Luci e ombre dai dati sull’inquinamento atmosferico in Liguria, dove si osservano miglioramenti sul fronte delle polveri sottili mentre resta alto l’indice legato alla presenza di biossido di azoto. E’ l’andamento che emerge dalla campagna “Clean Cities“, lanciata a livello nazionale da Legambiente e che analizza i dati sulla qualità dell’aria, anche in chiave di riduzione delle emissioni, sviluppo sostenibile e promozione di una nuova mobilità urbana.
Nel 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le nuove linee guida che indicano i valori limite delle concentrazioni dei principali inquinanti (PM10, PM2,5 e Biossido di azoto). L’Italia è tra i paesi più inquinanti, infatti nel 2020 la Corte di Giustizia europea ha emanato una sentenza di condanna nei confronti del nostro paese per l’eccessiva produzione di polveri sottili.
Legambiente ha elaborato un report che analizza l’andamento dell’inquinamento atmosferico in varie città italiane e ha riscontrato livelli preoccupanti in molte di queste.
Per quanto riguarda la Liguria, Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, ai microfoni di Babboleo News spiega: “in Liguria sono state analizzate Genova, Savona e La Spezia: abbiamo un dato positivo sullo spezzino ma per Genova e Savona dobbiamo ancora lavorare”. Per quanto riguarda il biossido di azoto “Genova dovrà fare uno sforzo notevole – sottolinea Grammatico – Risulta la seconda peggior centralina in Italia dopo Palermo, questo significa che abbiamo un traffico veicolare ancora troppo inquinante nella nostra città”.
“E’ necessario investire verso una nuova mobilità sostenibile – aggiunge Grammatico – Bisogna diminuire il traffico privato e promuovere il trasporto pubblico qualificandolo per renderlo efficace, efficiente e competitivo. Bisogna pensare ad un’urbanistica a misura d’uomo pedonalizzazione e spazi fruibili”.
Per quanto riguarda la mobilità condivisa (come nel caso del car sharing o del bike sharing…) “in futuro avranno sempre più successo. – conclude il presidente di Legambiente – La condivisione è una cosa semplice che porta molti benefici, economici ma anche ambientali e sanitari“.