Nuovo appuntamento per “Manomissioni”, il programma culturale della Fondazione Ordine Architetti di Genova con La lezione di L.C.D. (1900-1972), il convegno a cura di Andrea Canziani ed Emanuele Piccardo che oggi, martedì 11 ottobre, alle ore 17 a Palazzo Ducale ricorderà Luigi Carlo Daneri a 50
anni dalla sua scomparsa. L’obiettivo è di interrogarsi sulla sua figura, rileggendo la sua opera attraverso una serie di temi che indagano la formazione tra eclettismo e razionalismo, il progetto della città con le sue diverse scale; attraverso casi studio specifici come il famoso quartiere Ina Casa Forte Quezzi, guardando le architetture in chiave contemporanea, individuandone l’eredità e infine, definendo quanto la modernità possa diventare un patrimonio condiviso con la comunità.
Luigi Carlo Daneri (1900-1972) è stato uno dei maggiori protagonisti del modernismo genovese. La sua figura di architetto e ingegnere ha orientato le vicende urbanistiche di Genova a differenti scale: abitativa e urbana. All’inizio la sperimentazione ha riguardato ville unifamiliari sulla costa ligure; in seguito, Daneri ha sviluppato il concetto dell’abitare collettivo dapprima a Piazza Rossetti (1934-1958) e poi nei quartieri di edilizia residenziale pubblica dell’Ina-Casa: Bernabò-Brea (1950-1954), Mura degli Angeli (1954-1956), Forte Quezzi (1956-1968).
“Studiando l’opera di Daneri, le sue architetture, ma soprattutto la sua biblioteca che raccoglie tutta la produzione libraria di Le Corbusier ma anche testi specifici sui problemi della città e dell’abitare collettivo, si comprendono le sue scelte progettuali, la sua passione per Le Corbusier, i viaggi per vedere le architetture dal vivo – racconta il critico di architettura, nonché curatore del convegno Emanuele Piccardo – Daneri ha avuto la capacità di sperimentare alle varie scale, dalla città al territorio, dalla Colonia di Santo Stefano d’Aveto al Biscione, adottando un linguaggio autonomo che lo ha annoverato tra gli architetti moderni italiani. Così questo convegno si pone l’obiettivo di rileggere oggi l’avanguardia dell’opera di Daneri e in che modo possiamo considerarla una lezione di architettura per il futuro sviluppo di Genova“.
Moderati da Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura, oltre ai due curatori, interverranno: Pierluigi Feltri, presidente FOA.GE, Manuela Salvitti, segretario regionale MiC Federico Bucci, delegato agli archivi, Politecnico di Milano; Vittoria Bonini, DAD, Scuola Politecnica Unige; gli architetti Francesco
Bacci ed Enrico Bona; e Agostino Petrillo, sociologo, Politecnico di Milano. Gli interventi saranno intervallati da una selezione di video interviste a cura di Jacopo Baccani. L’evento, gratuito, è aperto a tutti e sarà trasmesso anche in streaming.