L’ ascensore di Villa Scassi, l’impianto ad alta tecnologia che collega la parte bassa di Sampierdarena al suo ospedale, inaugurato nel 2016 è fermo ormai da due anni consecutivi senza aver mai funzionato a dovere; nei prossimi giorni potrebbe avere il via libero per la riapertura
Ad aprire uno spiraglio è stato l’assessore alla mobilità Matteo Campora che ieri in consiglio comunale ha risposto a un’interpellanza ” Entro fine gennaio ci aspettiamo che arrivi il verbale che consente la riapertura dell’impianto, e non appena arriverà saremo in grado di avviare questo impianto su cui l’amministrazione ha investito molti soldi”
L’ascensore, realizzata da Maspero, era costato 4,3 milioni coperti solo in parte da fondi europei. L’ultimo collaudo, nel dicembre 2019, aveva dimostrato la necessità di ulteriori interventi dopo quasi un anno di chiusura per lavori da parte della Ilset, la ditta che ha in carico la manutenzione, subappaltata a sua volta alla Maspero. A rallentare tutto ci si è messa poi l’emergenza Covid.
L’impianto di risalita verticale di Villa Scassi è un piccolo gioiello di tecnologia. La cabina percorre un tratto in orizzontale lungo il vecchio tunnel pedonale, poi sale per 26 metri fino al piano di corso Onofrio Scassi, senza mai doversi staccare dalla fune. Questa è la caratteristica che lo differenzia dell’ascensore di Montegalletto, sopra la stazione Principe. Un meccanismo tanto complesso quanto fragile, visto che dalla data della prima inaugurazione – celebrata nel 2016 dopo nove anni di chiusura – non ha praticamente mai funzionato a dovere.
Anche l’amministratore unico di Amt, Marco Beltrami, ai microfoni di Babboleo News ha confermato che l’ascensore potrebbe aprire entro il mese di febbraio