Canti della tradizione siro-aramaica, armena, araba, ebraica e bizantina fino a Monteverdi
Penultimo, suggestivo concerto della stagione primaverile 2022, sabato 28 Maggio,nella splendida cornice di San Donato : tre straordinari musicisti, della Siria e della Giordania, di grandi conoscenze non solo musicali dei loro paesi e di quelli occidentali, ci portano per mano in giro per il Medio Oriente attraverso la musica, facendoci ascoltare le tante culture che lì si sono formate, con tutto il fascino, il profumo e la spiritualità che questi canti hanno con sé. Girando, girando arriviamo in Italia per farci ascoltare il Divino Claudio… Razek François Bitar,controtenore Salah Eddin Maraqa, kanoun Elias Abboud, percussione
Programma:
Canti armeni
Le le jaman
Ashkharums – [tu sei il mio mondo]
Zirani tsar – [l’albero d’albicocca]
Canti siriaci
Ftah li Mor – [aprimi Signore]
Abun dbashmayo – [Padre nostro]
Canti ebraici
Maúzi – [mia fortezza]
Yefat ‘eyn – [i begli occhi della fanciulla]
Canti arabi
Ya mayila – [come un asticello nel vento]
Yamurru ‘ujuban – [si avvicina fiero]
Lamma bada – [appare ancheggiando]
Italia
Claudio Monteverdi
[1567-1643]
Si dolce il tormento – madrigale
Ohimè, ch’io cado ohimè – canzone
Lamento d’ Arianna
[Al Sesto Libro di Madrigali appartiene quello che
si può considerare come il capolavoro più
popolare di Monteverdi, il celebre
Lamento d’Arianna, sesta scena dell’opera
Arianna che egli aveva scritto,
sul libretto del Rinuccini e poi andata persa]
Razek-François Bitar, nato ad Aleppo, studia in diverse città come Damasco, Genova e Roma. Venne premiato al “concorso Internazionale di Musica Sacra” di Roma, città dove si è visto esibire davanti a due precedenti Pontefici. Interpreta sul palcoscenico di importanti teatri italiani ed esteri numerosi principali ruoli d’opera come l’Orfeo di Gluck, Ramiro (La Finta Giardiniera) di Mozart, Clearco (I Giuochi di Agrigento) di Paisiello, Voce di Apollo (Morte a Venezia) di Britten ed altri. Ha cantato diverse tradizioni mediorientali ed antiche. Membro del noto ensemble polifonico Graindelavoix. Ha insegnato alle Belle Arti di Berlino e prosegue alla Scuola di musica Bela Bartok.
Salah Eddin Maraqa, nato ad Amman d’origine palestinese, all’età di otto anni entra il conservatorio nazionale formandosi in Kanoun, e rappresentando Giordania all’estero con l’orchestra del conservatorio. Il rinomato virtuoso irakeno Munir Bashir (1930-1997) gli fù mentore ed insegnante per anni. Vinse la medaglia d’oro „Al-Hussein“. Vive dal 2000 in Germania dove si laurea in musicologia a Münster. Maraqa porta l’arte del Kanoun in tutto il vecchio mondo, esibendosi su palchi e festival. È membro del rinomato ensemble Sarband e del quartetto Jazz-orietale LebiDerya.
Elias Aboud, dopo essere laureato in percussioni a Damasco, prosegue a Berlino all‘accademia Barenboim Said. Aboud è anche compositore. Ha suonato con orchestre varie fra il Levante e l‘Europa, come l’orchestra sinfonica siriana, European Youth Orchestra e l’orchestra nazionale belga. Membro del Divan orientale Ornina e West-Eastern Divan. Suonò sotto la bacchetta di Barenboim, François Xavier Roth e Thomas Guggeis. Insegna alla Scuola Musikplus. Fondatore dell’ensemble di musica araba contemporanea Ramal’.
Ai microfoni di Babboleo News Carmen Vilanta presidente associazione culturale Pasquale Anfossi