Uno strappo annunciato che nella giornata di ieri (mercoledì 13 gennaio ndr) ha trovato la sua conferma, così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, dopo il ritiro delle ministre Teresa Bellanova (ex ministra all’Agricoltura del governo Conte II ndr) ed Elena Bonetti (ex ministra alle politiche della famiglia del governo Conte II ndr), e del sottosegretario Ivan Scalfarotto, ha aperto una oramai inevitabile crisi di governo. Mentre il Partito democratico e il M5s hanno di fatto chiuso le porte ad una possibile nuova coalizione con Iv, magari con un altro premier (il nome proposto in maniera non troppo sibillina da Renzi è quello della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese), anche il centrodestra studia i possibili nuovi scenari. Fratelli d’Italia e Lega invocano il voto anticipato, Forza Italia invece, se da una parte chiede prudenza, considerando sconsiderato il gesto di Renzi, dall’altra scongiura possibili appoggi all’esecutivo attuale, come spiega il deputato ligure di Forza Italia Roberto Cassinelli: “Non saremo la stampella del governo Conte II”. Ascolta l’intervista completa.

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