Il sindaco Bucci a Babboleo News: “La Genova del futuro è una città aperta e sostenibile” – Babboleo

Il sindaco Bucci a Babboleo News: “La Genova del futuro è una città aperta e sostenibile”

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Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ci ha ospitato nel suo ufficio a Palazzo Tursi e ha risposto alle nostre domande, raccontando in una lunga intervista la sua visione della città del futuro e affrontando anche le principali tematiche legate all’attualità. Di seguito l’intervista completa.

Partiamo da due progetti importanti, la Gronda e la diga foranea. Ha avuto modo di parlare con il ministro Giovannini e con il presidente dell’Autorità portuale Signorini?

Sulla diga stiamo andando avanti con l’esame delle due cordate, sento Signorini tutti i giorni. Per quello che riguarda la Gronda, il ministro mi ha detto che farà il possibile per firmare l’ok durante questo governo, altrimenti slitterà al prossimo. Ma io mi aspetto veramente qualcosa di concreto e definitivo entro la fine dell’anno.

Un governo di centrodestra e con un ministro ligure (si è parlato di Rixi alle Infrastrutture) potrebbe accelerare i progetti per Genova?

Direi proprio di sì. Nel centrodestra sono tutti d’accordo sul fatto che la Gronda vada avanti. Se il ministro fosse Edoardo Rixi sarebbe un bingo completo per la nostra città e la nostra regione.

Però aveva chiesto al premier Draghi di restare in carica.

Non vedo contraddizioni. Le amministrazioni locali hanno bisogno di un governo che appoggi i loro progetti e di continuità. A noi serve questo. Il nuovo governo ci dia la possibilità di continuare i progetti, mettere a terra i finanziamenti ricevuti e fare in modo che ci siano benefici, anche immediati, per la nostra cittadinanza.

E’ uno dei sindaci che utilizza di più il termine “amministratore”. Genova, nella sua visione, viene trattata come un’azienda?

La politica dovrebbe essere sempre l’amministrazione della comunità: è un concetto introdotto da Platone. Amministrare, poi, non vuol dire fare il lavoro di giorno in giorno, ma avere obiettivi short term, mid term e long term. Vuol dire avere una visione, elaborare strategie per raggiungere la visione e mettere a punto piani operativi per mettere in pratica le strategie. Visione, strategie, piani operativi. Le persone che sono nella pubblica amminstrazione dovrebbero fare questo, con l’unico obiettivo di servire i cittadini. Se consideriamo l’amministrazione pubblica come un’azienda, gli azionisti sono infatti i cittadini. Noi lavoriamo con questa mentalità: quando gli amministratori si rendono conto che i loro capi non sono i partiti politici, ma i cittadini, pensano in maniera diversa.

Molti progetti a lungo termine saranno completati quando il suo secondo mandato sarà finito. Come immagina Genova nel 2030 e nel 2050?

Ci siamo posti questa domanda. Qual è la città dei nostri figli? Intanto dev’essere ad altissima qualità di vita, tra le prime al mondo. Abbiamo il clima, il mare, posti unici nelle vicinanze, come Portofino. Poi mi aspetto facilità di vita: la “città dei 15 minuti”, di cui tutti parlano, è un concetto importante. I genovesi non dovranno perdere del tempo per fare cose che non aggiungono valore alla loro giornata. La burocrazia, ad esempio, non aggiunge valore. Perciò devo poter prendere un certificato, o pagare le tasse, in pochi secondi, a casa mia, in pantofole e mentre mangio la focaccia con il cappuccino. Un altro esempio è il Terzo Valico. Attualmente impieghiamo fino a 2 ore per andare a Milano: anche questo non aggiunge valore. Presto ci arriveremo in 50 minuti. Dopodiché mi aspetto una città con grandissime opportunità di lavoro e, soprattutto, di soddisfazione professionale: poter fare il lavoro che ci piace nella nostra città è fondamentale. Mi aspetto anche un città aperta culturalmente, aperta a chi vuole venire a vivere con noi. Ma aperta anche a chi se ne va, senza che andarsene sia considerato un peccato. Gente che viene e gente che se ne va, proprio come erano le vecchie polis greche che hanno fatto scuola. Il mondo è dinamico, e il nostro sistema dev’essere dinamico, non congelato come è stato negli ultimi anni. Per ultimo, vorrei una città ecosostenibile, in cui si rispetti il verde e anche l’acqua. Quando si parla di green, io dico blue green, perché c’è anche la protezione dei mari e degli oceani. In occasione di The Ocean Race firmeremo il decalogo per la protezione degli oceani a settembre. Questa è la Genova del futuro.

E’ preoccupato per i ritardi dei lavori al Terzo Valico?

Non userei il termine “preoccupazione”, che in Italia ha accezione negativa, ma il termine inglese “issue”, che è un termine neutro: è una cosa di cui bisogna tener conto per risolverla. Quando mi chiedete se ho delle preoccupazioni, rispondo che non ne ho: ho piuttosto tante cose di cui mi devo occupare, molti issues. Il fatto che ci siano rallentamenti al Terzo Valico, per i costi dei materiali e la friabilità delle rocce, è un issues. Se non ci fossero problemi da risolvere non servirebbe il sindaco.

La sicurezza stradale. Dopo l’installazione di velox e tutor in Corso Europa, la Polizia Locale le ha detto se gli incidenti sono effettivamente diminuiti in quel tratto? Molti genovesi hanno protestato: 81 mila multe in 6 mesi non sono poche…

Sì, gli incidenti sono diminuiti. Stiamo andando nel verso giusto. Vorrei ricordare ai cittadini che il record di multe ce l’ha Milano, mentre il record di euro di multe a persona ce l’ha Bologna, con 102 euro pro capite. Noi siamo a 60, dietro a Milano, Bologna, Torino. Stiamo solo facendo il nostro lavoro e lo stiamo facendo bene: non siamo un’amministrazione che tartassa i cittadini. Le tre città che ho citato “tartassano” di più, se la mettiamo in questi termini. E hanno un’amministrazione di un certo tipo… Questo per dire che non è un discorso partitico, si tratta solo di sicurezza del trasporto. Una cosa, poi, la voglio dire: tutti i soldi che recuperiamo dalle multe sono spesi in sicurezza stradale. Non vanno a rimpinguare le casse del Comune, ma sono spesi in lavori che garantiscono una maggiore sicurezza del trasporto sulle strade.

Genova sarà Capitale Europea dello Sport nel 2024. Quali sono gli impianti sportivi che saranno rinnovati o inaugurati per l’occasione?

Abbiamo progetti, come sapete, per il Carlini e la Sciorba. Villa Gentile sarà completamente recuperata. Sfrutteremo gli impianti sportivi di Villa Bombrini e stiamo pensando a nuovi impianti sportivi sulla collina degli Erzelli. Stiamo pensando anche di recuperare altri impianti in Valpolcevera, mentre a ponente sistemeremo tutte le aree sportive della fascia di rispetto di Pra’, in modo che siano competitive nel 2024.

Meno di un mese al Salone Nautico 2022. Pensa che questa 62esima edizione potrà superare quella del 2021 in termini di visitatori?

Le prospettive sono ottime. Mi aspetto di superare i numeri del 2021 e che il business della nautica a Genova cresca e abbia sempre più peso in una città come la nostra, capace di avere le strutture e infrastrutture per trattate tutti i tipi di barche, da quelle di 4 metri alle più grosse esistenti.

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