A novembre 2019 l’esondazione del rio Fegino, causato dalle abbondanti piogge, aveva provocato danni e allagamenti nei quartieri genovesi di Borzoli e Fegino. Da allora, gli abitanti della zona aspettano ancora una risposta sugli indennizzi promessi, ma mai arrivati.
“Abbiamo ancora diritto a questi risarcimenti?” si chiede Antonella Marras, presidentessa del Comitato spontaneo che riunisce i cittadini di Borzoli e Fegino. Oggi, insieme a una rappresentanza di residenti, ha protestato di nuovo sotto il consiglio regionale.
“Nonostante l’ennesima richiesta avvenuta nel mese di gennaio all’assessore Giampedrone, non sono ancora stati stanziati dal Governo i fondi dedicati all’indennizzo dei danni subiti delle attività presenti nel quartiere”. Quartiere che ancora oggi versa ancora in una situazione di degrado, spiega Marras, che non viene adeguatamente presa in considerazione, tra frane e dissesti.
“Siamo in sicurezza solo parzialmente dal punto di vista idrogeologico, perché mancano ancora interventi su rio Fegino e a monte, per evitare ulteriori alluvioni”.
Dal canto suo, l’assessore alla Protezione Civile aveva annunciato lo stanziamento dei soli fondi per le somme urgenti, necessari al rispristino dei territori ma non quelli dedicati alle attività, negozi e privati. Fondi che saranno poi valutati caso per caso della Regione dopo l’assegnazione da parte del Governo.
“Siamo pronti a denunciare il silenzio intorno ad una vicenda fatta delle solite promesse scontate e mai mantenute” conclude Marras. “Restiamo in attesa di sapere qualcosa sulle tempistiche”.