Nella giornata di oggi, 8 settembre, ricorre la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, una data istituita nel 1965 da UNESCO al fine di sottolineare l’importanza dell’istruzione.
Proprio in quest’ambito si inserisce Helpcode, che dal 1988 lavora per garantire a ciascun bambino diritto all’educazione e all’istruzione, andando a contrastare la povertà educativa. “Un grande problema che affligge l’Italia da parecchio tempo” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo Alessandro Bartoletti di Helpcode – “un impegno nella promozione dei sani stili di vita e della sostenibilità, dell’alfabetizzazione digitale e il contrasto a stereotipi e pregiudizi di ogni tipo“.
Quest’anno per il “back to school“, Helpcode è al fianco di Ikea per favorire il diritto allo studio di bambini e bambine in difficoltà attraverso la raccolta di materiale scolastico, a supporto di famiglie che vivono in condizioni di difficoltà, con l’obiettivo di contribuire ad un sereno inizio anno scolastico per più studenti possibili. “Una raccolta soprattutto destinata ai bambini rifugiati dal conflitto ucraino“.
Il materiale scolastico raccolto verrà utilizzato nell’ambito del progetto P.A.C.E. Percorsi di accoglienza comunitaria ed educativa, con l’obiettivo di supportare bambine e bambini ucraini rifugiati nel loro inserimento scolastico all’interno di tre scuole primarie e secondarie di primo grado del capoluogo ligure. “La situazione nel nostro Paese è molto complessa – dice Bartoletti – operiamo in zone particolarmente complicate della città e cerchiamo di attivarci per tutta la popolazione più giovane“
Al fianco delle istituzioni scolastiche, che si sono attivate per realizzare l’integrazione degli studenti in fuga dalla guerra, con il progetto P.A.C.E. Helpcode mette a disposizione degli Istituti scolastici la sua esperienza nella gestione di interventi di educazione in emergenza, per garantire a questi minori, già
sradicati dalla loro realtà quotidiana, un inserimento quanto più accogliente e graduale possibile.
Helpcode si sta inoltre muovendo per attivare un percorso di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), al fine di coinvolgere gli studenti di lingue slave dei Licei linguistici genovesi che assicurano la mediazione linguistica fra i bambini beneficiari dell’intervento. Infine, il progetto prevede anche di accompagnare i genitori dei minori accolti, per un loro inserimento nella nuova realtà, attraverso il coinvolgimento delle famiglie e delle scuole.