La Liguria è sempre più presente sui mercati internazionali, con un aumento dell’8,87% delle presenze di turisti stranieri a luglio rispetto al 2019 (pre-covid). Questo quanto emerge dai dati dell’Osservatorio turistico regionale, basati sul report di circa il 90% delle strutture ricettive.
A livello regionale, gli stranieri garantiscono circa il 50% delle presenze, al pari degli italiani, con positive ricadute anche sull’indotto, dato che i turisti internazionali, pur soggiornando per periodi più limitati rispetto agli italiani, solitamente spendono di più. Un afflusso internazionale inoltre consente di differenziare maggiormente la stagione ed ampliarla, considerando che i periodi di ferie sono diversi dall’Italia.
A trainare i numeri regionali la provincia di Savona, dove si concentra la metà delle presenze estive di tutta la Liguria, in quanto legata al turismo balneare classico. Il savonese risulta però la provincia con la minore presenza di stranieri: un turismo internazionale che registra un aumento del 18% degli arrivi e del 7,08% delle presenze rispetto al luglio 2019. La maggior parte dei turisti rimane quindi italiana con oltre 700mila presenze nel mese di luglio.
A Genova, a fronte di un +13,28% di presenze complessive, le presenze straniere sono aumentate dell’11,74%, con una crescita di oltre il 60% dei tedeschi, +48,46% presenze dei belgi, oltre il 70% degli svizzeri, di quasi il 30% dei francesi. In aumento anche gli americani (+5,41% presenze). Molto bene anche i turisti italiani con un +15,8% delle presenze e +3,44% degli arrivi.
“Siamo molto soddisfatti – afferma il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – perché, nonostante le difficoltà legate ai rincari dell’energia, i nostri operatori stanno rispondendo benissimo alle richieste, che fanno registrare il tutto esaurito nella gran parte delle nostre località turistiche grazie al boom di turisti stranieri che hanno scelto la Liguria per trascorrere un periodo di vacanza. Confermano questo quadro le previsioni degli operatori per settembre e in parte anche ottobre, con un’occupazione che supera il 90% ad esempio nel Tigullio, grazie all’apertura degli stabilimenti balneari e anche alla prossima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova”.
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