Si è svolta oggi, tra le 11 e le 12, la prima verifica integrata del trasporto urbano e extraurbano di Amt. In piazza Brignole, a Genova, 24 controllori appartenenti a entrambe le divisioni (urbana e extraurbana) hanno lavorato in maniera congiunta verificando i titoli di viaggio (biglietti e abbonamenti) di circa 1600 viaggiatori. Il tasso di evasione è stato del 5,5%, una percentuale leggermente inferiore a quello delle verifiche effettuate nel 2020.
“E’ un segnale confortante, perché nel 2020 il tasso di evasione era aumentato rispetto al 2019” commenta Maurizio Beltrami, presidente e amministratore unico di Amt. “Non possiamo dire che sia un dato accettabile, perché l’evasione va azzerata. Ma non è nemmeno un dato critico. E il calo rispetto al 2020 trasferisce un messaggio di positività e di ritorno alla normalità”.
Beltrami è poi tornato sullo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Genova, secondo cui il rischio di contagio covid a bordo dei bus Amt sarebbe pressoché nullo, anche a capienza piena, se tutti indossassero la mascherina. UniGe ha precisato in queste ore che lo studio non è applicabile a tutti i mezzi di trasporto, ma esclusivamente a autobus urbani che soddisfino determinati requisiti (percorrenza a bassa velocità, frequenti fermate e sistema di ventilazione).
“Lo studio ci aiuta a trasferire un messaggio di fiducia ai passeggeri, che ora sanno che viaggiare sui nostri mezzi urbani è sicuro” spiega Beltrami. “Determinate condizioni, tra cui le mascherine e il ricambio d’aria, fanno in modo che la probabilità di contagio sia ridotta. Questo è il messaggio che a noi interessava: rassicurare i passeggeri. Poi decideranno i politici che uso fare di questo studio”.