A gennaio 2021 è stato presentato dalle istituzioni il progetto della nuova diga foranea di Genova,ed è stato avviato il conseguente dibattito pubblico.
Fridays for Future, con un comunicato prende una posizione contraria al progetto della nuova diga in porto: secondo gli attivisti il “dibattito pubblico”, così come è stato organizzato, non ha permesso un confronto limpido tra i promotori dell’opera e i cittadini. E’ stato orientato a valutare quasi solamente aspetti tecnici, tra cui la scelta di far accedere le grandi navi da 400 metri da levante oppure da ponente, tralasciando l’impatto della grande opera sulla città. Inoltre la riduzione della durata del dibattito (solo 20 giorni rispetto ai 120 canonici )sta rendendo più difficile ai cittadini informarsi e approfondire l’argomento.
Questo progetto inoltre nega la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini e in particolare degli abitanti dei quartieri più vicini al porto.
Genova,infatti, da anni continua a superare il limite della media annuale di biossido di azoto e il settore che emette maggiori quantità (62%) di tale inquinante in atmosfera è quello delle attività marittime. Questa situazione nega la tutela della biodiversità e delle specie acquatiche per i forti disturbi sonori e chimici introdotti nel Santuario Pelagico Internazionale.
Matteo Ellena (attivista di Fridays For Future) ,nell’intervista rilasciata a Babboleo News:
