Nuove testimonianze raccolte nel gruppo Facebook “Covid-Genova/ Testimonianze – Azioni – Soluzioni”, formato da cittadini genovesi per far fronte alla confusione sulle informazioni relative ai casi di Covid 19, ci raccontano dei numerosi problemi che gli utenti genovesi si trovano ad affrontare.
Un milione di italiani contagiati dalla nuova variante, che corre veloce. Moltissimi cittadini si trovano in balia di se stessi, dato che la Asl è oberata di lavoro e non può occuparsi di tutti. Sono veri e propri buchi neri che riguardano principalmente due categorie: i cosiddetti malati fantasma e i malati in attesa di chiusura della pratica.
“I malati fantasma sono quelli che si sono ammalati, hanno fatto in proprio i tamponi di routine, hanno aperto la pratica con Asl, ma nessuno è andato a casa a verificare o la verifica è avvenuta quando questi si erano già negativizzati”, – racconta Alessandra Ghezzi, promotrice del gruppo Facebook – “Queste persone di fatto sono state malate, sono guarite, ma non risultano aver fatto la malattia con tutto quello consegue in termini di green pass in scadenza o eventuale terza dose da fare”.
Un’altra dinamica diffusa vede protagonisti i malati negativizzati in attesa della chiusura della pratica da parte della Asl. “Sono persone a casa da più di 21 giorni, periodo previsto dalla legge, che però non avendo avuto il tampone di chiusura della Asl, vedono i medici di base rifiutarsi di fare il certificato di chiusura, normalmente rilasciato dopo il controllo di Asl. Queste persone sono quindi costrette a restare a casa più del dovuto”.
Tutti questi problemi rimangono irrisolti: i cittadini non trovano risposta ai loro quesiti e vengono di fatto abbandonati a loro stessi, in attesa.
“Come sempre la colpa non è degli addetti, che immagino siano oberati di lavoro, ma dal fatto che non sono in numero sufficiente, per cui nessuno risponde. Un nostro suggerimento è provare a contattarli su messanger o tramite le varie e-mail della Asl”.
Ai microfoni di Radio Babboleo Alessandra Ghezzi, promotrice del gruppo Facebook “Covid-Genova / Testimonianze – Azioni – Soluzioni”
“I centralini della Asl quasi sempre non sono raggiungibili e le persone si sentono abbandonate”