Si è tenuta questa mattina l’Assemblea Generale Fiom sul rinnovo del contratto di lavoro. Molti i punti che si sono toccati tra cui la situazione attuale e il futuro di ArcelorMittal e Piaggio – due aziende di spicco nel panorama genovese e ligure – e lo sciopero, in programma per venerdì 5 marzo, dei lavoratori del porto di Genova.
In particolare, entra nella fase finale il processo di cessione dei beni aziendali di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, in amministrazione straordinaria.
Terminata due diligence, e ricevuta autorizzazione dal ministero per lo Sviluppo Economico, nei giorni scorsi sono state infatti recapitate a cinque diversi soggetti, dislocati su tre continenti, lettere di formale richiesta a presentare offerte per l’acquisto dei beni aziendali.
Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria:
Francesca Re David – segretaria generale Fiom Cgil Liguria spiega a che punto è il caso Piaggio:
Bruno Manganaro – segretario della Fiom Cgil Genova fa il punto sulla situazione attuale e futura di Arcelor Mittal, Ex Ilva di Cornigliano:
Stefano Bonazzi – segreteria Fiom Cgil spiega le ragioni dello sciopero dei lavoratori del porto di Genova:
Da una nota stampa:
Il direttivo della FIOM di Genova e Tigullio esprime la piena solidarietà alla CULMV e a tutti i lavoratori del porto di Genova che sciopereranno venerdì 5 marzo contro l’arroganza dei terminalisti genovesi che vogliono mettere in discussione organizzazione del lavoro e diritti dei lavoratori portuali.
Terminalisti perennemente in lite tra loro, ma uniti quando si tratta di spremere maggiori profitti da spartirsi, a discapito della sicurezza sul lavoro, nel segno della precarietà e della frammentazione. La FIOM sarà sempre presente a fianco dei portuali genovesi, sostenendo le mobilitazioni promosse per respingere questi attacchi, a partire dallo sciopero indetto per il prossimo venerdì 5 marzo.