Genova. Benedetta Fabbri, postina precaria, nel primo giro di consegne a Vernazzola, si imbatte nel cadavere di Arnoldo Chiana, liutaio tra i più apprezzati dai big della Scala. Il caso viene derubricato dagli inquirenti a «morte per cause naturali». Ma per Benedetta qualcosa non torna e inizia un’indagine nella quale coinvolge il padre Primo, due colleghi e Trick, agente di polizia e partner di giochi erotici. La postina seguirà le note distorte dei violini che accompagnano la vicenda, si troverà sullo spartito bruciato della vita della vittima e di una data cruciale per la Storia del Paese: 12 dicembre 1969, strage di piazza Fontana. Un percorso a ritroso alla ricerca della verità, rincorrendo l’anima di uomini e di strumenti, che vibra del suono incessante della colpa.
Un noir mozzafiato che vede il debutto come protagonista di Benedetta Fabbri, postina precaria con la passione per i gialli che si trasforma in investigatrice. E’ “Il suono della colpa” (Mursia), il nuovo libro degli scrittori genovesi Daniele Grillo e Alessio Piras.
Daniele Grillo e Alessio Piras raccontano così il loro libro a Babboleo News
- La trama (risponde Alessio Piras)
- Che tipo di Genova è quella che raccontate nel romanzo? (Alessio Piras)
- Come nascono i personaggi che animano i luoghi (che voi conosci molto bene) di questa storia? (Alessio Piras)
- Come avete selezionato i luoghi in cui la storia si sviluppa? (risponde Daniele Grillo)
- Perchè la scelta dei violini a fare da colonna sonora alla vicenda? (Daniele Grillo)