Secondo gli ultimi dati Istat dei 444mila occupati in meno registrati in Italia in tutto il 2020, il 70% è costituito da donne.
La pandemia sta agendo in un contesto, italiano e globale, dove le disparità di genere nel mondo del lavoro erano una criticità già prima dell’emergenza sanitaria. Il gender pay gap mondiale, cioè la differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini, è intorno al 20%.
Intrappolate nella costruzione sociale per cui il carico della cura e della famiglia deve gravare sulle loro spalle, le donne italiane hanno visto in questo 2020 aumentare il loro lavoro, con lo smart working che si è sovrapposto agli impieghi domestici senza più la possibilità di una separazione spaziale degli stessi.
Anche in Liguria lo squilibrio di genere permane, un pò meno ampio rispetto a quello che si registra a livello nazionale. Nella Regione il tasso di occupazione maschile è al 53,5%, oltre quindici punti in più di quello femminile e il tasso di disoccupazione è al 9,2% per gli uomini e al 12,2% per le donne.
Con Sheeba Servetto, segretaria regionale Uil Liguria, ai microfoni di Babboleo News, abbiamo fatto il punto sulla situazione del lavoro femminile nella nostra Regione e le possibili soluzioni per risolvere questa situazione.