Parliamo di mobilità sostenibile e lo facciamo con il direttore del CIELI (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica, i Trasporti e le Infrastrutture), Enrico Musso.
Musso ha elaborato il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del Comune di Genova che è stata per altro la prima città italiana a dotarsene
Il direttore del Cieli ha raccontato ai microfoni di Babboleo News che uno dei cardini del Pums è la riqualificazione e rivalorizzazione del trasporto pubblico con una vera e propria trasformazione.
“Il trasporto pubblico di alta qualità, cioè velocità, capacità e comfort – ha detto Enrico Musso –, è un tassello fondamentale del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che serve a riqualificare l’ambiente urbano e a migliorare la vita dei cittadini”
Si punta quindi a rigenerare l’ambiente urbano e a migliorare la qualità della vita dei cittadini articolandosi su diversi piani e . In primo luogo, il sistema degli assi di forza sulle principali direttrici di traffico della città, le due costiere, le due valli e il centro. Il sistema previsto mette in gioco un sistema di quattro assi filoviari di moderna concezione (Levante, Centro, Ponente, Valbisagno), due sistemi di monorotaia “SkyTram”, uno per il collegamento con Erzelli e l’altro per dotare la Valbisagno di un trasporto veloce su ferro, e infine il completamento della metropolitana: già finanziato il prolungamento verso Brin (a Ponente) e Martinez (a Levante), seguiranno i prolungamenti rispettivamente verso Canepari e Terralba e la stazione di Corvetto (con uscita anche a San Vincenzo), e in prospettiva il fondamentale completamento verso Sampierdarena. Il sistema così concepito porrà la mobilità genovese all’avanguardia per tecnologie impiegate e capacità di soddisfare la domanda di trasporto di genovesi e turisti.
Alla base di tutta questa “rivoluzione” del trasporto pubblico c’è anche e soprattutto il comportamento individuale dei genovesi
Nel Pums c’è ampio spazio per la mobilità dolce
C’è chi le ama e chi le odia, le piste ciclabili in città continuano ad essere tacciate ma tra mugugni e consensi la città ha visto nell’ultimo anno un alto numero di genovesi convertirsi alla bici
A Genova poi il movimento merci spesso avviene in luoghi stretti e a traffico limitato come il centro storico
“L’aumento del traffico merci anche a causa dell’impennata dell’e-commerce (150 milioni di consegne nel 2017 in Italia), deve essere riorganizzata, visto che il sistema soffre di diverse inefficienze” ha spiegato Musso
E poi parlando di nuova mobilità in città impossibile non rispolverare il progetto di qualche anno fa del tunnel sotto il mare e di un uso alternativo della sopraelevata.