, partendo dall’eliminazione delle barriere architettoniche e arrivando così “oltre la norma”, ovvero a tutti quegli aspetti che contemplano le sfumature delle relazioni tra l’utente e lo spazio.
“E’ l’ora di abbattere la parola ‘barriera’, perchè tutto può esserlo” – commenta Angela Gambardella, consigliere Ordine Architetti PPC di Genova – “bisogna essere consapevoli che ogni scelta comporta la soddisfazione di alcune relazioni e non di altre, per questo si invita a progettare coinvolgendo la multi-sensorialità”.
Un particolare sguardo agli spazi aperti e gli edifici pubblici inclusivi in Europa da parte dell’architetto Valia Galdi, specializzata in benessere ambientale. “L’idea è quella di contribuire a diffondere e sviluppare una consapevolezza progettuale maggiore rivolta ad un’integrazione completa degli aspetti di accessibilità nel progetto – racconta ai microfoni di Radio Babboleo – senza ridurli ad aspetti secondari di adempimento normativo ma facendoli diventare una parte importante del progetto”.
“Focalizzare l’attenzione sul fatto che l’accessibilità per tutti non è solo un problema di abbattimento architettoniche ma è un problema più grosso di abbattimento delle barriere relazionali – spiega l’assessore all’urbanistica del Comune di Genova Mario Mascia – risponde a un’esigenza di tutti i cittadini per creare delle reti di benessere urbano e ambientale che siano fruibili da tutti“.