La cultura del riuso è in forte aumento in Italia, in linea con il trend europeo; mossa da una crescente coscienza ambientale ma anche da mutati criteri di acquisto da parte dei cittadini, che si informano per fare scelte di acquisto coerenti con il loro stile di vita.
La rete dei centri del riuso nasce grazie al progetto FORCE finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 e dedicato a promuovere l’economia circolare a partire dai rifiuti.
FORCE (www.ce-force.eu) è partito a settembre 2016 e terminerà a febbraio 2021 a cui farà seguito un periodo di “after life”. Coinvolge 4 città europee ciascuna delle quali ha in capo una filiera principale: Copenhagen (capofila del progetto) si occupa della plastica, Amburgo dei rifiuti elettrici ed elettronici, Genova del legno e Lisbona dei rifiuti organici. Ogni città sviluppa la sua filiera principale nel suo contesto locale insieme ad un partenariato di territorio ma è impegnata anche su iniziative pilota relative alle filiere di rifiuto in capo agli altri partner europei. Per Genova oltre al Comune sono coinvolti AMIU, il polo tecnologico Ticass e le imprese Ecolegno e Active Cells.
Pietro Pongiglione presidente Amiu Genova, ai microfoni di Babboleo News ha raccontato il ruolo di Genova e di Amiu nel progetto europeo , ma anche di Ricibo, del Centro Surpluse di Coronata, dove i cittadini possono portare i loro mobili e piccoli oggetti per donarli oppure farli riparare, ma dove possono anche acquistare oggetti di seconda mano e dare loro nuova vita, e della App Refresh che permette ai genovesi di essere informati sui punti di riuso e di riciclo in città.