Oggi, lunedì 22 febbraio, a partire dalle 15 scendono in piazza De Ferrari a Genova e in piazza Saffi a Savona i lavoratori di tutti quei settori maggiormente colpiti dalla pandemia: dal mondo della ristorazione a quello del turismo, ma anche tassisti, gestori e dipendenti di impianti sportivi e lavoratori del cinema e del teatro. Saranno manifestazioni statiche, almeno secondo il programma degli organizzatori. A Genova in particolare sono previste circa 10mila persone.
Si tratta di una manifestazione, pacifica e nel rispetto del norme anti-covid, promossa da tutti quei lavoratori che da tempo non riescono più a svolgere il proprio lavoro. Chiedono dunque di riavere il proprio lavoro: un loro diritto, sancito dalla Costituzione.
Come garantire il diritto al lavoro in un momento di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, che non comporta altro che chiusure forzate per impedire assembramenti e raggruppamenti? Quale il compromesso tra diritto al lavoro e diritto alla salute?
Ne parliamo su Babboleo News – Cosa succede in Liguria con Alessandro Attilio Negroni ricercatore presso Università degli Studi di Genova Dipartimento di Cultura Giuridica
Alessandro Negroni svolge attività di ricerca presso l’Università di Genova, ha collaborato e collabora con diverse università in Italia e all’estero, è membro del comitato editoriale di alcune riviste scientifiche ed è autore di diversi libri e articoli. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo le monografie «Profili
costituzionali del trattamento sanitario obbligatorio per malattia mentale» (Genova University Press, 2016) e, come curatore, «Il consenso informato tra bioetica e diritto» (Vicolo del Pavone, 2020). È presidente dell’Associazione radicale Diritti alla Follia. Già docente dell’Istituto Leone XIII della Compagnia di Gesù.