Un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dal Centro Sportivo Italiano a causa del caro prezzi che sta colpendo duramente tante società che, alle porte della ripartenza stagionale, rischiano il collasso. Il CSI rappresenta ad oggi oltre 400 realtà in Liguria, 200 solo a Genova, alcune delle quali hanno già dichiarato di darsi tempo fino al termine dell’anno per chiudere o tagliare drasticamente i servizi (come personale, docce, riscaldamento..) se non arrivano a strettissimo giro interventi economici sostanziali sia a copertura delle bollette già arrivate, sia quelle prossime. “Questo significherà palestre non riscaldate, acqua fredda, per non parlare del taglio delle altre spese” – racconta Enrico Carmagnani, presidente del CSI di Genova – “Un colpo definitivo dopo gli anni già disastrosi del Covid. Sentiamo parlare di elezioni, ma mai di soluzioni reali e concrete“.

Interviste
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