“Dying to divorce”: Il nuovo film che sensibilizza il tema della violenza sulle donne – Babboleo

“Dying to divorce”: Il nuovo film che sensibilizza il tema della violenza sulle donne

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Dying to divorce che letteralmente significa Morire per divorziare, è il nuovo film di Chloe Fairweather che denuncia la violenza di genere e il femminicidio. Il film è ambientato in Turchia, paese che sta combattedno duramente per estirpare la piaga della violenza sulle donne, tema di drammatica attualità anche in Italia.

Questo film è il quarto titolo della rassegna “Mondovisioni- I documentari di Internazionale” che seleziona le migliori opere internazionali e le propone in esclusiva in Italia. Martedì 15 febbraio, al cinema Sivori di Genova, sarà proiettato il film in lingua originale turca e in inglese con sottotitoli in italiano da “Circuito” e sarà preceduto da una presentazione introduttiva dell’ avvocata e presidente del Centro per non subire violenza/UDI, Elisa Pescio e dall’avvocata Maria Borra.

Il film, girato durante 5 anni in Turchia, documenta in parallelo il problema della violenza di genere e l’erosione delle libertà democratiche nel paese. Si stima che più di una donna su tre nel paese abbia subito violenza o sia stata vittima di femminicidio in Turchia. Una delle protagoniste del film, Ipek Bozkurt, rappresenta la minoranza di donne che oggi reagiscono alle violenze e si ribellano, lei infatti è una avvocato che si batte contro un sistema legale che condanna i colpevoli di violenze a pene leggere ma che si batte anche contro la repressione del dissenso che mette a rischio di carcerazione migliaia di avvocati.

Altra protagonista del film è Arzu, una donna che è riuscita a reagire dopo che il marito le aveva sparato ripetutamente alle braccia e alle gambe, una storia di incredibile forza ma al tempo stesso di terribile violenza.

“Questo film è una celebrazione del coraggio delle donne turche e una testimonianza della loro lotta”.

L’evento realizzato con il supporto delle associazioni contro la violenza sulle donne vede la partecipazione di Chiara Panero, responsabile di Casa rifugio del centro per non subire violenza di Genova che afferma “E’ molto importante perchè attraverso uno strumento come il cinema è possibile focalizzare l’attenzione su quello che succede in altri stati” e aggiunge “E’ anche possibile fare un confronto tra quello che è stato fatto in altre realtà nazionali e quello che si sta facendo e si è fatto in Italia”.

La violenza di genere in Italia continua ad essere un problema molto consistente e gradualmente si sta portando avanti la battaglia per riuscire a tutelare le vittime che spesso lasciate a se stesse non riescono ad uscire dal giro delle violenze e ne rimangono intrappolate fino all’ultimo respiro.

“Attualmente continuiamo a prendere appuntamenti. Insieme all’operatrice si sceglie la risorsa migliore per intraprendere il percorso di uscita dalla violenza” conclude Chiara Panero.

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