Si chiama Elisabetta Canepa, ha 32 anni ed è una “ingegnetta”, come la chiamano gli amici per la sua doppia abilitazione a ingegnere civile e architetto. E’ la ricercatrice genovese di UniGe vincitrice della borsa di studio “Marie Curie” che le permetterà di volare sei mesi in Danimarca e poi 2 anni in Kansas, dove studierà gli effetti dell’architettura sulla psiche umana.
Elisabetta, seguita in questo percorso accademico dai proff. Valter Scelsi (dipartimento di Architettura e Design), Anna Fassio e Laura Avanzino (dipartimento di Medicina sperimentale), è nata e cresciuta nel capoluogo ligure, nonostante entrambe i genitori siano originari di Biella. Dopo gli studi classici al Liceo D’Oria di Genova si iscrive in UniGe e sceglie un percorso quinquennale integrato delle facoltà di ingegneria e architettura.
Ora il viaggio oltreoceano, alla Kansas State University, nel team del professor Bob Condia. I ricercatori della KSU cercheranno di capire come e perché certi spazi, colori e riflessi di luce ci emozionano più di altri, verificando le risposte coscienti (tramite questionari), corporee (battito cardiaco, respirazione, sudorazione…) e neurofisiologiche.
Un’esperienza biennale al termine della quale Elisabetta tornerà a Genova per perfezionare i suoi esperimenti grazie agli strumenti del dipartimento di Medicina sperimentale dell’Ospedale San Martino.
Ascolta l’intervista integrale a Elisabetta Canepa, eccellenza genovese e ligure nel campo della ricerca: