La Spezia, dopo aver raggiunto l’importante risultato della dismissione della centrale termoelettrica a carbone, dopo 59 anni di attività, vede arrivare l’inaspettato via libera dal Governo a ENEL per riconvertire lo stabile in un nuovo impianto produttivo a turbogas.
Questa decisione ha scosso gli spezzini e l’amministrazione locale che ha deciso di fare ricorso al TAR contro la “Valutazione di Impatto Ambientale” rilasciata dai ministri della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e della Cultura Dario Franceschini sulla centrale a turbogas in città.
“Il ricorso è un atto dovuto perchè non vogliamo che si brucino 6 milioni di metri cubi di gas al giorno in centro città” dichiara il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, a Babboleo News. “In modo coerente e trasparente abbiamo detto ad Enel che non vogliamo la centrale a turbogas ma vogliamo investimenti in energie rinnovabili non inquinanti”
“Nella democrazia moderna i comuni e le province dovrebbero essere competenti nella vita delle persone. Per scelte così importanti il territorio non può solo subire i danni e le passività” aggiunge Peracchini. “La Repubblica deve tornare ad avvicinarsi ai cittadini e fare i loro interessi“.