All’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 si è affiancata quella, conseguenziale, economica. Sono cinque milioni i poveri assoluti in Italia che corrispondono a circa 1700 famiglie. Numeri che devono far riflettere e che sono in aumento anche a Genova, dove a causa del covid sono aumentate le richieste alla Comunità di Sant’Egidio, che ha registrato in questi mesi il 35-40% in più di richieste. Alla base delle richieste il sostegno alimentare immediato, stiamo parlando di persone che non riescono neanche a reperire il cibo per sfamarsi nell’arco di una giornata. “Si è accentuato il divario tra chi stava bene e continua a vivere in una buona condizione e chi è piombato in una situazione di vera povertà”, spiega ai microfoni di Babboleo News Andrea Chiappori, responsabile per la Liguria della Comunità di Sant’Egidio. Tra coloro che si sono rivolti a Sant’Egidio ci sono lavoratori prepari, persone che prima della pandemia riuscivano, magari a fatica, ad arrivare alla fine del mese e che ora, causa anche la perdita del lavoro, hanno bisogno di un sostegno concreto. Tra gli insospettabili ci sono anche loro, gli anziani, lo “zoccolo duro” delle famiglie. “Alle persone anziane, spesso, non bastano più le pensioni perché con quelle devono aiutare i figli che magari sono rimasti disoccupati, e allora vengono da noi a chiederci un pacco alimentare”, fotografa la situazione Andrea Chiappori. Nel frattempo, la fine dell’anno è oramai dietro l’angolo e la Comunità di Sant’Egidio, anche nelle giornate che salutano il 2020 e aprono le porte al 2021, farà sentire il proprio appoggio a tutti i bisognosi di Genova, con diverse attività in programma. Ascolta l’intervista completa ad Andrea Chiappori, responsabile per la Liguria della Comunità di Sant’Egidio.

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