Ai microfoni di Radio Babboleo News Fabio Pagani, segretario regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria, commenta attonito i fatti di ieri avvenuti nel carcere di Sanremo. un agente è stato aggredito e ferito, intorno alle ore 12:00 da un gruppo di detenuti italiani, ristretti nel reparto degenza dell’istituto penitenziario matuziano, costituisce un gravissimo episodio: ” Il Poliziotto, che era titolare del reparto, è stato aggredito e sequestrato da due detenuti che hanno prima puntato una arma rudimentale appuntita al collo del poliziotto , tentando poi di sottrargli anche le chiavi della sezione. Scattato l’allarme, sono giunti sul posto i rinforzi , che sono riusciti a riportare i due detenuti alla calma e a farli desistere“ . Ennesima dimostrazione di quanto sia fallimentare l’attuale gestione del
sistema penitenziario sanremese, dove si ripetono atti di intolleranza e di violenza, soprattutto ai danni dei poliziotti, con una preoccupante frequenza senza che nessuno si preoccupi di adottare adeguati provvedimenti. “Il senso d’impunità che si respira nelle carceri italiane – rincara Pagani – favorisce il proliferare di eventi critici. Ciò che è drammatico, se fosse confermato, è che il gesto in questione pare abbia all’origine da un desiderio dei due detenuti di essere trasferiti ad altra sede”. “L’auspicio – conclude ‐ è quello che il Governo inserisca prioritariamente nella propria agenda il problema delle aggressioni e degli eventi critici al fine di individuare soluzioni concrete perché è inammissibile che la Polizia Penitenziaria, debba combattere in piena solitudine , disarmata e senza ausilio di strumenti di alcun genere anti aggressione – debba attendere alle esigenze di 60/80/100 detenuti. Non si può più accettare che il rapporto sia un
agente, una sezione a prescindere dai detenuti che contiene sia in termini numerici, sia dal loro livello di pericolosità”.

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