“Nessuna denuncia, solo sfottò”. Sono queste, in estrema sintesi, le dichiarazioni di Fulvio Comini, lo storico tifoso della Sampdoria che con l’amico Claudio Bosotin ha presentato un esposto per far togliere la bandiera del Genoa sullo scoglio di Boccadasse. Dopo l’effettiva rimozione del vessillo sui social è infiammata la polemica, con i genoani su tutte le furie per l’eliminazione di quello che viene ritenuto un simbolo storico della fede rossoblù, sistemato a Boccadasse per la prima volta negli Anni Settanta e riposizionato dall’ex allenatore Blessin e da un gruppo di pescatori ad agosto. Oggi, a Babboleo News, Fulvio Comini fa alcune precisazioni sulla vicenda.
“Voleva essere, ed è tuttora, un menaggio, ma ha preso una piega sbagliata” dice. “Abbiamo fatto un esposto ad agosto, poi i tempi burocratici hanno fatto sì che si togliesse la bandiera in un momento sbagliato, proprio pochi giorni dopo la morte di Sinisa (Mihajlovic, ndr), quando avevamo anche ringraziato i tifosi genoani per la vicinanza”.
“La cosa più importante, che tengo a dire, è che non abbiamo mai denunciato nessuno e mai lo faremo” conclude. “Non ho nemmeno denunciato il ladro che mi è entrato in casa, figuriamoci se denunciamo alcuni pescatori. Abbiamo solo mandato una mail al demanio e poi presentato un esposto, che è semplicemente una domanda, non una denuncia”.
Intanto, secondo indiscrezioni circolate sui social, mercoledì 28 dicembre i tifosi del Genoa si sono dati appuntamento davanti alla Chiesa di Boccadasse per riposizionare la bandiera sullo scoglio.