Grazie ai vari bonus che hanno messo in moto un ampio processo di riqualificazione , il settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di grande espansione. Basti pensare alle grandi opere che già sono iniziate e a quelle che inizieranno: la nuova Diga del Porto di Genova, l’Aurelia di levante e ponente, la diga di Vado e tutte quelle dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Dopo la pandemia il settore ha avuto un indice del +25% e quest’anno si conferma il trend” – racconta Federico Pezzoli, Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria – “un boom legato ai bonus 110%, alla rigenerazione urbana dei quartieri popolari e alle grandi opere, rallentato però dalla mancanza di manodopera in tutta Italia e più volte denunciato dalle associazioni datoriali“.
Proprio per far fronte a questo problema, ormai noto in tutta Italia, la Fillea Cgil lancia un appello a Regione Liguria per il coinvolgimento attivo attraverso il finanziamento di corsi di formazione dedicati a giovani, immigrati e personale espulso dai processi produttivi in modo da colmare la lacuna della mancanza di specializzazione e dare nuovo impulso all’occupazione. “In questo modo si risponderebbe alle esigenze delle aziende e di chi cerca lavoro, di chi lo ha perso e deve riconvertirsi e di chi, straniero, vuole integrarsi costruendosi un futuro migliore nel nostro Paese” – spiega Pezzoli -“Gran parte delle indicazioni europee promuovono azioni volte ad una crescita inclusiva e di qualità e volta alla riduzione delle disuguaglianze. Anche noi, in Liguria, potremmo fare la nostra parte“.